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Roberto Piaia – L’Essenza al Femminile
Piaia artista eclettico, in continua evoluzione, che si muove con disinvoltura tra l’astratto, il surreale e l’iperrealismo ci racconta il mondo attraverso le sue donne che rappresenta come dee greche, sciolte figure rinascimentali ma anche donne attuali dalla prorompente sensualità. L’essenza al femminile è custode di una bellezza di “dostoevskijana” memoria, la bellezza che, forse, salverà il mondo.
Comunicato stampa
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“.....hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli, nuda sei enorme e gialla come l’estate in una chiesa d’oro....” Pablo Neruda
Dal 20 novembre al 31 dicembre Roberto Piaia sarà presente alla Palazzina della Promotrice delle Belle Arti con una corposa antologica dal titolo L’ESSENZA AL FEMMINILE, più di 160 opere tra olii, disegni e sculture. Mai titolo fu più azzeccato, infatti ciò che trasuda da ogni lavoro di Piaia è una femminilità che interpreta il mondo e le emozioni, uno sguardo che spazia dalla storia all’attualità, che rilegge i classici e la religione, uno sguardo di vita.
Piaia è un artista eclettico, in continua evoluzione, che si muove con disinvoltura tra l’astratto, il surreale e l’iperralismo; per cercare di “spiegare” la propria cangiante espressione artistica ha addirittura coniato il termine Assurfivo, ove AS sta per Astratto, SUR per Surreale, FIVO per Figurativo. È un pittore che si stacca nettamente dai tempi odierni, dominati dalla fretta di risultati veloci ma spesso effimeri. E’ sua abitudine dipingere “come una volta…” . Piaia ha elaborato alcune sue tele anche per anni, fino ad averne un archetipo chiaro e netto nella mente e solo a tal punto è passato all’esecuzione: dallo schizzo a matita fino a lavorare l’olio, sfumandone i colori direttamente sulla tela.
La maestria espressiva dell’autore è anche il frutto della sua più che decennale esperienza di restauro di opere antiche, sicura scuola di conoscenza delle tecniche più raffinate nonché di certosina pazienza. Proprio da questi suoi trascorsi derivano gli innumerevoli e minuziosi particolari che arricchiscono molte delle sue opere, richiamando la pittura degli artisti Fiamminghi. Vetri, stoffe, oggetti e volti rappresentati con precisione iperrealista e talvolta sconvolgente sono l’effetto della profondità del dipinto, creata dai colpi di colore in chiaroscuro. Si generano così precise sensazioni come l’impressione di poter “prendere” con mano il bicchiere dalla tela o che sia vera la stoffa per l’incredibile realismo dei suoi volumi, mentre spesso gli occhi dei ritratti paiono prender vita e seguono l’osservatore da qualsiasi angolazione.
La mostra si apre con un inedito autoritratto: composto da 45 donne-modelle, il viso di Piaia diviene, con le parole del curatore Angelo Mistrangelo, “…un mosaico di sensazioni, di sottili volumi, di una mappa che sottolinea la misura pittorica dell’artista trevigiano. Il suo studio appare come un luogo della memoria, di indagine sul “femminile”, di una straordinaria stagione che va dal dinamismo del futurismo boccioniano, alla Pop Art di Andy Warhol, in una sorta di narrazione coinvolgente e trasparente, nitida e permeata dalla luce atmosferica che percorre realistici profili.”
E i corpi di donna interpretano tutti i temi cari a Piaia, con un dichiarato intento esibizionista, le modelle operano una “drammatizzazione” del gesto, che caratterizza tutte serie pittoriche: dal Ciclo dei 12 mesi, agli Interni, dai 7 Peccati Capitali, a Dante al femminile.
L’artista si muove in un mondo abitato da sole donne, figure femminili che padroneggiano la luce e i colori, figure perfette dalle proporzioni antiche che esaltano però un’iconografia non immune dalle suggestioni della fotografia e della grafica pubblicitaria, senza trascurare le immagini internet e i frames da video.
L’essenza femminile di Piaia è il sunto di ciò che di meglio i secoli hanno prodotto: le sue donne sono dee greche, sono sciolte figure rinascimentali ed eroine romantiche ma anche donne attuali dalla prorompente fisicità e sensualità. Sono custodi di una bellezza di “dostoevskiana” memoria, la bellezza che, forse, salverà il mondo.
