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Guido Ballo – Poesia e critica
La giornata di studio vuole delineare e approfondire la figura e il contributo di Guido Ballo nella sua duplice veste di critico e di poeta attraverso gli interventi di studiosi e le testimonianze di artisti che lo hanno conosciuto e che con lui hanno condiviso parte del suo percorso.
Comunicato stampa
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“C’era un professore, a Brera, che gli studenti seguivano ovunque. C’era un professore, a Brera, che la storia dell’arte la insegnava sulle opere e che trasformava le parole dette in cattedra in lezione di vita.
[…] l’eredità intellettuale di Ballo, al di là dei volumi, dei saggi, delle mostre, è l’idea che insegnare voglia dire condurre i giovani sui terreni difficili della nuova ricerca artistica”.
Arturo Carlo Quintavalle, “Corriere della Sera”, Milano, 27 luglio 2010
A quattro mesi dalla sua scomparsa, l’Accademia di Belle Arti di Brera promuove una giornata di studi su Guido Ballo: scrittore, critico d’arte, poeta e per quarant’anni docente di Storia dell’Arte nella stessa Accademia.
Tra i più acuti narratori della vita culturale italiana e dell’arte degli anni Cinquanta e Sessanta, Ballo ha accompagnato la rinascita artistica della Milano del dopoguerra. È tra i primi a riconoscere e a sostenere il lavoro di Fontana, di Scanavino, di Arnaldo e Giò Pomodoro, di Baj, di Azuma, di Tadini, di Pozzati, di Aricò, di Novelli, Alik Cavaliere, Gianni Colombo e poi ancora, tra gli altri, Consagra, Dorazio, Turcato e Santomaso.
“Fontana era il suo artista prediletto: ne presentò le prime mostre e lo accompagnò lungamente, insieme a Manzoni, Castellani, Agnetti, che non a caso sul primo numero della loro rivista «Azimut», nel 1959, pubblicarono il suo testo Oltre la pittura, dedicato proprio a Fontana. […] La sua capacità di riconoscere ciò che davvero valeva nel nuovo era frutto della sua conoscenza delle avanguardie d’inizio Novecento, documentata da studi di valore.”
Ada Masoero, “Il Giornale dell'Arte”, Torino, settembre 2010
Guido Ballo nasce ad Adrano, alle falde dell’Etna, il 12 aprile 1914. Al ginnasio ha come professore d’italiano il poeta Vann’Antò. Dopo essersi laureato in Filosofia all’Università di Palermo, nel 1939 si trasferisce a Milano, dove nel 1946 sposa Risa Bianchi. A Milano per quarant’anni insegna Storia dell’Arte, prima al Liceo Artistico e poi all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove dirige, per lo stesso
periodo, l’Istituto di Storia dell’Arte. Ha insegnato anche all’Accademia Albertina e, come libero docente di Storia dell’Arte Contemporanea, all’Università di Torino.
Dopo il volume del 1964, in cui ricostruisce il percorso dell’arte italiana del Novecento, La linea dell’arte italiana dal futurismo alle opere moltiplicate, il libro in cui sintetizza il suo pensiero è Occhio critico, nei due volumi successivi del 1966 e del 1968. La sua militanza nella critica d’arte comincia nel 1949 sull’“Avanti!” e prosegue poi sul “Corriere della Sera”, oltre che su numerose riviste internazionali. Fondamentali restano i suoi studi su Boccioni, De Pisis, Fontana e sulle origini dell’astrattismo, che sfociano in pubblicazioni e mostre di successo, in particolare le grandi retrospettive curate a Palazzo Reale di Milano. Per cinque edizioni consecutive (dal 1960 al 1968) è tra i curatori della Biennale di Venezia, e lo sarà più volte anche nei decenni successivi. Nel 1960 fonda e dirige, con Roberto Sanesi e Luciano Cherchi, la rivista letteraria “Poesia e Critica”. Le sue opere, tradotte e pubblicate in diversi paesi – Francia, Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Messico, Romania, Svezia, Giappone ecc. –, lo rendono noto internazionalmente: è chiamato infatti da varie Università e da Istituti di Cultura per conferenze e dibattiti sulla poesia e sull’arte. L’impegno poetico ha rivestito grande importanza nella sua biografia fin dagli anni della giovinezza, in un costante rapporto con altri poeti e critici. Se ne ha riscontro dalla prima raccolta, Delitto e Annunciazione, pubblicata da Schwarz, Milano, nel 1954, fino al volume che comprende gran parte della sua produzione, Il muro ha un suono. Poesie 1940-1990, Scheiwiller, Milano 1994. Guido Ballo muore a Milano il 26 luglio del 2010.
La giornata di studio vuole delineare e approfondire la figura e il contributo di Guido Ballo nella sua duplice veste di critico e di poeta attraverso gli interventi di studiosi e le testimonianze di artisti che lo hanno conosciuto e che con lui hanno condiviso parte del suo percorso. Tra le 10.30 e le 18.30, dopo un saluto introduttivo del Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera Gastone Mariani interverranno, Arturo Schwarz, Carlo Bertelli, Stefano Agosti, Kengiro Azuma, Emilio Isgrò, Piero Quaglino, Concetto Pozzati, Fernando De Filippi, Claudio Cerritelli, Lorella Giudici, Dario Trento, Gianni Gallinaro, Pietro Coletta, Grazia Varisco, Fausta Squatriti e Mauro Staccioli.
Oltre alle testimonianze, sono previste le proiezioni del documentario Origini dell’astrattismo, realizzato da Anna Zanoli nel 1980 in occasione della omonima mostra curata da Guido Ballo a Palazzo Reale di Milano e del video Guido Ballo. Poesie, realizzato nel 2003 da Francesco Ballo e Marina Ballo Charmet.
