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Antonio Ambrosino – Essente
mostra dell’artista Antonio Ambrosino che per l’occasione ha realizzato un’installazione dal titolo Essente.
Comunicato stampa
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Mercoledì 12 gennaio alle ore 18,30, sarà inaugurata nel Chiostro del Palazzo di San Galgano, sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, la mostra dell’artista Antonio Ambrosino che per l’occasione ha realizzato un’installazione dal titolo Essente. L’esposizione è il quarto appuntamento del nuovo ciclo, che ci accompagnerà fino a febbraio 2011, della rassegna SANGALGANOSQUARE, curata dal Prof. Massimo Bignardi e organizzata dalla Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea del corso di Laurea Specialistica in Storia dell’Arte; una iniziativa sostenuta dal Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, il Prof. Roberto Venuti e che si avvale del patrocinio del Comune di Siena, nell’ambito del programma promosso dall’Assessore alla Cultura Prof. Marcello Flores d’Arcais.
“Antonio Ambrosino trova, nel chiostro del Palazzo di San Galgano - scrive Sveva Berrettini nel testo che accompagna la mostra - una cornice in parte nuova per la propria esperienza. Sapientemente il giovane artista adatta la sua opera ad un luogo antico e fascinoso, un chiostro appunto, sito per definizione pregno di una spiritualità ineludibile che nei secoli sembra aver imbevuto ogni suo singolo mattone e che ancora oggi si respira nel palazzo nonostante il cambiamento radicale di destinazione del luogo.
L’artista ha realizzato per la rassegna d’arte contemporanea SanGalganoSquare l’opera dal titolo Essente, dal fascino atavico e archetipico: si tratta di una scultura, raffigurante un uomo di statura alta, sospesa a circa quattro metri dal piano e collocata nel centro del chiostro. Una figura- intenta a meditare nella posizione del Loto, la Padmasana, la più conosciuta – nonché tra le più difficili da padroneggiare – delle posture tipiche della meditazione yoga. La figura del Loto, secondo la filosofia indiana in particolare, rappresenta l’unione dei due principi alla base della vita, il maschile e il femminile: lo stato di profonda introspezione generato dalla meditazione svolta in questa posizione permette all’uomo di ricongiungersi con il tutto, e di abbracciare l’universalità dell’essere umano, superando le distinzione di genere e sesso in un più ampio principio di essere ‘uomo’. Essente si iscrive in un più ampio ciclo di installazioni che hanno come punto di richiamo la scultura, Sintassi dell’essere A, esposta in occasione della rassegna “I Cortili dell’arte” tenutasi la scorsa estate a Villaricca: il termine sintassi, dal greco συν-, «insieme», e τάξις, «sequenza, ordine», è riassunto e concretizzato dalla figura umana, supremo esempio di sapienza e perfetta concertazione attuate dalla natura: all’interno dell’uomo si combatte perennemente un inestinguibile conflitto per il mantenimento di un equilibrio assai delicato tra le parti che lo compongono, intendendo con esse non solo ogni singolo organo interno, bensì anche l’irriducibile dicotomia corpo-mente. L’ordine complessivo dell’essere primigenio, la prima lettera dell’alfabeto, l’uomo colto nella sua dimensione di annullamento delle diversità in una congiunzione irripetibile, quasi paragonabile a quella della nascita dell’Ermafrodito narrataci da Ovidio nelle Metamorfosi: questo è il senso di sintassi”.