Catalogo Giorgio Mondadori Editore
Dal 20 novembre al 31 dicembre Roberto Piaia sarà presente alla Palazzina della Promotrice delle Belle Arti con una corposa antologica dal titolo L’ESSENZA AL FEMMINILE, più di 160 opere tra olii, disegni e sculture. Mai titolo fu più azzeccato, infatti ciò che trasuda da ogni lavoro di Piaia è una femminilità che interpreta il mondo e le emozioni, uno sguardo che spazia dalla storia all’attualità, che rilegge i classici e la religione, uno sguardo di vita.
Piaia è un artista eclettico, in continua evoluzione, che si muove con disinvoltura tra l’astratto, il surreale e l’iperralismo; per cercare di “spiegare” la propria cangiante espressione artistica ha addirittura coniato il termine Assurfivo, ove AS sta per Astratto, SUR per Surreale, FIVO per Figurativo. È un pittore che si stacca nettamente dai tempi odierni, dominati dalla fretta di risultati veloci ma spesso effimeri. E’ sua abitudine dipingere “come una volta…” . Piaia ha elaborato alcune sue tele anche per anni, fino ad averne un archetipo chiaro e netto nella mente e solo a tal punto è passato all’esecuzione: dallo schizzo a matita fino a lavorare l’olio, sfumandone i colori direttamente sulla tela.
La maestria espressiva dell’autore è anche il frutto della sua più che decennale esperienza di restauro di opere antiche, sicura scuola di conoscenza delle tecniche più raffinate nonché di certosina pazienza. Proprio da questi suoi trascorsi derivano gli innumerevoli e minuziosi particolari che arricchiscono molte delle sue opere, richiamando la pittura degli artisti Fiamminghi. Vetri, stoffe, oggetti e volti rappresentati con precisione iperrealista e talvolta sconvolgente sono l’effetto della profondità del dipinto, creata dai colpi di colore in chiaroscuro. Si generano così precise sensazioni come l’impressione di poter “prendere” con mano il bicchiere dalla tela o che sia vera la stoffa per l’incredibile realismo dei suoi volumi, mentre spesso gli occhi dei ritratti paiono prender vita e seguono l’osservatore da qualsiasi angolazione.
La mostra si apre con un inedito autoritratto: composto da 45 donne-modelle, il viso di Piaia diviene, con le parole del curatore Angelo Mistrangelo, “…un mosaico di sensazioni, di sottili volumi, di una mappa che sottolinea la misura pittorica dell’artista trevigiano. Il suo studio appare come un luogo della memoria, di indagine sul “femminile”, di una straordinaria stagione che va dal dinamismo del futurismo boccioniano, alla Pop Art di Andy Warhol, in una sorta di narrazione coinvolgente e trasparente, nitida e permeata dalla luce atmosferica che percorre realistici profili.”
E i corpi di donna interpretano tutti i temi cari a Piaia, con un dichiarato intento esibizionista, le modelle operano una “drammatizzazione” del gesto, che caratterizza tutte serie pittoriche: dal Ciclo dei 12 mesi, agli Interni, dai 7 Peccati Capitali, a Dante al femminile.
L’artista si muove in un mondo abitato da sole donne, figure femminili che padroneggiano la luce e i colori, figure perfette dalle proporzioni antiche che esaltano però un’iconografia non immune dalle suggestioni della fotografia e della grafica pubblicitaria, senza trascurare le immagini internet e i frames da video.
L’essenza femminile di Piaia è il sunto di ciò che di meglio i secoli hanno prodotto: le sue donne sono dee greche, sono sciolte figure rinascimentali ed eroine romantiche ma anche donne attuali dalla prorompente fisicità e sensualità. Sono custodi di una bellezza di “dostoevskiana” memoria, la bellezza che, forse, salverà il mondo.
Catalogo Giorgio Mondadori Editore
19
novembre 2010
Roberto Piaia – L’Essenza al Femminile
Dal 19 novembre 2010 al 16 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLA PROMOTRICE DELLE BELLE ARTI
Torino, Viale Diego Balsamo Crivelli, 11, (Torino)
Torino, Viale Diego Balsamo Crivelli, 11, (Torino)
Orario di apertura
tutti i giorni 10.00-12.30 e 16.00-19.30
festivi 10.00-12.00 lunedì chiuso
Vernissage
19 Novembre 2010, ore 18.30
Editore
MONDADORI
Ufficio stampa
EMANUELA BERNASCONE
Autore