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Archivi affettivi. Affective archives
Archivi affettivi / Affective archives è un convegno di studi internazionale e al tempo stesso un evento artistico, che propone un approccio innovativo alla formula tradizionale del convegno di studi accademico. È il progetto vincitore del bando internazionale “Regional research cluster” promosso dall’Associazione Performance Studies international
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Archivi affettivi / Affective archives è un convegno di studi internazionale e al tempo stesso un evento artistico, che propone un approccio innovativo alla formula tradizionale del convegno di studi accademico. È il progetto vincitore del bando internazionale “Regional research cluster” promosso dall’Associazione Performance Studies international*
Archivi affettivi / Affective archives apre all’interazione tra artisti e studiosi sperimentando una formula di dialogo fondata su interrogativi comuni: come trasmettere e comunicare la forma e l’emozione dell’incontro con l’opera d’arte? In che termini è possibile concepire, costruire, mettere in atto un ‘archivio affettivo’? A partire da queste domande gli artisti Claudia Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio, Massimo Bartolini, Cesare Pietroiusti e Lois Weaver hanno ideato una cornice performativa per caratterizzare in modo unico e memorabile ciascuna delle 4 sessioni, distribuite in 2 giornate di conferenze e in diversi luoghi di Vercelli, dalla Cripta di Sant’Andrea (Facoltà di Lettere e Filosofia) al Salone Dugentesco alla Piscina ENAL (edificio storico degli anni Trenta).
Archivi affettivi / Affective archives è il primo evento PSi ad essere ospitato in Italia e vede la partecipazione di 16 studiosi e 4 artisti provenienti da Stati Uniti, Olanda, Croazia, Inghilterra, Galles, Lituania, Serbia e Italia.
Infine, in collaborazione col Festival Prospettiva 2 del Teatro Stabile di Torino, sabato 13 novembre si terrà presso la sala conferenze del Teatro Gobetti l’incontro “Essere-con. Pratiche e politiche della creazione condivisa”, una tavola rotonda per ripensare il lavoro di gruppo come pratica ibrida, attuale e urgente in campo artistico, politico, scientifico, interdisciplinare.
*PSi è un’associazione fondata nel 1997 per promuovere la comunicazione e lo scambio tra studiosi e artisti che lavorano nel campo della performance. Raccoglie membri provenienti da 48 paesi.
Vercelli / Torino, 11.11-13.11 2010
PROGRAMMA
Giovedì 11. 11, Vercelli
9.00: Apertura dei lavori
Facoltà di Lettere e Filosofia, Cripta di Sant’Andrea
via G. Ferraris 116, Vercelli
Introducono
I curatori del convegno: Prof. Marco Pustianaz, Dott. Giulia Palladini, Dott. Annalisa Sacchi
Il presidente del Comitato internazionale di PSi: Marin Blažević
10.00-13.00:
sessione 1:
L’insegnamento dell’arte in relazione al passare e ai passanti
curata da Claudia Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio
Partecipano
Marin Blažević (Università di Zagabria, Croazia)
Maaike Bleeker (Università di Utrecht, Olanda)
Viviana Gravano (Accademia di Belle Arti di Brera, Milano)
Rebecca Schneider (Brown University, USA)
13.00-15.00: Pausa pranzo
15.00-18.00
Facoltà di Lettere e Filosofia, Cripta di Sant’Andrea
via G. Ferraris 116, Vercelli
sessione 2:
Partecipare e dimenticare
curata da Cesare Pietroiusti
Partecipano
Fabrizio Deriu (Università di Teramo)
Aleksandra Jovičević (Università “La Sapienza”, Roma)
Joe Kelleher (Roehampton University, London, UK)
Annalisa Sacchi (Università di Bologna)
+
i dimenticanti
Cesare Pietroiusti
!
Venerdì 12.11, Vercelli
9.00-13.00:
Piscina comunale ENAL
piazza Cesare Battisti, Vercelli
sessione 3:
Le voci umane
curata da Massimo Bartolini
Partecipano
Marco Pustianaz (Università del Piemonte Orientale, Vercelli)
Alan Read (King’s College University, London, UK)
Valentina Valentini (Università “La Sapienza”, Roma)
Alessandra Violi (Università di Bergamo)
13.00-15.00: Pausa pranzo
15.00-18.00
Salone Dugentesco,
via G. Ferraris, Vercelli
sessione 4:
Il gioco
curata da Lois Weaver
Partecipano
Susanne Franco (Università di Salerno)
Giulia Palladini (Università di Pisa)
Heike Roms (University of Aberystwith, UK)
Jurgita Staniškytė (Vytautas Magnus University, Vilnius, Lituania)
Sabato 13.11, Torino
11.00-13.00
Sala conferenze del Teatro Gobetti, via Rossini 8, Torino
Forum: "Essere-con: pratiche e politiche di creazione condivisa”
!!!!!! !! !!!! !
