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Paolo Gotti – Water Landscapes
E’ Water Landscapes il tema principale della mostra autobiografica di quest’anno che Paolo Gotti presenta, insieme ai suoi calendari
Comunicato stampa
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E' Water Landscapes il tema principale della mostra autobiografica di quest'anno che Paolo Gotti presenta, insieme ai suoi calendari, venerdì 17 dicembre alle 19.30 presso ACF Trading di via Santo Stefano 7/b a Bologna.
Water landscapes ovvero paesaggi, infiniti lembi di acqua che si confondono a volte con il cielo, a volte con la terra, quasi a voler rapire l'osservatore che, dopo essersi abbandonato nella distesa di luci, ombre e colori dei paesaggi, riprende consapevolezza per cercare di capirne le forme e quali siano i reali elementi rappresentati: il colore e la luce creano una consistenza tale da far mescolare alla vista acqua, cielo e terra.
Acqua come assenza, acqua come presenza. In alcune immagini l'acqua è presente in tutta la sua possanza, come nella cascata islandese, in altre sembra non esserci: vecchi tronchi, l'assenza totale di verde celano in realtà grandi distese liquide, come nel lago salato australiano.
Gotti crea così un rapporto sinestetico in cui, attraverso la vista, trasmette anche la tattilità e l'olfatto, fa percepire la freschezza dei luoghi o la sensazione dell'aria che rinfresca la pelle e definisce le superfici.
Altre immagini della mostra riprendono il tema dei calendari da scrivania, Mercati…nel mondo. Il mercato in quanto luogo di scambi, di incontri tra le persone dei paesi più disparati: Colombia, Madagascar, India, Haiti, Thailandia, Algeria, Burkina Faso, Taiwan, Yemen. Qui la presenza umana non è mai la protagonista dell'immagine, ma solo uno degli elementi del paesaggio.
Sfogliando il calendario Mercati..nel mondo si percepisce un primo grande filo conduttore: il colore. L'effetto è quello di un pittore che usa la stessa tavolozza per dipingere luoghi e popolazioni differenti. "Amo il colore perché è fonte di vita e di gioia", commenta Paolo Gotti.
In perfetta sintonia con la concezione del suo collega e amico Franco Fontana, ritiene che il colore debba essere sempre giustificato e avere la prevalenza sull'immagine.
La mostra prosegue fino al 28 febbraio 2011.
CHI E' PAOLO GOTTI
Paolo Gotti è nato a Bologna, ha conseguito la laurea in Architettura presso l'Università di Firenze. Nello stesso capoluogo toscano ha intrapreso gli studi della fotografia, sua grande passione fin dall'adolescenza, e nel 1971 ottiene l'attestato di idoneità alla professione di fotografo. Nel 1975-76 intraprende l'attività a tempo pieno e collabora con alcune agenzie e periodici. Gira il mondo con la sua Nikon per immortalare persone, situazioni, paesaggi. Numerosi i suoi reportage. A partire dal 1974 infatti l'obiettivo della sua macchina fotografica è in Africa, Cina, Haiti, Brasile, Messico-Guatemala, Nepal, Ceylon-Maldive, Indonesia, USA, Canada, Thailandia, Caraibi, Malesia, Miami, Yemen, Venezuela, Filippine, Cuba, India, Cile, Bolivia, Panama.
Tutto il materiale ricavato nei suoi viaggi -ha un archivio di oltre diecimila immagini conservate in diapositiva- costituisce fonte di ispirazione per le sue mostre tematiche. Gotti infatti raduna le immagini trovando dei temi comuni, dei fili conduttori che oltrepassano i confini delle differenti culture, in modo da dare una visione a 360 gradi di uguaglianze e differenze nel mondo.Tra i suoi fotografi di riferimento: Franco Fontana per l'uso del colore, Sebastiao Salgado per i suoi reportage, e Pete Turner.
Gotti narra il mondo sia su pannelli di grande dimensioni (fino a 300 cm di lunghezza) sia attraverso calendari in due formati: da parete nella versione Water landscapes, oppure da scrivania nella versione Mercati…nel mondo.
Lavora sempre su pellicola (soprattutto la velvia della Fuji).
HANNO DETTO DI LUI:
"Le foto di Paolo Gotti (…) sono il teatro della creazione". Stefano Bonaga
"C'è una sorta di filo rosso che corre lungo tutti i suoi frammenti urbani, quello cioè di una visione disincantata e sospesa da ogni giudizio delle cose da lui osservate (…). Gli spazi, i segni, lo stesso rapporto tra uomo e ambiente raggiungono momenti di significazione visionaria". Michele Bonuomo
"Gotti è un fotografo con piena consapevolezza dei suoi mezzi. Lo dimostra nei suoi paesaggi, nei suoi ritratti, e nelle scene di vita quotidiana. E' un vero paesaggista perché il vero paesaggista pone se stesso fuori dal quadro, per far sì che il fruitore possa entrare nell'opera usando la propria fantasia. Nei suoi pannelli l'uomo non è il padrone della terra ma è un elemento del paesaggio. (…) Ha la vocazione dell'etnologo: esplora paesi e culture allo stesso modo in cui lo fa il naturalista che torna portando con sé un elemento della terra che ha visitato. A differenza di questi, però, Gotti non porta via nulla ma, al contrario, restituisce con le sue immagini più di quello che ha preso". Giorgio Celli
"caro Paolo, fotografa sempre quello che non vedi per dare vita a quello che vuoi far vedere. Con simpatia colorata, Franco Fontana"
Water landscapes ovvero paesaggi, infiniti lembi di acqua che si confondono a volte con il cielo, a volte con la terra, quasi a voler rapire l'osservatore che, dopo essersi abbandonato nella distesa di luci, ombre e colori dei paesaggi, riprende consapevolezza per cercare di capirne le forme e quali siano i reali elementi rappresentati: il colore e la luce creano una consistenza tale da far mescolare alla vista acqua, cielo e terra.
