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Arte e Luogo 2010
L’obiettivo del progetto ARTE e LUOGO è principalmente quello di creare una rete di relazione tra giovani ricercatori internazionali dell’arte visiva contemporanea, mettere a confronto tali esperienze, favorire una riflessione globale sull’arte contemporanea tramite la genesi di opere d’arte, mostre e dialoghi ed esporre sia il processo che i risultati, spesso in bit piuttosto che atomi considerata la difficoltà del trasporto dall’Africa.
Comunicato stampa
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salvatore falci
ARTE E LUOGO 2010
con armida gandini e piero cavellini
inaugurazione 27 novembre 2010 dalle ore 18.30 alle 23.00
fino al 18 dicembre - venerdì e sabato 15.00 / 19.00
spazio contemporanea
corsetto sant’agata, 22 25121 brescia
con il contributo di
L.A.B.A. libera accademia belle arti brescia
accademia carrrara belle arti bergamo
IN MOSTRA IL PROGETTO ARTE E LUOGO CON OPERE DI GIOVANI AUTORI CAMERUNENSI
COMUNICATO STAMPA
L’obiettivo del progetto ARTE e LUOGO è principalmente quello di creare una rete di relazione tra giovani ricercatori internazionali dell’arte visiva contemporanea, mettere a confronto tali esperienze, favorire una riflessione globale sull’arte contemporanea tramite la genesi di opere d’arte, mostre e dialoghi ed esporre sia il processo che i risultati, spesso in bit piuttosto che atomi considerata la difficoltà del trasporto dall’Africa.
Si prediligono giovani di accademie e università locali capaci ancora di esprimere la peculiarità delle proprie radici con una freschezza data dalla cultura di provenienza, dall’età e dalla formazione.
È nello spirito del progetto favorire la nascita di realtà culturali che non esistono in quel luogo (es. un’accademia in Camerun, un master in Arte Contemporanea in Argentina etc.)
Nella prospettiva che il sistema dell’arte possa accogliere come “opera artistica” una funzione / servizio, ARTE e LUOGO con i suoi protagonisti, associazioni, università, accademie, artisti e studenti, persegue una relazione costruttiva, produce esperienze culturali, forme etiche/estetiche, e processi che generando arte da essa si rigenerano.
Il progetto è iniziato nel 2005, attualmente sta terminando la formazione di un corpo docente africano in Camerun, è in corso la convenzione con la L.A.B.A. Libera Accademia di Belle Arte di Brescia che permetterà agli studenti africani di conseguire un titolo italiano oltre a quello camerunense.
Queste attività e forme non sono soltanto strutture sociali ma si ipotizza possano debuttare come sculture antropologiche.
L’operazione ARTE e LUOGO viene veicolata attraverso conferenze dibattito nelle università, come evento espositivo nei luoghi dell’arte (installazioni, videoproiezioni, fotografia, performance) e laboratori didattici rivolti a studenti di varie fasce di età.
s.f.
Presentazione di Arte e Luogo nello Spazio Contemporanea
di Piero Cavellini
Un giorno di qualche anno fa Salvatore Falci, che oltre ad essere un artista con la vocazione di relazionarsi al mondo è un uomo curioso e per molti aspetti avventuroso, arrivò in Camerun in un villaggio non molto distante dalla Capitale dove è insediata una Missione che si occupa di educazione in senso lato. Fin qua nulla di diverso da quanto aveva già messo in cantiere in altre parti del mondo in cui per caso, per richiesta o per passione era capitato durante le peregrinazioni a cui si era dedicato negli anni della sua curiosità: Argentina, Australia……..ecc. Ma l’Africa era un “oggetto” talmente misterioso da fornirgli un cortocircuito esistenziale che pretendeva ben altre attenzioni ed approfondimenti di quanto non fosse accaduto altrove. Là il luogo era veramente altro da esigere sentimenti e sensazioni che solo la condizione dell’arte può produrre in modo così totalizzante. Arte e Luogo nasce in quel contesto e con quelle ambizioni, non del semplice viaggiatore od esploratore, ma dell’artista attivo nella retorica e nella maieutica com’è lui. Così pensa di dar voce alle sue esigenze ed a quelle di alcuni giovani del luogo ansiosi di confrontarsi con l’arte al di fuori di un contesto ancestrale, fondando una sorta di scuola che appare subito come non assuma la condizione di Istituto ma