!
!
ESSERE-CON: PRATICHE E POLITICHE DI CREAZIONE CONDIVISA
un incontro per ripensare il lavoro di gruppo
Nell’ambito della conferenza Archivi affettivi / Affective archives è previsto un appuntamento aperto a
gruppi che lavorano nel campo della danza, del teatro, della performance, della curatela, della ricerca, e
inteso a discutere le pratiche, le politiche e le potenzialità della creazione collettiva oggi.
CHIAMATA
A partire dagli anni 60 la scena teatrale ha elaborato strategie e pratiche per mettere in crisi il paradigma
della creazione singolare, dell'autorialità individuale, della gerarchia artistica. Le esperienze del teatro di
gruppo hanno segnato il ritmo di una politica del lavoro condivisa, diffusa, partecipativa che ha via via
influenzato e modificato l'assetto stesso anche di quelle esperienze che al teatro si riferivano come termine
di un confronto critico e storico (con la fioritura delle riviste o con i gruppi di ricerca come quello animato da
Ludovico Zorzi a Venezia) o come oggetto di una pratica curatoriale (i Festival indipendenti, da
Santarcangelo in poi, le attività di decentramento e animazione proposte, tra gli altri, da Giuseppe Bartolucci
etc). L'onda lunga di queste esperienze corre come colonna spinale delle manifestazioni della
sperimentazione scenica, critica e organizzativa nel panorama della ricerca contemporanea.
All'interno dell'evento Archivi affettivi / Affective archives, e in collaborazione con il festival Prospettiva,
vogliamo invitarti a prendere parte a un incontro aperto a diverse realtà che includono le pratiche della
collaborazione nella loro operatività creativa. L'incontro è pensato come un evento aperto in cui i gruppi
invitati sono chiamati a rispondere, intervenendo liberamente e senza un ordine stabilito, alle domande che di
seguito elenchiamo:
1) In che termini collaborare significa partecipare a un’intelligenza collettiva?
2) Ha senso riferirsi all’idea di comunità, oggi? È possibile portare avanti un ‘lavoro in comune’ che non sia
immediatamente riconducibile all’idea di comunità? In che termini è possibile ripensare la comunità come
habitat della creazione artistica o intellettuale, fuori dalla sua stessa retorica?
3) Lavorare insieme vuole dire anche mettere in discussione l’idea di una proprietà privata del pensiero; la
stessa attribuzione di valore presuppone una soggettività (autorialità) che la creazione condivisa va a
intaccare nei suoi fondamenti economici e concettuali. Ritieni che questo possa essere un punto
politicamente rilevante in termini di prassi e riflessione culturale?
4) I processi di creazione condivisa spesso implicano un coinvolgimento fuori dal tempo del lavoro
remunerato, richiedendo, da parte dei partecipanti, un vero e proprio lavoro affettivo. In che misura tale
lavoro affettivo eccede la pratica e costituisce un’esplicita scelta politica, la scelta di privilegiare
l’investimento nei confronti dell’habitat piuttosto che la firma individuale?
I gruppi che prenderanno parte all'incontro avranno la possibilità di presentare il proprio lavoro, mostrando
una serie di materiali prodotti nel corso degli anni o inerenti ai propri progetti imminenti. Sarà presente uno
spazio in cui gli oggetti potranno essere posizionati e visionati dal pubblico durante l’incontro.
! !!!!!! !! !!!! !
Archivi affettivi / Affective archives apre all’interazione tra artisti e studiosi sperimentando una formula di dialogo fondata su interrogativi comuni: come trasmettere e comunicare la forma e l’emozione dell’incontro con l’opera d’arte? In che termini è possibile concepire, costruire, mettere in atto un ‘archivio affettivo’? A partire da queste domande gli artisti Claudia Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio, Massimo Bartolini, Cesare Pietroiusti e Lois Weaver hanno ideato una cornice performativa per caratterizzare in modo unico e memorabile ciascuna delle 4 sessioni, distribuite in 2 giornate di conferenze e in diversi luoghi di Vercelli, dalla Cripta di Sant’Andrea (Facoltà di Lettere e Filosofia) al Salone Dugentesco alla Piscina ENAL (edificio storico degli anni Trenta).
