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Cachemire Lounge vol. 1
Il titolare Andrea Moretti, ideatore del marchio, e tutto il suo staff presenteranno al pubblico i Quadri con il cachemire dipinti dall’artista Bruna Chiarle e arricchiti dalle poesie di Daniele Cubattoli.
Comunicato stampa
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Giovedì 23 Dicembre 2010, dalle ore 16 in poi, presso il negozio di abbigliamento Moa di Via XXV Aprile 52 a Genova (tel. 010 8621469; Internet: www.moatech.it), si terrà l’evento “Cachemire Lounge vol. 1”: il titolare Andrea Moretti (nella foto), ideatore del marchio, e tutto il suo staff presenteranno al pubblico i Quadri con il cachemire dipinti dall’artista Bruna Chiarle e arricchiti dalle poesie di Daniele Cubattoli. Nell’occasione, Moretti offrirà a tutti i presenti (l’ingresso è libero) un brindisi natalizio, e parlerà delle sue rivoluzionarie novità intorno al cachemire, che ha utilizzato in maniera innovativa non solo nell’abbigliamento, ma anche negli arredi e nella realizzazione di piccoli e raffinati gioielli. Moa - che sta per “Moretti Andrea” - è il primo negozio monomarca di una griffe tutta italiana (o meglio, tutta genovese) nata intorno all’ingegno di Andrea Moretti. Per anni rappresentante di abbigliamento, nel 2006 ha avuto l’idea che gli ha cambiato la vita: «Ho messo il cachemire dentro ai giubbotti, al posto della piuma d’oca. Poi, è nato tutto il resto... La novità? Sono due gli aspetti: per fare i miei abiti non viene ucciso nessun animale, ma soltanto tosato. Ho sempre chiesto infatti, senza ottenere risposta, come si fanno a ricavare le piume dalle oche senza maltrattarle... Certo, ci sono le piume sintetiche, ma il cachemire è meglio. Ed ecco perché: la piuma è isolante, prende il calore dal corpo umano e lo mantiene. Il cachemire, invece, è una fonte di calore, produce calore. Noi trasformiamo la filatura in un velo, una specie di “tessuto non tessuto”, meno spesso del piumino, “green” perché rispetta gli animali, e che non perde piume». Dal 2006, tanta strada è stata fatta: «Ho iniziato a raccogliere la documentazione per chiedere il brevetto - prosegue Moretti - e il tutto è stato depositato nel 2008. Dal 2010, quindi, il brevetto è stato reso pubblico. Oggi, il brevetto del tessuto cardato di cachemire abbinato ad altri materiali, è pubblico all’Ufficio Brevetti italiani e all’Ufficio Brevetti Europeo, con prelazione per allargarlo a tutto il mondo». Ed ecco nascere il primo monomarca Moa, dopo che i capi d’abbigliamento - non solo giacconi, ma anche pantaloni, berretti, sciarpe, cinture, borse e scarpe - sono stati distribuiti grazie a una fitta rete commerciale italiana e internazionale. Oggi, prodotti a marchio Moa si trovano, oltre che in tutta Italia, anche a Hong Kong, Tokyo e Vancouver, tanto per fare qualche esempio.
Ma ecco il prodotto “per filo e per segno”. Moretti importa il cachemire direttamente dalla Mongolia, da dove tradizionalmente proviene il più pregiato. I fiocchi di cachemire, così come sono tosati, vengono trattati da un’azienda di Prato, in Toscana, specializzata in filatura. Qui i fiocchi vengono “cardati”: ovvero viene creato un foglio di cachemire uniforme, della larghezza di 2,10 metri, che viene arrotolato intorno ad apposite bobine. È proprio il foglio “cardato” di cachemire a finire nei giubbotti, nelle scarpe, nelle borse, negli accessori, nei gioielli. Nelle opere d’arte di Bruna Chiarle e Daniele Cubattoli. E, ultima frontiera, nell’arredamento. «Ho messo il cachemire - dice Moretti - sui tavoli e nelle sedie, ma anche appeso alle pareti, con apposite pannellature. Sono nate anche, grazie alla collaborazione con un’azienda di Piacenza, le piastrelle. Il foglio cardato di cachemire viene “rifasciato” da una resina liquida che, a poco a poco, si asciuga. Abbiamo realizzato il primo bar del cachemire a Santa Margherita, con sedute e bancone in cachemire. Con lo stesso principio di cachemire più resina ho realizzato orecchini e ciondoli». Ad assistere Andrea Moretti in quest’avventura, la prima in assoluto è stata Alessandra Toticchi, poi tante persone entusiaste, tra cui i modelli e indossatori Lorenzo Moretti e Marella Batkovic. «Siamo appena partiti con la collezione invernale, prevediamo di fatturare nel 2011 un milione di euro. Non ho dipendenti, sono una one man company, un’azienda leggera e flessibile. Ci posizioniamo nel medio-alto per tecnologia e materie prime costose. Ho appena aperto il primo negozio monomarca nel centro di Genova, una delle città più belle del mondo, ancora da scoprire, poco sfruttata e molto elegante. Ma non mi interessa il guadagno. Non mi sono mai sentito un imprenditore nel senso classico del termine, uno che pensa solo agli utili, piuttosto sono uno che pensa al suo prodotto».
