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Franco Palazzo – Meta-morfosi
Il corpus di questa monografica raduna circa settanta opere (dipinti, polimaterici, disegni, incisioni), senza ordine cronologico o di tecnica, a documentare il lavoro recente dell’artista.
Comunicato stampa
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PRESENTAZIONE: Il corpus di questa monografica raduna circa settanta opere (dipinti, polimaterici, disegni, incisioni), senza ordine cronologico o di tecnica, a documentare il lavoro recente dell’artista. Dopo “Le Dimore di Athena”, mostra tenuta lo scorso anno alla Galleria d’Arte Contemporanea “IL VICOLO” di Cesena (www.ilvicolo.com), curata da Marisa Zattini e Augusto Pompili Architetti, il tema della Metamorfosi* (vedi nota) si pone ora al centro del pensiero dell’artista accomunando le opere scelte per questa mostra. Seppur richiamando antichi miti, le sculture polimateriche parlano un linguaggio contemporaneo la cui poetica si sostanzia in esecuzioni essenziali, congelate in una sorta di metafisica estraniazione. Esse sembrano trattenere echi di una lunga, sedimentata memoria antropica ed epica. Le rievocative intitolazioni con nomi di divinità dell’Olimpo, appartenenti al mondo greco antico, come: Ares, Aphrodite, Kronos…testimoniano del viscerale amore dell’autore per la bellezza (ormai perduta?), soprattutto quella della grande arte dell’età classica. Sembra di percepire un vago ondeggiare nelle pieghe di un kithon (Cassiopeia, 2006) o di scorgere i cupi bagliori riflessi da una corazza antropomorfa (Pollux, 2005). Queste opere in particolare richiamano reperti immaginari ed assurgono ad altrettante metafore di antichissimi miti. Per Palazzo, è dal lavoro quotidiano, svolto come pratica operativa indispensabile per elaborare un proprio inedito alfabeto “trans-formale”, che egli sa trarre, scegliendo tra le infinite ipotesi, quelle soluzioni, ognuna delle quali costituisce un nuovo, impenetrabile enigma. Al Mito, quello di una Venezia inedita, alchemica e musicale, si riferiscono pure le opere appartenenti al ciclo omonimo. Odette Gelosi, nella presentazione della monografia “Progetto ARKHAEO” edita da niArt Gallery, Ravenna, 2006, così scrive: “Il percorso artistico di Franco Palazzo si orienta verso una sempre maggiore rappresentazione metaforica di un reale che, attraverso una lunga sedimentazione, si libera dal peso della sua oggettività per elevarsi alla sfera del sogno e dell’immaginario. Ed é la ricerca di un’essenzialità eloquente, raggiunta mediante la determinazione di un’aura rarefatta grazie ad una meditata scelta cromatica e formale, che consente alle creazioni di Palazzo di vibrare di lirica espressività.”
BIOGRAFIA: Franco Palazzo (Crispiano, 1938) da anni vive e lavora a Ravenna. Terminati gli studi superiori, si dedica a pittura, scultura e grafica. Frequenta i corsi di Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia di BB.AA. di Ravenna sotto la guida di Matteo Accarrino. E’ del ’73 la prima di numerose mostre tenute in Europa e U.S.A. – tra individuali e collettive – fino alle personali al Circolo degli Artisti di Faenza, al Palazzo della Provincia di Ravenna e al Palazzetto dell’Arte di Foggia. Negli anni ‘90 viaggia in Francia e in Spagna dove entra in contatto col mondo artistico contemporaneo. Nel 1988 è invitato alla rassegna “10 Jahre Kunst aus Ravenna” a Salzburg (A) e nel 2000 alla Collègiale Saint-André a Chartres (F). Nel 2001 è invitato da Martina Corgnati e Julien Blaine alla mostra “Progetto Ambiente”, Galleria del Credito Valtellinese, Sondrio. Nel 2003 è invitato alla VI Biennale Internazionale d’Arte di Sharjah (U.A.E.). Nel 2007 ha allestito, insieme allo scultore Piero Strada, la mostra”Les Demeures du Mythe” a Chartres (F). Sue opere appartengono a Musei, Collezioni pubbliche e private in Europa, U.S.A. e U.A.E
.