Moderatori: Raffaella Pulejo e Piero Quaglino
[…] l’eredità intellettuale di Ballo, al di là dei volumi, dei saggi, delle mostre, è l’idea che insegnare voglia dire condurre i giovani sui terreni difficili della nuova ricerca artistica”.
Arturo Carlo Quintavalle, “Corriere della Sera”, Milano, 27 luglio 2010
A quattro mesi dalla sua scomparsa, l’Accademia di Belle Arti di Brera promuove una giornata di studi su Guido Ballo: scrittore, critico d’arte, poeta e per quarant’anni docente di Storia dell’Arte nella stessa Accademia.
Tra i più acuti narratori della vita culturale italiana e dell’arte degli anni Cinquanta e Sessanta, Ballo ha accompagnato la rinascita artistica della Milano del dopoguerra. È tra i primi a riconoscere e a sostenere il lavoro di Fontana, di Scanavino, di Arnaldo e Giò Pomodoro, di Baj, di Azuma, di Tadini, di Pozzati, di Aricò, di Novelli, Alik Cavaliere, Gianni Colombo e poi ancora, tra gli altri, Consagra, Dorazio, Turcato e Santomaso.
“Fontana era il suo artista prediletto: ne presentò le prime mostre e lo accompagnò lungamente, insieme a Manzoni, Castellani, Agnetti, che non a caso sul primo numero della loro rivista «Azimut», nel 1959, pubblicarono il suo testo Oltre la pittura, dedicato proprio a Fontana. […] La sua capacità di riconoscere ciò che davvero valeva nel nuovo era frutto della sua conoscenza delle avanguardie d’inizio Novecento, documentata da studi di valore.”
Ada Masoero, “Il Giornale dell'Arte”, Torino, settembre 2010
Guido Ballo nasce ad Adrano, alle falde dell’Etna, il 12 aprile 1914. Al ginnasio ha come professore d’italiano il poeta Vann’Antò. Dopo essersi laureato in Filosofia all’Università di Palermo, nel 1939 si trasferisce a Milano, dove nel 1946 sposa Risa Bianchi. A Milano per quarant’anni insegna Storia dell’Arte, prima al Liceo Artistico e poi all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove dirige, per lo stesso
periodo, l’Istituto di Storia dell’Arte. Ha insegnato anche all’Accademia Albertina e, come libero docente di Storia dell’Arte Contemporanea, all’Università di Torino.
Dopo il volume del 1964, in cui ricostruisce il percorso dell’arte italiana del Novecento, La linea dell’arte italiana dal futurismo alle opere moltiplicate, il libro in cui sintetizza il suo pensiero è Occhio critico, nei due volumi successivi del 1966 e del 1968. La sua militanza nella critica d’arte comincia nel 1949 sull’“Avanti!” e prosegue poi sul “Corriere della Sera”, oltre che su numerose riviste internazionali. Fondamentali restano i suoi studi su Boccioni, De Pisis, Fontana e sulle origini dell’astrattismo, che sfociano in pubblicazioni e mostre di successo, in particolare le grandi retrospettive curate a Palazzo Reale di Milano. Per cinque edizioni consecutive (dal 1960 al 1968) è tra i curatori della Biennale di Venezia, e lo sarà più volte anche nei decenni successivi. Nel 1960 fonda e dirige, con Roberto Sanesi e Luciano Cherchi, la rivista letteraria “Poesia e Critica”. Le sue opere, tradotte e pubblicate in diversi paesi – Francia, Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Messico, Romania, Svezia, Giappone ecc. –, lo rendono noto internazionalmente: è chiamato infatti da varie Università e da Istituti di Cultura per conferenze e dibattiti sulla poesia e sull’arte. L’impegno poetico ha rivestito grande importanza nella sua biografia fin dagli anni della giovinezza, in un costante rapporto con altri poeti e critici. Se ne ha riscontro dalla prima raccolta, Delitto e Annunciazione, pubblicata da Schwarz, Milano, nel 1954, fino al volume che comprende gran parte della sua produzione, Il muro ha un suono. Poesie 1940-1990, Scheiwiller, Milano 1994. Guido Ballo muore a Milano il 26 luglio del 2010.
La giornata di studio vuole delineare e approfondire la figura e il contributo di Guido Ballo nella sua duplice veste di critico e di poeta attraverso gli interventi di studiosi e le testimonianze di artisti che lo hanno conosciuto e che con lui hanno condiviso parte del suo percorso. Tra le 10.30 e le 18.30, dopo un saluto introduttivo del Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera Gastone Mariani interverranno, Arturo Schwarz, Carlo Bertelli, Stefano Agosti, Kengiro Azuma, Emilio Isgrò, Piero Quaglino, Concetto Pozzati, Fernando De Filippi, Claudio Cerritelli, Lorella Giudici, Dario Trento, Gianni Gallinaro, Pietro Coletta, Grazia Varisco, Fausta Squatriti e Mauro Staccioli.
Oltre alle testimonianze, sono previste le proiezioni del documentario Origini dell’astrattismo, realizzato da Anna Zanoli nel 1980 in occasione della omonima mostra curata da Guido Ballo a Palazzo Reale di Milano e del video Guido Ballo. Poesie, realizzato nel 2003 da Francesco Ballo e Marina Ballo Charmet.
Moderatori: Raffaella Pulejo e Piero Quaglino
25
novembre 2010
Guido Ballo – Poesia e critica
25 novembre 2010
incontro - conferenza
serata - evento
serata - evento
Location
ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI BRERA
Milano, Via Brera, 28, (Milano)
Milano, Via Brera, 28, (Milano)
Vernissage
25 Novembre 2010, ore 10.30/13.00 – 14.30/18.30
Ufficio stampa
IRMA BIANCHI
Autore
Curatore