bensì di libera relazione. Ora le cose sembrano quasi essere scappate di mano al semplice esercizio di un magistero che va considerato alto proprio perché proviene dal basso come esigenza primaria dell’artista. Di questo i partecipanti, intendendone l’intensità, ne hanno sentito il valore utile a loro ed alle esigenze espressive che portano dentro. Che Arte e Luogo termini qui lo diranno gli eventi futuri, che necessiti di un’emancipazione può essere un’esigenza data dalla natura dell’oggi che non è disposta a progredire senza il fasto delle istituzioni. Fatto sta comunque che è importante la sua origine non venga messa da parte, per il benessere di chi ne fruisce ma soprattutto per la sua valenza artistica, non solo didattica. Nel frattempo ha avuto un moto naturale di espansione, le capacità dell’autore di coinvolgere hanno trovato qualche sintonia in più, ulteriori confronti, un sintomatico afflato alla partecipazione. Lo dimostra la mostra di presentazione di questo lavoro nello Spazio Contemporanea di Brescia dove accanto a Salvatore ha lavorato la voce attenta ed intelligente di Armida Gandini che in Arte e Luogo si era già coinvolta sul campo lo scorso anno. Le opere dei giovani aspiranti artisti camerunensi sono l’oggetto di questa presentazione e già in esse si vede quanto alle intenzioni siano seguiti i fatti concreti che coinvolgevano sia le esigenze personali che le contaminazioni inevitabili che si sono create, ma il soggetto vero è la situazione relazionale,la concretizzazione di una speranza con cui l’arte, o l’artista con le sue testarde passioni, fornisce una risposta alla complessità dell’oggi non isolandosi nel prodotto ma aprendosi alle infinite interconnessioni che può mettere in campo attraverso l’altro da sé. La speranza comprende anche il desiderio di crescita sia degli autori che dei fruitori che escluda ogni intenzione colonialista e faccia procedere le coscienze verso la propria condizione, la propria cultura, perché qualche contributo in più possano offrirlo al mondo e soprattutto al proprio Continente.
P.C.
7 novembre 2010
Paludetto di Capezzano monte
Nel tempo della raccolta delle olive.
Si ringrazia per la collaborazione il laboratorio fotografico PANPLAST di Colle Beato, Brescia.
ARTE E LUOGO 2010
con armida gandini e piero cavellini
inaugurazione 27 novembre 2010 dalle ore 18.30 alle 23.00
fino al 18 dicembre - venerdì e sabato 15.00 / 19.00
spazio contemporanea
corsetto sant’agata, 22 25121 brescia
con il contributo di
L.A.B.A. libera accademia belle arti brescia
accademia carrrara belle arti bergamo
IN MOSTRA IL PROGETTO ARTE E LUOGO CON OPERE DI GIOVANI AUTORI CAMERUNENSI
COMUNICATO STAMPA
L’obiettivo del progetto ARTE e LUOGO è principalmente quello di creare una rete di relazione tra giovani ricercatori internazionali dell’arte visiva contemporanea, mettere a confronto tali esperienze, favorire una riflessione globale sull’arte contemporanea tramite la genesi di opere d’arte, mostre e dialoghi ed esporre sia il processo che i risultati, spesso in bit piuttosto che atomi considerata la difficoltà del trasporto dall’Africa.
Si prediligono giovani di accademie e università locali capaci ancora di esprimere la peculiarità delle proprie radici con una freschezza data dalla cultura di provenienza, dall’età e dalla formazione.
È nello spirito del progetto favorire la nascita di realtà culturali che non esistono in quel luogo (es. un’accademia in Camerun, un master in Arte Contemporanea in Argentina etc.)
Nella prospettiva che il sistema dell’arte possa accogliere come “opera artistica” una funzione / servizio, ARTE e LUOGO con i suoi protagonisti, associazioni, università, accademie, artisti e studenti, persegue una relazione costruttiva, produce esperienze culturali, forme etiche/estetiche, e processi che generando arte da essa si rigenerano.
Il progetto è iniziato nel 2005, attualmente sta terminando la formazione di un corpo docente africano in Camerun, è in corso la convenzione con la L.A.B.A. Libera Accademia di Belle Arte di Brescia che permetterà agli studenti africani di conseguire un titolo italiano oltre a quello camerunense.
Queste attività e forme non sono soltanto strutture sociali ma si ipotizza possano debuttare come sculture antropologiche.