T I T O L O MOSTRA : “META-MORFOSI” personale di FRANCO PALAZZO www.francopalazzo.it
L U O G O : Ravenna, PALAZZO RASPONI (ex Tribunale) Via Massimo D’Azeglio, 2 Piano terra
V E R N I S S A G E : Sabato 4 Dicembre 2010 ore 18,00
D U R A T A : Dal 4/12 al 15/12 2010
B I G L I E T T I : Free admittance. Ingresso libero e gratuito.
M O N O G R A F I A : (disponibile in sala) Testo critico di Odette Gelosi, Ediz. niArt, Ravenna, 2006
O R A R I DI VISITA: Da Lun. a Sab.: 9,00–12,30 / 16,00-19,30. Domenica: su appuntamento tel.347.5779352
I N F O R M A Z I O N I : Ufficio Stampa: franco@francopalazzo.it Tel. 347.5779352 0544.34271
*DELLA METAMORFOSI, OVVERO: TUTTO CAMBIA ( nota allegata al comunicato stampa )
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Questa breve nota non pretende di esaurire il vastissimo tema, filo conduttore della mostra, ma semplicemente intende offrire qualche spunto di riflessione su alcuni aspetti del medesimo diffuso fenomeno.
Percorriamo i vari aspetti dell’idea di Metamorfosi. Una delle accezioni del termine la vede come mutamento del ruolo dell’arte nel corso delle varie epoche storiche, testimoni di artisti che hanno operato apportando costanti innovazioni ( e più di una rivoluzione ) nei confronti della tradizione. Il concetto è poi insito nell’opera d’arte stessa, in quanto elaborazione della realtà ispiratrice, in chiave fantastica e creativa, in modo che essa si trasformi in altro da sé.
La Metamorfosi interiore è un mutamento di stato psichico di chi fa arte, causato da eventi ed emozioni ma anche da impercettibili sollecitazioni. Ciò può portare a rimuovere un “blocco”, responsabile di un “equilibrio stazionario” rimasto fino a quel momento non produttivo, liberando il potere dell’anima, ovvero la fantasia creatrice.
Metamorfosi, in senso proprio, come accadimento soprannaturale, meraviglioso o spaventoso che sia, prodigio graduale o quasi istantaneo, diffusissimo nella mitologia, nella letteratura e nella drammaturgia nella Grecia antica, costituisce quello che, credo, appassioni e stimoli gli artisti soprattutto dal punto di vista estetico.
Metamorfosi, è implicita nella morte, quale fenomeno universale strettamente legato all’esistenza. Per dirla con Lavoisier: ”Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” rinascendo a nuova vita con tramutate sembianze, attraverso nuove configurazioni e rapporti tra le particelle elementari che costituiscono noi stessi e tutta la materia sparsa nell’Universo.
Metamorfosi, profondo mistero della vita e della morte, è, secondo la mitologia greca, l’addormentarsi e il risvegliarsi della Natura col riconquistato ciclico mutare delle stagioni, che Demetra implora e ottiene con il ritorno per sei mesi all’anno sulla superficie della Terra di sua figlia Persphone, rapita e portata nelle tenebre da Ades, il dio degli Inferi. Metamorfosi è anche: lentissima evoluzione e rinascita, in seno all’Universo della Natura, nonchè nei sistemi socio-politici e in tutti i fenomeni che presentino una loro storia evolutiva (un esempio: la metamorfosi nel paesaggio naturale ed in quello antropizzato).
Il processo di metamorfosi intesa come ricorrente eclissi e cambiamento che abbraccia tutte le forme dell’esistente, se lentissimo ed impercettibile, non può essere scientificamente rilevabile se non con osservazioni riferite a congrui intervalli di tempo che possono anche superare in lunghezza l’arco della vita umana.
