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Naturacultura – Madre terra
Natura e cultura si avvicinano e distanziano continuamente, è un rapporto profondo e radicale, l’arte ha attinto e attinge al concetto naturale in modo costante. È nella ricerca di un equilibrio con la madre terra che si esplicita la possibilità della vita per l’uomo e per gli altri esseri viventi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Marconi e l'Amministrazione Comunale di Cupra Marittima (Assessorato alla Cultura) domenica 23 gennaio alle 18.00 presentano Naturacultura, un percorso in tre collettive che vuole porre l'attenzione al controverso ed affascinante rapporto tra natura e cultura.
La prima mostra propone i lavori di Roberto Cicchinè, Paolo Consorti, Armando Fanelli, Giovanni Manunta Pastorello, Josephine Sassu e Gabriele Silvi, a curare l'evento e i testi della collettiva è Dario Ciferri.
Naturacultura è il terzo appuntamento della rassegna Troppo! (La Galleria Marconi esagera), ed è un invito a riflettere sul futuro della nostra specie, del nostro mondo e del nostro stile di vita. L'arte osserva la contemporaneità e dà voce e forma a speranze, paure, inquietudini e sogni. Lo sguardo di Naturacultura a tratti è limpido e a tratti onirico, non esiste un percorso unico né una verità assoluta, bensì mille percorsi possibili per ricreare un rapporto di rispetto e un domani sul nostro pianeta, che è anche l'unico che abbiamo a disposizione.
“Le civiltà antiche consideravano la terra come madre, la natura era vista come portatrice di ricchezza e prosperità, fornitrice di messi e cibo. L'umanità ha sempre guardato con nostalgia al ritorno a una mitica età dell'oro in cui la terra elargisca le sue ricchezze senza che l'uomo debba lavorare. Eppure a questa visione idilliaca si è da sempre accostata anche una visione della natura come forza incontrollabile e irrazionale, capricciosa e crudele. L'essere umano da sempre ha lottato con la natura e cercato di asservirla alle sue necessità.
Natura e cultura si avvicinano e distanziano continuamente, è un rapporto profondo e radicale, l'arte ha attinto e attinge al concetto naturale in modo costante. L'idea di natura non può essere intesa solo come ambiente naturale, perché va a toccare molteplici aspetti, dall'animo umano al cosmo, dall'ecosistema alla vita e alla sofferenza che gli essere viventi subiscono e fanno subire. L'essere umano fa parte di questo complesso intreccio, non può dominare la natura né subirla passivamente. È nella ricerca di un equilibrio con la madre terra che si esplicita la possibilità della vita per l'uomo e per tutte le altre creature che con lui condividono l'universo. Naturacultura racconta tutto questo attraverso i diversi linguaggi dell'arte e i percorsi di ricerca degli artisti che espongono”.
(Dario Ciferri)
«[...] che la natura del mondo non è stata per nulla disposta
dal volere divino per noi: di così grande difetto essa è dotata.
In primo luogo, di quanto copre l'ampia distesa del cielo,
una grande parte è occupata da monti e selve
dominio di belve, la posseggono rupi e deserte paludi
e il mare che vastamente disgiunge le rive delle terre.
Inoltre, quasi due terzi il bruciante calore
e l'assiduo cadere del gelo li tolgono ai mortali.
Ciò che resta di terra coltivabile, la natura con la propria forza
lo coprirebbe tuttavia di rovi, se non le resistesse la forza dell'uomo,
per i bisogni della vita avvezzo a gemere sul robusto
bidente e a solcare la terra cacciandovi a fondo l'aratro».
(Tito Lucrezio Caro De rerum natura – Libro V)
Una nuova rassegna per il sedicesimo anno di attività, in una Galleria Marconi rinnovata nella forma ma fortemente radicata nella sostanza del proprio percorso di ricerca, già questo sembrerebbe Troppo. Ma non ci può bastare. La speranza è lavorare ancora con la coerenza, la testardaggine e la voglia di crescere, restando sempre al passo con i tempi, cogliendo idee e mutamenti della nostra epoca, e anche questo sembrerebbe Troppo. Non c’è arroganza, né immodestia, ma la rassegna 2010 2011 si intitola proprio Troppo (la Galleria Marconi esagera), perché in un mondo dove la crisi è presente e tocca purtroppo la vita di milioni di persone, dove tutti noi siamo sottoposti a tagli e a restrizioni dei diritti fondamentali, abbiamo avvertito il desiderio di debordare, non solo fisicamente.