BRUNA CHIARLE. Profilo
Dopo essersi diplomata in pittura all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, si avvicina al vetro nelle sue varie forme espressive, vetrate istoriate, mosaici, vetrofusione, fino ad arrivare al vetro soffiato. Dal 1995 realizza opere pubbliche e private con particolare attenzione al restauro. La pittura rimane una costante parallela nella sua produzione artistica. Ha partecipato a mostre collettive e personali in Liguria e Piemonte. Vive e lavora a Genova.
DANIELE CUBATTOLI. Profilo
È nato a Genova il 6 gennaio del 1972. Vive tra Genova e la Sardegna. Nell’isola è proprietario di una scuola di vela. Ama viaggiare e scrivere poesie.
Ma ecco il prodotto “per filo e per segno”. Moretti importa il cachemire direttamente dalla Mongolia, da dove tradizionalmente proviene il più pregiato. I fiocchi di cachemire, così come sono tosati, vengono trattati da un’azienda di Prato, in Toscana, specializzata in filatura. Qui i fiocchi vengono “cardati”: ovvero viene creato un foglio di cachemire uniforme, della larghezza di 2,10 metri, che viene arrotolato intorno ad apposite bobine. È proprio il foglio “cardato” di cachemire a finire nei giubbotti, nelle scarpe, nelle borse, negli accessori, nei gioielli. Nelle opere d’arte di Bruna Chiarle e Daniele Cubattoli. E, ultima frontiera, nell’arredamento. «Ho messo il cachemire - dice Moretti - sui tavoli e nelle sedie, ma anche appeso alle pareti, con apposite pannellature. Sono nate anche, grazie alla collaborazione con un’azienda di Piacenza, le piastrelle. Il foglio cardato di cachemire viene “rifasciato” da una resina liquida che, a poco a poco, si asciuga. Abbiamo realizzato il primo bar del cachemire a Santa Margherita, con sedute e bancone in cachemire. Con lo stesso principio di cachemire più resina ho realizzato orecchini e ciondoli». Ad assistere Andrea Moretti in quest’avventura, la prima in assoluto è stata Alessandra Toticchi, poi tante persone entusiaste, tra cui i modelli e indossatori Lorenzo Moretti e Marella Batkovic. «Siamo appena partiti con la collezione invernale, prevediamo di fatturare nel 2011 un milione di euro. Non ho dipendenti, sono una one man company, un’azienda leggera e flessibile. Ci posizioniamo nel medio-alto per tecnologia e materie prime costose. Ho appena aperto il primo negozio monomarca nel centro di Genova, una delle città più belle del mondo, ancora da scoprire, poco sfruttata e molto elegante. Ma non mi interessa il guadagno. Non mi sono mai sentito un imprenditore nel senso classico del termine, uno che pensa solo agli utili, piuttosto sono uno che pensa al suo prodotto».
BRUNA CHIARLE. Profilo
Dopo essersi diplomata in pittura all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, si avvicina al vetro nelle sue varie forme espressive, vetrate istoriate, mosaici, vetrofusione, fino ad arrivare al vetro soffiato. Dal 1995 realizza opere pubbliche e private con particolare attenzione al restauro. La pittura rimane una costante parallela nella sua produzione artistica. Ha partecipato a mostre collettive e personali in Liguria e Piemonte. Vive e lavora a Genova.
DANIELE CUBATTOLI. Profilo
È nato a Genova il 6 gennaio del 1972. Vive tra Genova e la Sardegna. Nell’isola è proprietario di una scuola di vela. Ama viaggiare e scrivere poesie.
23
dicembre 2010
Cachemire Lounge vol. 1
23 dicembre 2010
arte contemporanea
presentazione
serata - evento
presentazione
serata - evento
Location
MOA
Genova, Via Xxv Aprile, 52, (Genova)
Genova, Via Xxv Aprile, 52, (Genova)
Vernissage
23 Dicembre 2010, ore 16
Autore