Acqua come assenza, acqua come presenza. In alcune immagini l'acqua è presente in tutta la sua possanza, come nella cascata islandese, in altre sembra non esserci: vecchi tronchi, l'assenza totale di verde celano in realtà grandi distese liquide, come nel lago salato australiano.
Gotti crea così un rapporto sinestetico in cui, attraverso la vista, trasmette anche la tattilità e l'olfatto, fa percepire la freschezza dei luoghi o la sensazione dell'aria che rinfresca la pelle e definisce le superfici.
Altre immagini della mostra riprendono il tema dei calendari da scrivania, Mercati…nel mondo. Il mercato in quanto luogo di scambi, di incontri tra le persone dei paesi più disparati: Colombia, Madagascar, India, Haiti, Thailandia, Algeria, Burkina Faso, Taiwan, Yemen. Qui la presenza umana non è mai la protagonista dell'immagine, ma solo uno degli elementi del paesaggio.
Sfogliando il calendario Mercati..nel mondo si percepisce un primo grande filo conduttore: il colore. L'effetto è quello di un pittore che usa la stessa tavolozza per dipingere luoghi e popolazioni differenti. "Amo il colore perché è fonte di vita e di gioia", commenta Paolo Gotti.
In perfetta sintonia con la concezione del suo collega e amico Franco Fontana, ritiene che il colore debba essere sempre giustificato e avere la prevalenza sull'immagine.
La mostra prosegue fino al 28 febbraio 2011.
CHI E' PAOLO GOTTI
Paolo Gotti è nato a Bologna, ha conseguito la laurea in Architettura presso l'Università di Firenze. Nello stesso capoluogo toscano ha intrapreso gli studi della fotografia, sua grande passione fin dall'adolescenza, e nel 1971 ottiene l'attestato di idoneità alla professione di fotografo. Nel 1975-76 intraprende l'attività a tempo pieno e collabora con alcune agenzie e periodici. Gira il mondo con la sua Nikon per immortalare persone, situazioni, paesaggi. Numerosi i suoi reportage. A partire dal 1974 infatti l'obiettivo della sua macchina fotografica è in Africa, Cina, Haiti, Brasile, Messico-Guatemala, Nepal, Ceylon-Maldive, Indonesia, USA, Canada, Thailandia, Caraibi, Malesia, Miami, Yemen, Venezuela, Filippine, Cuba, India, Cile, Bolivia, Panama.
Tutto il materiale ricavato nei suoi viaggi -ha un archivio di oltre diecimila immagini conservate in diapositiva- costituisce fonte di ispirazione per le sue mostre tematiche. Gotti infatti raduna le immagini trovando dei temi comuni, dei fili conduttori che oltrepassano i confini delle differenti culture, in modo da dare una visione a 360 gradi di uguaglianze e differenze nel mondo.Tra i suoi fotografi di riferimento: Franco Fontana per l'uso del colore, Sebastiao Salgado per i suoi reportage, e Pete Turner.
Gotti narra il mondo sia su pannelli di grande dimensioni (fino a 300 cm di lunghezza) sia attraverso calendari in due formati: da parete nella versione Water landscapes, oppure da scrivania nella versione Mercati…nel mondo.
Lavora sempre su pellicola (soprattutto la velvia della Fuji).
HANNO DETTO DI LUI:
"Le foto di Paolo Gotti (…) sono il teatro della creazione". Stefano Bonaga
"C'è una sorta di filo rosso che corre lungo tutti i suoi frammenti urbani, quello cioè di una visione disincantata e sospesa da ogni giudizio delle cose da lui osservate (…). Gli spazi, i segni, lo stesso rapporto tra uomo e ambiente raggiungono momenti di significazione visionaria". Michele Bonuomo
"Gotti è un fotografo con piena consapevolezza dei suoi mezzi. Lo dimostra nei suoi paesaggi, nei suoi ritratti, e nelle scene di vita quotidiana. E' un vero paesaggista perché il vero paesaggista pone se stesso fuori dal quadro, per far sì che il fruitore possa entrare nell'opera usando la propria fantasia. Nei suoi pannelli l'uomo non è il padrone della terra ma è un elemento del paesaggio. (…) Ha la vocazione dell'etnologo: esplora paesi e culture allo stesso modo in cui lo fa il naturalista che torna portando con sé un elemento della terra che ha visitato. A differenza di questi, però, Gotti non porta via nulla ma, al contrario, restituisce con le sue immagini più di quello che ha preso". Giorgio Celli
"caro Paolo, fotografa sempre quello che non vedi per dare vita a quello che vuoi far vedere. Con simpatia colorata, Franco Fontana"
17
dicembre 2010
Paolo Gotti – Water Landscapes
Dal 17 dicembre 2010 al 28 febbraio 2011
fotografia
Location
ACF TRADING
Bologna, Via Santo Stefano, 7/b, (Bologna)
Bologna, Via Santo Stefano, 7/b, (Bologna)
Orario di apertura
ore 10-12 e 16.30-19
Vernissage
17 Dicembre 2010, ore 19.30
Sito web
www.paologotti.com
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