Antonio Ambrosino nasce a Napoli nel 1982. Dopo il diploma conseguito nel 2001 all’Istituto Statale d’Arte di Torre del Greco, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 2006 in scultura. A partire dal 1998 avvia la sua attività espositiva con la partecipazione al “Premio in onore delle celebrazioni Leopardiane” di Torre del Greco (Na). Nel 2005 allestisce, presso la Galleria Selezioni d'Arte di Salerno, la sua prima mostra personale dal titolo “Tracce del corpo”. Nello stesso anno è al “XVI Premio Camposauro” di Vitulano (Bn) nonché al “Premio Vigna degli artisti” di Vinci, dove riceve una menzione speciale per l’opera Birth, realizzata con la collaborazione di Tommaso Iuliano e successivamente acquisita dal Museo F.R.A.C. di Baronissi (Sa). Negli anni della formazione è attivo fra gli studenti del collettivo Quartapittura coordinato da Ninì Sgambati e Franz Iandolo. Nel 2006 collabora tramite l’Accademia, alla realizzazione degli eventi realizzati con il maestro Shozo Shimamoto, promossi dalla Fondazione Morra. Sempre nel 2006, è tra gli artisti invitati alla mostra collettiva “Echi Temporanei” allestita presso il Museo F.R.A.C. di Baronissi a cura di Marcella Ferro. Nel 2008 figura alla “XIII Biennale d'Arte Sacra” presso il Museo Stauròs d’Isola del Gran Sasso (Te), mentre nel 2009 partecipa a varie mostre collettive tra cui: “Persistenze sul confine dell’immagine. Ripensando ad Andrea Pazienza” a cura di Massimo Bignardi, allestita presso il MAT- Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo (Fg); “La Défense - priorità dello spazio, necessità del tempo” allestita presso la Fës Show Room di Minori (Sa) a cura di Pasquale Ruocco, nell’ambito di “Aperto09. Incontri di arte contemporanea” e ancora “Magical Mystery Tour”, curata da Massimo Bignardi e Marcella Ferro per la Galleria Wunderkammern di Roma. Nel corso del 2010 ha partecipato alla rassegna “I cortili dell’arte” tenutasi a Villaricca (Na), ed è stato invitato alla IV edizione del “Premio Razzano” che si tiene a Benevento.
La mostra resterà aperta fino all’22 Gennaio 2011.
Coordinamento organizzativo: Irene Biolchini, Cristiana Ferrario, Claudia Gennari, Silvia Giannassi, Sara Manetti, Luca Mansueto, Martina Marolda, Federica Marras, Claudia Mennillo, Ardesia Ognibene, Serena Pacchiani, Federica Pace, Elisa Pacini, Annamaria Restieri, Irene Sbrilli.
“Antonio Ambrosino trova, nel chiostro del Palazzo di San Galgano - scrive Sveva Berrettini nel testo che accompagna la mostra - una cornice in parte nuova per la propria esperienza. Sapientemente il giovane artista adatta la sua opera ad un luogo antico e fascinoso, un chiostro appunto, sito per definizione pregno di una spiritualità ineludibile che nei secoli sembra aver imbevuto ogni suo singolo mattone e che ancora oggi si respira nel palazzo nonostante il cambiamento radicale di destinazione del luogo.
L’artista ha realizzato per la rassegna d’arte contemporanea SanGalganoSquare l’opera dal titolo Essente, dal fascino atavico e archetipico: si tratta di una scultura, raffigurante un uomo di statura alta, sospesa a circa quattro metri dal piano e collocata nel centro del chiostro. Una figura- intenta a meditare nella posizione del Loto, la Padmasana, la più conosciuta – nonché tra le più difficili da padroneggiare – delle posture tipiche della meditazione yoga. La figura del Loto, secondo la filosofia indiana in particolare, rappresenta l’unione dei due principi alla base della vita, il maschile e il femminile: lo stato di profonda introspezione generato dalla meditazione svolta in questa posizione permette all’uomo di ricongiungersi con il tutto, e di abbracciare l’universalità dell’essere umano, superando le distinzione di genere e sesso in un più ampio principio di essere ‘uomo’. Essente si iscrive in un più ampio ciclo di installazioni che hanno come punto di richiamo la scultura, Sintassi dell’essere A, esposta in occasione della rassegna “I Cortili dell’arte” tenutasi la scorsa estate a Villaricca: il termine sintassi, dal greco συν-, «insieme», e τάξις, «sequenza, ordine», è riassunto e concretizzato dalla figura umana, supremo esempio di sapienza e perfetta concertazione attuate dalla natura: all’interno dell’uomo si combatte perennemente un inestinguibile conflitto per il mantenimento di un equilibrio assai delicato tra le parti che lo compongono, intendendo con esse non solo ogni singolo organo interno, bensì anche l’irriducibile dicotomia corpo-mente. L’ordine complessivo dell’essere primigenio, la prima lettera dell’alfabeto, l’uomo colto nella sua dimensione di annullamento delle diversità in una congiunzione irripetibile, quasi paragonabile a quella della nascita dell’Ermafrodito narrataci da Ovidio nelle Metamorfosi: questo è il senso di sintassi”.
