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Stefano Cerio – Winter Aquapark
La serie “Winter Aquapark” rappresenta l’evoluzione del lavoro di Stefano Cerio sul concetto di falso e di sintetico.I parchi sono fotografati in inverno quando il sentimento di irrealtà è amplificato dall’assenza assoluta dell’elemento umano.
Comunicato stampa
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La serie "Winter Aquapark" rappresenta l'evoluzione del lavoro di Stefano Cerio sul concetto di falso e di sintetico.I parchi sono fotografati in inverno quando il sentimento di irrealtà è amplificato dall'assenza assoluta dell'elemento umano. Questi luoghi sono tutti identici indipendentemente dalla loro collocazione geografica (dal nord al sud Italia) e appaiono assolutamente estranei alla realtà circostante. La mostra comprende anche un lavoro video ed audio realizzato durante la stagione estiva quando questi luoghi sono invasi da un rumore assordante che sovrapponendosi alla stampe fotografiche crea un senso si surreale estraneità.
“ Stefano Cerio si limita a una visione rigidamente obiettiva della realtà e la critica non risiede nella forma, ma nell’interpretazione del soggetto. Si distingue così da Martin Parr, il cui sguardo sulla società, privo di
compiacimento e talvolta addirittura cattivo, è sottolineato da luci e colori aggressivi. Quanto a Massimo Vitali, i cui lavori sulle spiagge italiane potrebbero essere accostati a quelli di Stefano Cerio, è l’estetica ad avere la meglio sulla visione critica, mediante una resa dei colori che s’impone come tratto stilistico In “Aqua Park” è la realtà a parlare. La fotografia non fa che suggerire l’assurdità, il carattere derisorio dei luoghi; così come lascia lo spettatore immaginare come quei parchi diventino in estate.” (Gabriel Bauret)
“ Nella desolazione del Villaggio Coppola o dei comuni vesuviani, raccontata dalle pagine crude e
appassionate di Roberto Saviano e dal cinema di Matteo Garrone, Cerio è andato a cercare non le immagini paradigmatiche dello squallore, della miseria sociale, ma quelle più sottilmente spaventose -perché indirette, apparentemente incongrue, eppure perfettamente eloquenti- del cattivo gusto, dell’ostentazione risarcitoria del superfluo a poco prezzo. Cartoline da un’Italia di plastica, luccicante e priva di peso, uguale ovunque, al sud come al nord, dove il kitsch straripa non solo negli stili di vita ma nella cultura, nei media, nella politica.”Cristiana Perrella)
"Aquapark" è anche un libro che riunisce 33 fotografie di Stefano Cerio pubblicato da l'editore Contrasto con testi di Gabriel Bauret e Cristiana Perrella.
Stefano Cerio vive e lavora tra Roma e Parigi. Inizia la carriera di fotografo a soli 18 anni collaborando con il settimanale L'Espresso. Dal 2001 il suo interesse si sposta progressivamente verso la fotografia di ricerca e i video ; mostre alla Galerie Italienne Parigi, al Diaframma di Milano, alla galleria Recalcati di Torino, al Lattuada Studio di Milano. Nel 2008 la regione Piemonte gli commissiona la grande installazione “La Giostra dei Souvenir” per la mostra “Le porte del Mediterraneo” a Rivoli. Nel 2009 la mostra “Sintetico Italiano” curata da Angela Tecce nella Certosa di Capri è la sintesi di anni di lavoro sul concetto di falso. La serie “Winter Aquapark” , oltre ad essere presente al MADRE nella collettiva sulla fotografia a Napoli, sarà oggetto a febbraio 2011 di una personale alla fondazione FORMA per la fotografia a Milano.
“ Stefano Cerio si limita a una visione rigidamente obiettiva della realtà e la critica non risiede nella forma, ma nell’interpretazione del soggetto. Si distingue così da Martin Parr, il cui sguardo sulla società, privo di
compiacimento e talvolta addirittura cattivo, è sottolineato da luci e colori aggressivi. Quanto a Massimo Vitali, i cui lavori sulle spiagge italiane potrebbero essere accostati a quelli di Stefano Cerio, è l’estetica ad avere la meglio sulla visione critica, mediante una resa dei colori che s’impone come tratto stilistico In “Aqua Park” è la realtà a parlare. La fotografia non fa che suggerire l’assurdità, il carattere derisorio dei luoghi; così come lascia lo spettatore immaginare come quei parchi diventino in estate.” (Gabriel Bauret)
“ Nella desolazione del Villaggio Coppola o dei comuni vesuviani, raccontata dalle pagine crude e
appassionate di Roberto Saviano e dal cinema di Matteo Garrone, Cerio è andato a cercare non le immagini paradigmatiche dello squallore, della miseria sociale, ma quelle più sottilmente spaventose -perché indirette, apparentemente incongrue, eppure perfettamente eloquenti- del cattivo gusto, dell’ostentazione risarcitoria del superfluo a poco prezzo. Cartoline da un’Italia di plastica, luccicante e priva di peso, uguale ovunque, al sud come al nord, dove il kitsch straripa non solo negli stili di vita ma nella cultura, nei media, nella politica.”Cristiana Perrella)
"Aquapark" è anche un libro che riunisce 33 fotografie di Stefano Cerio pubblicato da l'editore Contrasto con testi di Gabriel Bauret e Cristiana Perrella.
Stefano Cerio vive e lavora tra Roma e Parigi. Inizia la carriera di fotografo a soli 18 anni collaborando con il settimanale L'Espresso. Dal 2001 il suo interesse si sposta progressivamente verso la fotografia di ricerca e i video ; mostre alla Galerie Italienne Parigi, al Diaframma di Milano, alla galleria Recalcati di Torino, al Lattuada Studio di Milano. Nel 2008 la regione Piemonte gli commissiona la grande installazione “La Giostra dei Souvenir” per la mostra “Le porte del Mediterraneo” a Rivoli. Nel 2009 la mostra “Sintetico Italiano” curata da Angela Tecce nella Certosa di Capri è la sintesi di anni di lavoro sul concetto di falso. La serie “Winter Aquapark” , oltre ad essere presente al MADRE nella collettiva sulla fotografia a Napoli, sarà oggetto a febbraio 2011 di una personale alla fondazione FORMA per la fotografia a Milano.
09
dicembre 2010
Stefano Cerio – Winter Aquapark
Dal 09 dicembre 2010 al 04 febbraio 2011
fotografia
Location
CHANGING ROLE – MOVE OVER GALLERY
Napoli, Via Chiatamone, 26, (Napoli)
Napoli, Via Chiatamone, 26, (Napoli)
Orario di apertura
da Martedì a Domenica 11-18
Vernissage
9 Dicembre 2010, ore 19
Autore