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Bagnarelli | Migliorini | Rapiti – Ritratti
La bellezza della fotografia in bianco e nero ed il fascino di un’insolita pittura che evoca il taglio, la luce e le tonalità dell’immagine fotografica in bianco e nero
Comunicato stampa
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Lo spazio espositivo RiElaborando inizia il nuovo anno in maniera singolare, ospitando opere in bianco e nero, fotografiche e pittoriche. Gli artisti Stefano Migliorini e Maurizio Rapiti, infatti, pur praticando la tradizionale pittura ad olio (su tela o tavola), si cimentano con una impostazione luministica ed una gamma tonale ridotta, vicina agli effetti fotografici sopra indicati. Anche sotto il profilo dell'inquadratura, sempre molto selettiva e ravvicinata, i loro dipinti manifestano l'influenza esercitata dall'immagine fotografica in genere.
Entrambi i pittori prediligono il soggetto femminile. Stefano Migliorini mira ad esaltare le forme del corpo femminile nudo, sottolineandone la sensualità e l'eleganza attraverso un deciso contrasto chiaroscurale, risentendo dell'impressione fotografica in “low key”. Quasi ad assumere la funzione di filo conduttore di questa serie di opere, appare una linea d'oro tratteggiata che attraversa lo spazio di ogni tela riunendo, così, i pezzi in un ideale ciclo.
Il giovane Maurizio Rapiti, invece, modula in maniera più morbida i giochi di luce e di ombra, ricorrendo alle chiare sfumature del grigio e all'effetto seppia. La sua particolare pittura, quasi monocromatica, colpisce per la coesistenza di descrizione realistica e di racconto surreale. Le figure femminili fedelmente ritratte spesso, infatti, non si limitano a svolgere il ruolo di protagoniste assolute delle opere, ma finiscono per incarnare l'idea stessa del processo creativo, misterioso e imperscrutabile, essendo raffigurate come autrici, a loro volta, di lavori in fase ideativa od esecutiva. In questo sistema di rimandi, è inevitabile rintracciare l'eco del pensiero di Magritte e la sua grande capacità di sorprendere e di incantare. Con analogo spirito, Rapiti reinterpreta e rinnova il messaggio del surrealista belga.
Il mezzo fotografico vero e proprio, invece, è l'esclusivo strumento espressivo di Giorgio Bagnarelli, in arte George Worst. Dal 2007 la sua ricerca è incentrata sul ritratto. Realizzando gli scatti in studio, restituisce allo sguardo del pubblico l'immagine di una società varia e di una quotidianità vera, mediante il filtro di un'interpretazione personale, incisiva e convincente.
I pezzi selezionati per questa occasione espositiva fanno parte della serie Friends & Neighbords (Amici e vicini), il suo ultimo lavoro, pubblicato nel 2009. Al momento è impegnato nel progetto Welcom! una serie di ritratti accompagnati da interviste e racconti che hanno come soggetto principale le esperienze di persone immigrate nel territorio della sua città di origine, Arezzo.
Con l'inaugurazione di questa mostra, la galleria RiElaborando intende aprire con maggior frequenza il suo spazio all'arte fotografica.
Entrambi i pittori prediligono il soggetto femminile. Stefano Migliorini mira ad esaltare le forme del corpo femminile nudo, sottolineandone la sensualità e l'eleganza attraverso un deciso contrasto chiaroscurale, risentendo dell'impressione fotografica in “low key”. Quasi ad assumere la funzione di filo conduttore di questa serie di opere, appare una linea d'oro tratteggiata che attraversa lo spazio di ogni tela riunendo, così, i pezzi in un ideale ciclo.
Il giovane Maurizio Rapiti, invece, modula in maniera più morbida i giochi di luce e di ombra, ricorrendo alle chiare sfumature del grigio e all'effetto seppia. La sua particolare pittura, quasi monocromatica, colpisce per la coesistenza di descrizione realistica e di racconto surreale. Le figure femminili fedelmente ritratte spesso, infatti, non si limitano a svolgere il ruolo di protagoniste assolute delle opere, ma finiscono per incarnare l'idea stessa del processo creativo, misterioso e imperscrutabile, essendo raffigurate come autrici, a loro volta, di lavori in fase ideativa od esecutiva. In questo sistema di rimandi, è inevitabile rintracciare l'eco del pensiero di Magritte e la sua grande capacità di sorprendere e di incantare. Con analogo spirito, Rapiti reinterpreta e rinnova il messaggio del surrealista belga.
Il mezzo fotografico vero e proprio, invece, è l'esclusivo strumento espressivo di Giorgio Bagnarelli, in arte George Worst. Dal 2007 la sua ricerca è incentrata sul ritratto. Realizzando gli scatti in studio, restituisce allo sguardo del pubblico l'immagine di una società varia e di una quotidianità vera, mediante il filtro di un'interpretazione personale, incisiva e convincente.
I pezzi selezionati per questa occasione espositiva fanno parte della serie Friends & Neighbords (Amici e vicini), il suo ultimo lavoro, pubblicato nel 2009. Al momento è impegnato nel progetto Welcom! una serie di ritratti accompagnati da interviste e racconti che hanno come soggetto principale le esperienze di persone immigrate nel territorio della sua città di origine, Arezzo.
Con l'inaugurazione di questa mostra, la galleria RiElaborando intende aprire con maggior frequenza il suo spazio all'arte fotografica.
15
gennaio 2011
Bagnarelli | Migliorini | Rapiti – Ritratti
Dal 15 gennaio al 06 febbraio 2011
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA RIELABORANDO
Arezzo, Via Guglielmo Oberdan, 30, (Arezzo)
Arezzo, Via Guglielmo Oberdan, 30, (Arezzo)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 17 - 19,30; sabato 16,30 - 19,30; prima domenica del mese 15,30 - 19,30
Vernissage
15 Gennaio 2011, ore 18,00
Autore
Curatore