Antonio Ambrosino nasce a Napoli nel 1982. Dopo il diploma conseguito nel 2001 all’Istituto Statale d’Arte di Torre del Greco, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 2006 in scultura. A partire dal 1998 avvia la sua attività espositiva con la partecipazione al “Premio in onore delle celebrazioni Leopardiane” di Torre del Greco (Na). Nel 2005 allestisce, presso la Galleria Selezioni d'Arte di Salerno, la sua prima mostra personale dal titolo “Tracce del corpo”. Nello stesso anno è al “XVI Premio Camposauro” di Vitulano (Bn) nonché al “Premio Vigna degli artisti” di Vinci, dove riceve una menzione speciale per l’opera Birth, realizzata con la collaborazione di Tommaso Iuliano e successivamente acquisita dal Museo F.R.A.C. di Baronissi (Sa). Negli anni della formazione è attivo fra gli studenti del collettivo Quartapittura coordinato da Ninì Sgambati e Franz Iandolo. Nel 2006 collabora tramite l’Accademia, alla realizzazione degli eventi realizzati con il maestro Shozo Shimamoto, promossi dalla Fondazione Morra. Sempre nel 2006, è tra gli artisti invitati alla mostra collettiva “Echi Temporanei” allestita presso il Museo F.R.A.C. di Baronissi a cura di Marcella Ferro. Nel 2008 figura alla “XIII Biennale d'Arte Sacra” presso il Museo Stauròs d’Isola del Gran Sasso (Te), mentre nel 2009 partecipa a varie mostre collettive tra cui: “Persistenze sul confine dell’immagine. Ripensando ad Andrea Pazienza” a cura di Massimo Bignardi, allestita presso il MAT- Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo (Fg); “La Défense - priorità dello spazio, necessità del tempo” allestita presso la Fës Show Room di Minori (Sa) a cura di Pasquale Ruocco, nell’ambito di “Aperto09. Incontri di arte contemporanea” e ancora “Magical Mystery Tour”, curata da Massimo Bignardi e Marcella Ferro per la Galleria Wunderkammern di Roma. Nel corso del 2010 ha partecipato alla rassegna “I cortili dell’arte” tenutasi a Villaricca (Na), ed è stato invitato alla IV edizione del “Premio Razzano” che si tiene a Benevento.
La mostra resterà aperta fino all’22 Gennaio 2011.
Coordinamento organizzativo: Irene Biolchini, Cristiana Ferrario, Claudia Gennari, Silvia Giannassi, Sara Manetti, Luca Mansueto, Martina Marolda, Federica Marras, Claudia Mennillo, Ardesia Ognibene, Serena Pacchiani, Federica Pace, Elisa Pacini, Annamaria Restieri, Irene Sbrilli.
12
gennaio 2011
Antonio Ambrosino – Essente
Dal 12 gennaio al 22 novembre 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO DI SAN GALGANO – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI – FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA
Siena, Via Roma, 47, (Siena)
Siena, Via Roma, 47, (Siena)
Orario di apertura
orari della Facoltà
Vernissage
12 Gennaio 2011, ore 18.30
Autore
Curatore