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Noemie Goudal – Les Amants
Prima personale italiana, “Les Amants” allude alle tracce lasciate sul territorio dal passaggio di forze travolgenti, passionali, talvolta distruttive.
Comunicato stampa
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La forza del lavoro di Noemie Goudal (Parigi, 1984) risiede nella sua capacità nel ricreare spazi narrativi in cui è possibile il dispiegarsi di infiniti racconti, tutti egualmente plausibili. Le sue fotografie, infatti, condensano la narrativa temporale, tipica del racconto, in rappresentazioni visive stratificate costruite su più livelli, temporali e spaziali.
Prima personale italiana, "Les Amants" allude alle tracce lasciate sul territorio dal passaggio di forze travolgenti, passionali, talvolta distruttive. Così le immagini presentano, o meglio, ricostruiscono, "il dopo", le rovine, i resti di quel poco che è rimasto. L'impressione è quella della sala vuota e dimessa dopo il banchetto a danze terminate o delle spiagge deserte, disordinate, d'autunno. Ma vi è anche l'impressione di presenze nascoste, di umanità malcelate che vivono tra le pieghe dell'immagine. Perché sono proprio gli oggetti, "soggetti in posa", ad essersi caricati di ulteriori significati e di corporeità a noi familiari: la cascata che sgorga dai rami degli alberi è insieme una sposa, un lenzuolo dopo la passione, un telone di plastica da riciclare.
Da questo slittamento tra realtà e finzione tipico dei lavori della Goudal germinarno le infinite possibilità immaginative delle sue opere che suggeriscono altrettanti racconti. Mettendo in scena gli artifici stessi della rappresentazione l'artista crea uno iato che rivela un "interregno" sospeso in cui elementi naturalitistici e poetici coesistono e i molteplici livelli temporali sono compressi nel solo spazio di un'immagine immobile.
The strength of the work of Noemie Goudal (Paris, 1984) lies in his ability to create narrative spaces in which it is possible the unfolding of endless stories, all equally plausible. His photographs, in fact, condense the narrative time, typical of the tale, in layered visual representations built on several levels, temporals and spatials.
First Italian, "Les Amants" alludes to the traces left on the territory by the passage of forces sweeping, passionate, sometimes destructive.
So the images are, or rather reconstruction, "after", the ruins, the remains of the little that remained. The impression is that of the empty room and released after the banquet ended dances or deserted beaches, disorderly, Autumn. But there is also the impression of hidden presences, of humanity living in ill-concealed in the folds of the image. Why are their objects, "persons posing" to have charged with more meaning and embodiment of our familiar: the waterfall that flows from the branches of trees is both a bride, a sheet after the Passion, a sheet of plastic to recycle . From the slippage between reality and fiction typical of the work of Goudal germinarno endless imaginative possibilities of his works suggest that many stories. Staging performance of the devices themselves, the artist creates a gap that reveals an "interregnum" in which suspended naturalitistici and poetic elements coexist, and the various time levels are compressed in the space of just a picture still.
Prima personale italiana, "Les Amants" allude alle tracce lasciate sul territorio dal passaggio di forze travolgenti, passionali, talvolta distruttive. Così le immagini presentano, o meglio, ricostruiscono, "il dopo", le rovine, i resti di quel poco che è rimasto. L'impressione è quella della sala vuota e dimessa dopo il banchetto a danze terminate o delle spiagge deserte, disordinate, d'autunno. Ma vi è anche l'impressione di presenze nascoste, di umanità malcelate che vivono tra le pieghe dell'immagine. Perché sono proprio gli oggetti, "soggetti in posa", ad essersi caricati di ulteriori significati e di corporeità a noi familiari: la cascata che sgorga dai rami degli alberi è insieme una sposa, un lenzuolo dopo la passione, un telone di plastica da riciclare.
Da questo slittamento tra realtà e finzione tipico dei lavori della Goudal germinarno le infinite possibilità immaginative delle sue opere che suggeriscono altrettanti racconti. Mettendo in scena gli artifici stessi della rappresentazione l'artista crea uno iato che rivela un "interregno" sospeso in cui elementi naturalitistici e poetici coesistono e i molteplici livelli temporali sono compressi nel solo spazio di un'immagine immobile.
The strength of the work of Noemie Goudal (Paris, 1984) lies in his ability to create narrative spaces in which it is possible the unfolding of endless stories, all equally plausible. His photographs, in fact, condense the narrative time, typical of the tale, in layered visual representations built on several levels, temporals and spatials.
First Italian, "Les Amants" alludes to the traces left on the territory by the passage of forces sweeping, passionate, sometimes destructive.
So the images are, or rather reconstruction, "after", the ruins, the remains of the little that remained. The impression is that of the empty room and released after the banquet ended dances or deserted beaches, disorderly, Autumn. But there is also the impression of hidden presences, of humanity living in ill-concealed in the folds of the image. Why are their objects, "persons posing" to have charged with more meaning and embodiment of our familiar: the waterfall that flows from the branches of trees is both a bride, a sheet after the Passion, a sheet of plastic to recycle . From the slippage between reality and fiction typical of the work of Goudal germinarno endless imaginative possibilities of his works suggest that many stories. Staging performance of the devices themselves, the artist creates a gap that reveals an "interregnum" in which suspended naturalitistici and poetic elements coexist, and the various time levels are compressed in the space of just a picture still.
02
dicembre 2010
Noemie Goudal – Les Amants
Dal 02 dicembre 2010 al 28 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
UNO+UNO
Milano, Via Ausonio, 18, (Milano)
Milano, Via Ausonio, 18, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì
10-13 e 15-19
sabato su appuntamento
Vernissage
2 Dicembre 2010, ore 19
Autore