Un’opera d’arte di qualsiasi forma, visiva, poetica, letteraria, vocale o musicale, rappresenta la conclusione di un percorso culturale che vede, in un perfetto rapporto dialettico, la percezione della realtà esterna che interagisce con l’identità interiore posseduta da ogni singolo artista nella propria specificità. Avviene così l’assimilazione metabolica di quanto percepito, una parte a livello consapevole e l’altra parte (forse la più consistente) a livello sub-conscio. In seguito, attraverso la necessaria maturazione nel tempo, l’opera si concretizza, venendo a compiersi la terza ed ultima fase di un processo creativo spontaneo e non programmabile, la cui forza è capace di operare il miracolo trasfigurante della metamorfosi. Così si può constatare, nell’operato artistico, l’instaurarsi degli infiniti personali processi stilistici ed estetici sul dato percettivo iniziale. Allora è interessante addentrarsi nella comprensione sensoriale, nonché emotiva e intellettiva, dell’opera d’arte.
Intesa dunque, sia come fantastico racconto mitologico, sia come fenomeno di dimensione panica, la metamorfosi rappresenta un tema straordinario che ha ispirato creazioni d’arte in tutti i tempi, un tema fascinosissimo, perennemente attuale, a dispetto dell’insensibilità emotiva e del disinteresse dei più per l’arte e la cultura, come si può constatare in questo nostro tempo.
BIOGRAFIA: Franco Palazzo (Crispiano, 1938) da anni vive e lavora a Ravenna. Terminati gli studi superiori, si dedica a pittura, scultura e grafica. Frequenta i corsi di Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia di BB.AA. di Ravenna sotto la guida di Matteo Accarrino. E’ del ’73 la prima di numerose mostre tenute in Europa e U.S.A. – tra individuali e collettive – fino alle personali al Circolo degli Artisti di Faenza, al Palazzo della Provincia di Ravenna e al Palazzetto dell’Arte di Foggia. Negli anni ‘90 viaggia in Francia e in Spagna dove entra in contatto col mondo artistico contemporaneo. Nel 1988 è invitato alla rassegna “10 Jahre Kunst aus Ravenna” a Salzburg (A) e nel 2000 alla Collègiale Saint-André a Chartres (F). Nel 2001 è invitato da Martina Corgnati e Julien Blaine alla mostra “Progetto Ambiente”, Galleria del Credito Valtellinese, Sondrio. Nel 2003 è invitato alla VI Biennale Internazionale d’Arte di Sharjah (U.A.E.). Nel 2007 ha allestito, insieme allo scultore Piero Strada, la mostra”Les Demeures du Mythe” a Chartres (F). Sue opere appartengono a Musei, Collezioni pubbliche e private in Europa, U.S.A. e U.A.E
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T I T O L O MOSTRA : “META-MORFOSI” personale di FRANCO PALAZZO www.francopalazzo.it
L U O G O : Ravenna, PALAZZO RASPONI (ex Tribunale) Via Massimo D’Azeglio, 2 Piano terra
V E R N I S S A G E : Sabato 4 Dicembre 2010 ore 18,00
D U R A T A : Dal 4/12 al 15/12 2010
B I G L I E T T I : Free admittance. Ingresso libero e gratuito.
M O N O G R A F I A : (disponibile in sala) Testo critico di Odette Gelosi, Ediz. niArt, Ravenna, 2006
O R A R I DI VISITA: Da Lun. a Sab.: 9,00–12,30 / 16,00-19,30. Domenica: su appuntamento tel.347.5779352
I N F O R M A Z I O N I : Ufficio Stampa: franco@francopalazzo.it Tel. 347.5779352 0544.34271
*DELLA METAMORFOSI, OVVERO: TUTTO CAMBIA ( nota allegata al comunicato stampa )
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Questa breve nota non pretende di esaurire il vastissimo tema, filo conduttore della mostra, ma semplicemente intende offrire qualche spunto di riflessione su alcuni aspetti del medesimo diffuso fenomeno.
Percorriamo i vari aspetti dell’idea di Metamorfosi. Una delle accezioni del termine la vede come mutamento del ruolo dell’arte nel corso delle varie epoche storiche, testimoni di artisti che hanno operato apportando costanti innovazioni ( e più di una rivoluzione ) nei confronti della tradizione. Il concetto è poi insito nell’opera d’arte stessa, in quanto elaborazione della realtà ispiratrice, in chiave fantastica e creativa, in modo che essa si trasformi in altro da sé.