L’operazione ARTE e LUOGO viene veicolata attraverso conferenze dibattito nelle università, come evento espositivo nei luoghi dell’arte (installazioni, videoproiezioni, fotografia, performance) e laboratori didattici rivolti a studenti di varie fasce di età.
s.f.
Presentazione di Arte e Luogo nello Spazio Contemporanea
di Piero Cavellini
Un giorno di qualche anno fa Salvatore Falci, che oltre ad essere un artista con la vocazione di relazionarsi al mondo è un uomo curioso e per molti aspetti avventuroso, arrivò in Camerun in un villaggio non molto distante dalla Capitale dove è insediata una Missione che si occupa di educazione in senso lato. Fin qua nulla di diverso da quanto aveva già messo in cantiere in altre parti del mondo in cui per caso, per richiesta o per passione era capitato durante le peregrinazioni a cui si era dedicato negli anni della sua curiosità: Argentina, Australia……..ecc. Ma l’Africa era un “oggetto” talmente misterioso da fornirgli un cortocircuito esistenziale che pretendeva ben altre attenzioni ed approfondimenti di quanto non fosse accaduto altrove. Là il luogo era veramente altro da esigere sentimenti e sensazioni che solo la condizione dell’arte può produrre in modo così totalizzante. Arte e Luogo nasce in quel contesto e con quelle ambizioni, non del semplice viaggiatore od esploratore, ma dell’artista attivo nella retorica e nella maieutica com’è lui. Così pensa di dar voce alle sue esigenze ed a quelle di alcuni giovani del luogo ansiosi di confrontarsi con l’arte al di fuori di un contesto ancestrale, fondando una sorta di scuola che appare subito come non assuma la condizione di Istituto ma bensì di libera relazione. Ora le cose sembrano quasi essere scappate di mano al semplice esercizio di un magistero che va considerato alto proprio perché proviene dal basso come esigenza primaria dell’artista. Di questo i partecipanti, intendendone l’intensità, ne hanno sentito il valore utile a loro ed alle esigenze espressive che portano dentro. Che Arte e Luogo termini qui lo diranno gli eventi futuri, che necessiti di un’emancipazione può essere un’esigenza data dalla natura dell’oggi che non è disposta a progredire senza il fasto delle istituzioni. Fatto sta comunque che è importante la sua origine non venga messa da parte, per il benessere di chi ne fruisce ma soprattutto per la sua valenza artistica, non solo didattica. Nel frattempo ha avuto un moto naturale di espansione, le capacità dell’autore di coinvolgere hanno trovato qualche sintonia in più, ulteriori confronti, un sintomatico afflato alla partecipazione. Lo dimostra la mostra di presentazione di questo lavoro nello Spazio Contemporanea di Brescia dove accanto a Salvatore ha lavorato la voce attenta ed intelligente di Armida Gandini che in Arte e Luogo si era già coinvolta sul campo lo scorso anno. Le opere dei giovani aspiranti artisti camerunensi sono l’oggetto di questa presentazione e già in esse si vede quanto alle intenzioni siano seguiti i fatti concreti che coinvolgevano sia le esigenze personali che le contaminazioni inevitabili che si sono create, ma il soggetto vero è la situazione relazionale,la concretizzazione di una speranza con cui l’arte, o l’artista con le sue testarde passioni, fornisce una risposta alla complessità dell’oggi non isolandosi nel prodotto ma aprendosi alle infinite interconnessioni che può mettere in campo attraverso l’altro da sé. La speranza comprende anche il desiderio di crescita sia degli autori che dei fruitori che escluda ogni intenzione colonialista e faccia procedere le coscienze verso la propria condizione, la propria cultura, perché qualche contributo in più possano offrirlo al mondo e soprattutto al proprio Continente.
P.C.
7 novembre 2010
Paludetto di Capezzano monte
Nel tempo della raccolta delle olive.
Si ringrazia per la collaborazione il laboratorio fotografico PANPLAST di Colle Beato, Brescia.
27
novembre 2010
Arte e Luogo 2010
Dal 27 novembre al 18 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO KEN DAMY
Brescia, Corsetto Santa Agata, 22, (Brescia)
Brescia, Corsetto Santa Agata, 22, (Brescia)
Orario di apertura
venerdì e sabato 15.00 / 19.00
Vernissage
27 Novembre 2010, dalle ore 18.30 alle 23.00
Curatore