La prima mostra propone i lavori di Roberto Cicchinè, Paolo Consorti, Armando Fanelli, Giovanni Manunta Pastorello, Josephine Sassu e Gabriele Silvi, a curare l'evento e i testi della collettiva è Dario Ciferri.
Naturacultura è il terzo appuntamento della rassegna Troppo! (La Galleria Marconi esagera), ed è un invito a riflettere sul futuro della nostra specie, del nostro mondo e del nostro stile di vita. L'arte osserva la contemporaneità e dà voce e forma a speranze, paure, inquietudini e sogni. Lo sguardo di Naturacultura a tratti è limpido e a tratti onirico, non esiste un percorso unico né una verità assoluta, bensì mille percorsi possibili per ricreare un rapporto di rispetto e un domani sul nostro pianeta, che è anche l'unico che abbiamo a disposizione.
“Le civiltà antiche consideravano la terra come madre, la natura era vista come portatrice di ricchezza e prosperità, fornitrice di messi e cibo. L'umanità ha sempre guardato con nostalgia al ritorno a una mitica età dell'oro in cui la terra elargisca le sue ricchezze senza che l'uomo debba lavorare. Eppure a questa visione idilliaca si è da sempre accostata anche una visione della natura come forza incontrollabile e irrazionale, capricciosa e crudele. L'essere umano da sempre ha lottato con la natura e cercato di asservirla alle sue necessità.
Natura e cultura si avvicinano e distanziano continuamente, è un rapporto profondo e radicale, l'arte ha attinto e attinge al concetto naturale in modo costante. L'idea di natura non può essere intesa solo come ambiente naturale, perché va a toccare molteplici aspetti, dall'animo umano al cosmo, dall'ecosistema alla vita e alla sofferenza che gli essere viventi subiscono e fanno subire. L'essere umano fa parte di questo complesso intreccio, non può dominare la natura né subirla passivamente. È nella ricerca di un equilibrio con la madre terra che si esplicita la possibilità della vita per l'uomo e per tutte le altre creature che con lui condividono l'universo. Naturacultura racconta tutto questo attraverso i diversi linguaggi dell'arte e i percorsi di ricerca degli artisti che espongono”.
(Dario Ciferri)
«[...] che la natura del mondo non è stata per nulla disposta
dal volere divino per noi: di così grande difetto essa è dotata.
In primo luogo, di quanto copre l'ampia distesa del cielo,
una grande parte è occupata da monti e selve
dominio di belve, la posseggono rupi e deserte paludi
e il mare che vastamente disgiunge le rive delle terre.
Inoltre, quasi due terzi il bruciante calore
e l'assiduo cadere del gelo li tolgono ai mortali.
Ciò che resta di terra coltivabile, la natura con la propria forza
lo coprirebbe tuttavia di rovi, se non le resistesse la forza dell'uomo,
per i bisogni della vita avvezzo a gemere sul robusto
bidente e a solcare la terra cacciandovi a fondo l'aratro».
(Tito Lucrezio Caro De rerum natura – Libro V)
Una nuova rassegna per il sedicesimo anno di attività, in una Galleria Marconi rinnovata nella forma ma fortemente radicata nella sostanza del proprio percorso di ricerca, già questo sembrerebbe Troppo. Ma non ci può bastare. La speranza è lavorare ancora con la coerenza, la testardaggine e la voglia di crescere, restando sempre al passo con i tempi, cogliendo idee e mutamenti della nostra epoca, e anche questo sembrerebbe Troppo. Non c’è arroganza, né immodestia, ma la rassegna 2010 2011 si intitola proprio Troppo (la Galleria Marconi esagera), perché in un mondo dove la crisi è presente e tocca purtroppo la vita di milioni di persone, dove tutti noi siamo sottoposti a tagli e a restrizioni dei diritti fondamentali, abbiamo avvertito il desiderio di debordare, non solo fisicamente.
23
gennaio 2011
Naturacultura – Madre terra
Dal 23 gennaio al 20 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA FRANCO MARCONI
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 16-20
Vernissage
23 Gennaio 2011, ore 18.00
Autore
Curatore