La Metamorfosi interiore è un mutamento di stato psichico di chi fa arte, causato da eventi ed emozioni ma anche da impercettibili sollecitazioni. Ciò può portare a rimuovere un “blocco”, responsabile di un “equilibrio stazionario” rimasto fino a quel momento non produttivo, liberando il potere dell’anima, ovvero la fantasia creatrice.
Metamorfosi, in senso proprio, come accadimento soprannaturale, meraviglioso o spaventoso che sia, prodigio graduale o quasi istantaneo, diffusissimo nella mitologia, nella letteratura e nella drammaturgia nella Grecia antica, costituisce quello che, credo, appassioni e stimoli gli artisti soprattutto dal punto di vista estetico.
Metamorfosi, è implicita nella morte, quale fenomeno universale strettamente legato all’esistenza. Per dirla con Lavoisier: ”Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” rinascendo a nuova vita con tramutate sembianze, attraverso nuove configurazioni e rapporti tra le particelle elementari che costituiscono noi stessi e tutta la materia sparsa nell’Universo.
Metamorfosi, profondo mistero della vita e della morte, è, secondo la mitologia greca, l’addormentarsi e il risvegliarsi della Natura col riconquistato ciclico mutare delle stagioni, che Demetra implora e ottiene con il ritorno per sei mesi all’anno sulla superficie della Terra di sua figlia Persphone, rapita e portata nelle tenebre da Ades, il dio degli Inferi. Metamorfosi è anche: lentissima evoluzione e rinascita, in seno all’Universo della Natura, nonchè nei sistemi socio-politici e in tutti i fenomeni che presentino una loro storia evolutiva (un esempio: la metamorfosi nel paesaggio naturale ed in quello antropizzato).
Il processo di metamorfosi intesa come ricorrente eclissi e cambiamento che abbraccia tutte le forme dell’esistente, se lentissimo ed impercettibile, non può essere scientificamente rilevabile se non con osservazioni riferite a congrui intervalli di tempo che possono anche superare in lunghezza l’arco della vita umana.
Un’opera d’arte di qualsiasi forma, visiva, poetica, letteraria, vocale o musicale, rappresenta la conclusione di un percorso culturale che vede, in un perfetto rapporto dialettico, la percezione della realtà esterna che interagisce con l’identità interiore posseduta da ogni singolo artista nella propria specificità. Avviene così l’assimilazione metabolica di quanto percepito, una parte a livello consapevole e l’altra parte (forse la più consistente) a livello sub-conscio. In seguito, attraverso la necessaria maturazione nel tempo, l’opera si concretizza, venendo a compiersi la terza ed ultima fase di un processo creativo spontaneo e non programmabile, la cui forza è capace di operare il miracolo trasfigurante della metamorfosi. Così si può constatare, nell’operato artistico, l’instaurarsi degli infiniti personali processi stilistici ed estetici sul dato percettivo iniziale. Allora è interessante addentrarsi nella comprensione sensoriale, nonché emotiva e intellettiva, dell’opera d’arte.
Intesa dunque, sia come fantastico racconto mitologico, sia come fenomeno di dimensione panica, la metamorfosi rappresenta un tema straordinario che ha ispirato creazioni d’arte in tutti i tempi, un tema fascinosissimo, perennemente attuale, a dispetto dell’insensibilità emotiva e del disinteresse dei più per l’arte e la cultura, come si può constatare in questo nostro tempo.
04
dicembre 2010
Franco Palazzo – Meta-morfosi
Dal 04 al 15 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
PALAZZO RASPONI
Ravenna, Via Massimo D'azeglio, 2, (Ravenna)
Ravenna, Via Massimo D'azeglio, 2, (Ravenna)
Orario di apertura
Da Lun. a Sab.: 9,00–12,30 / 16,00-19,30. Domenica: su appuntamento
Vernissage
4 Dicembre 2010, ore 18
Sito web
www.francopalazzo.it
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