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Kara Walker – Un progetto sulla memoria il mito l’identità e gli stereotipi
La mostra è incentrata sulla memoria mitica che prende forma nel suo lavoro, una memoria in costante metamorfosi in cui la dimensione biografica si colloca in connessione con l’esperienza collettiva.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il progetto dedicato alla figura di Kara Walker, curato da Olga Gambari, si terrà a Torino a partire dal 25 marzo 2011 e si declinerà in quattro momenti. Intorno alla mostra alla Fondazione Merz (aperta al pubblico dal 25 marzo al 3 luglio), ruoteranno una rassegna di film a cui è fortemente legato e ispirato il lavoro di Kara Walker al Museo Nazionale del Cinema (Cinema Massimo), un convegno internazionale sulla dimensione politica e psicologica degli stereotipi razziali (25 e 26 marzo) e un workshop (21 e 22 marzo), entrambi a cura di Luca Morena, con la partecipazione di studenti dell’Accademia Albertina e della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Al workshop parteciperà anche la giornalista e scrittrice Rebecca Walker che poi introdurrà la figura di Kara nel convegno e presenterà il suo ultimo libro al Circolo dei Lettori.
Kara Walker, che sarà presente a tutti gli eventi, si confronterà con lo spazio della Fondazione Merz presentando cut papers in libere evoluzioni sulle pareti, una video-installazione, disegni, collage e tempere. Il progetto che la coinvolge è incentrato sulla memoria mitica che prende forma nel suo lavoro, una memoria in costante metamorfosi in cui la dimensione biografica si colloca in connessione con l’esperienza collettiva. Una vicenda storica come quella della nascita della comunità afroamericana negli Stati Uniti, legata a secoli di schiavitù e alla successiva difficile integrazione razziale diventa materia dalla quale Kara Walker può attingere per i suoi racconti figurativi, giocati sull’ombra, sulla sagoma. Le sue silhouette nere si muovono in una terra visionaria e metaforica, tra giorno/notte e luce/buio. Storie ferocemente realistiche, allegorie dallo humor nero rappresentate in installazioni, video, scenografie, marionette, ombre cinetiche, wall drawing, collage su vari supporti, dal muro alla tela. Ma anche disegni, tempere, miniature e grandi dimensioni per racconti dinamici che aleggiano in una dimensione in cui il grottesco sfiora il dramma.
In un anno come il 2011 che sarà per l’Italia e per Torino l’anno della memoria, le storie di Kara Walker diventano mito, fiaba e pur avendo radici precise, assurgono a narrazioni universali.
Kara Walker Nata nel 1969 a Stockton in California Vive e lavora a New York. L'afroamericana Kara Walker ha scosso il mondo dell'arte a partire dal 1994. Fresca di laurea (Rhode Island School of Design) Kara Walker ha creato una ventina di monumentali pitture murali in cui silhouette in bianco e nero rappresentano gli stereotipi razziali e di genere della pornografia letteraria anteriore alla guerra civile americana. Le silhouette danno l'impressione di essere tracciate ad inchiostro, ma in realtà sono ritagliate da fogli di carta nera. Riprendendo l'immaginario narrativo, ma anche visivo-caricaturale di una produzione che ebbe vastissima circolazione nel sud degli Stati Uniti durante il diciannovesimo secolo, nelle sue opere Kara Walker costringe chi guarda a riflettere su come l'assegnazione di ruoli violentemente stereotipati abbia un fortissimo potere di perdurare fino al presente, e si riaffacci nelle dinamiche del "politically correct".
Kara Walker, che sarà presente a tutti gli eventi, si confronterà con lo spazio della Fondazione Merz presentando cut papers in libere evoluzioni sulle pareti, una video-installazione, disegni, collage e tempere. Il progetto che la coinvolge è incentrato sulla memoria mitica che prende forma nel suo lavoro, una memoria in costante metamorfosi in cui la dimensione biografica si colloca in connessione con l’esperienza collettiva. Una vicenda storica come quella della nascita della comunità afroamericana negli Stati Uniti, legata a secoli di schiavitù e alla successiva difficile integrazione razziale diventa materia dalla quale Kara Walker può attingere per i suoi racconti figurativi, giocati sull’ombra, sulla sagoma. Le sue silhouette nere si muovono in una terra visionaria e metaforica, tra giorno/notte e luce/buio. Storie ferocemente realistiche, allegorie dallo humor nero rappresentate in installazioni, video, scenografie, marionette, ombre cinetiche, wall drawing, collage su vari supporti, dal muro alla tela. Ma anche disegni, tempere, miniature e grandi dimensioni per racconti dinamici che aleggiano in una dimensione in cui il grottesco sfiora il dramma.
In un anno come il 2011 che sarà per l’Italia e per Torino l’anno della memoria, le storie di Kara Walker diventano mito, fiaba e pur avendo radici precise, assurgono a narrazioni universali.
Kara Walker Nata nel 1969 a Stockton in California Vive e lavora a New York. L'afroamericana Kara Walker ha scosso il mondo dell'arte a partire dal 1994. Fresca di laurea (Rhode Island School of Design) Kara Walker ha creato una ventina di monumentali pitture murali in cui silhouette in bianco e nero rappresentano gli stereotipi razziali e di genere della pornografia letteraria anteriore alla guerra civile americana. Le silhouette danno l'impressione di essere tracciate ad inchiostro, ma in realtà sono ritagliate da fogli di carta nera. Riprendendo l'immaginario narrativo, ma anche visivo-caricaturale di una produzione che ebbe vastissima circolazione nel sud degli Stati Uniti durante il diciannovesimo secolo, nelle sue opere Kara Walker costringe chi guarda a riflettere su come l'assegnazione di ruoli violentemente stereotipati abbia un fortissimo potere di perdurare fino al presente, e si riaffacci nelle dinamiche del "politically correct".
24
marzo 2011
Kara Walker – Un progetto sulla memoria il mito l’identità e gli stereotipi
Dal 24 marzo al 03 luglio 2011
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE MERZ
Torino, Via Limone, 24, (Torino)
Torino, Via Limone, 24, (Torino)
Biglietti
intero Euro 5,00
ridotto Euro 3,50 (studenti, gruppi organizzati min. 10 persone)
gratuito (bambini fino a 10 anni, maggiori di 65 anni, disabili)
ingresso gratuito ogni prima domenica del mese
Orario di apertura
da martedì a domenica 11-19, lunedì chiuso
Vernissage
24 Marzo 2011, ore 19-22
Autore
Curatore