Archivi affettivi / Affective archives è il primo evento PSi ad essere ospitato in Italia e vede la partecipazione di 16 studiosi e 4 artisti provenienti da Stati Uniti, Olanda, Croazia, Inghilterra, Galles, Lituania, Serbia e Italia.
Infine, in collaborazione col Festival Prospettiva 2 del Teatro Stabile di Torino, sabato 13 novembre si terrà presso la sala conferenze del Teatro Gobetti l’incontro “Essere-con. Pratiche e politiche della creazione condivisa”, una tavola rotonda per ripensare il lavoro di gruppo come pratica ibrida, attuale e urgente in campo artistico, politico, scientifico, interdisciplinare.
*PSi è un’associazione fondata nel 1997 per promuovere la comunicazione e lo scambio tra studiosi e artisti che lavorano nel campo della performance. Raccoglie membri provenienti da 48 paesi.
Vercelli / Torino, 11.11-13.11 2010
PROGRAMMA
Giovedì 11. 11, Vercelli
9.00: Apertura dei lavori
Facoltà di Lettere e Filosofia, Cripta di Sant’Andrea
via G. Ferraris 116, Vercelli
Introducono
I curatori del convegno: Prof. Marco Pustianaz, Dott. Giulia Palladini, Dott. Annalisa Sacchi
Il presidente del Comitato internazionale di PSi: Marin Blažević
10.00-13.00:
sessione 1:
L’insegnamento dell’arte in relazione al passare e ai passanti
curata da Claudia Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio
Partecipano
Marin Blažević (Università di Zagabria, Croazia)
Maaike Bleeker (Università di Utrecht, Olanda)
Viviana Gravano (Accademia di Belle Arti di Brera, Milano)
Rebecca Schneider (Brown University, USA)
13.00-15.00: Pausa pranzo
15.00-18.00
Facoltà di Lettere e Filosofia, Cripta di Sant’Andrea
via G. Ferraris 116, Vercelli
sessione 2:
Partecipare e dimenticare
curata da Cesare Pietroiusti
Partecipano
Fabrizio Deriu (Università di Teramo)
Aleksandra Jovičević (Università “La Sapienza”, Roma)
Joe Kelleher (Roehampton University, London, UK)
Annalisa Sacchi (Università di Bologna)
+
i dimenticanti
Cesare Pietroiusti
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Venerdì 12.11, Vercelli
9.00-13.00:
Piscina comunale ENAL
piazza Cesare Battisti, Vercelli
sessione 3:
Le voci umane
curata da Massimo Bartolini
Partecipano
Marco Pustianaz (Università del Piemonte Orientale, Vercelli)
Alan Read (King’s College University, London, UK)
Valentina Valentini (Università “La Sapienza”, Roma)
Alessandra Violi (Università di Bergamo)
13.00-15.00: Pausa pranzo
15.00-18.00
Salone Dugentesco,
via G. Ferraris, Vercelli
sessione 4:
Il gioco
curata da Lois Weaver
Partecipano
Susanne Franco (Università di Salerno)
Giulia Palladini (Università di Pisa)
Heike Roms (University of Aberystwith, UK)
Jurgita Staniškytė (Vytautas Magnus University, Vilnius, Lituania)
Sabato 13.11, Torino
11.00-13.00
Sala conferenze del Teatro Gobetti, via Rossini 8, Torino
Forum: "Essere-con: pratiche e politiche di creazione condivisa”
!!!!!! !! !!!! !
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ESSERE-CON: PRATICHE E POLITICHE DI CREAZIONE CONDIVISA
un incontro per ripensare il lavoro di gruppo
Nell’ambito della conferenza Archivi affettivi / Affective archives è previsto un appuntamento aperto a
gruppi che lavorano nel campo della danza, del teatro, della performance, della curatela, della ricerca, e
inteso a discutere le pratiche, le politiche e le potenzialità della creazione collettiva oggi.
CHIAMATA
A partire dagli anni 60 la scena teatrale ha elaborato strategie e pratiche per mettere in crisi il paradigma
della creazione singolare, dell'autorialità individuale, della gerarchia artistica. Le esperienze del teatro di
gruppo hanno segnato il ritmo di una politica del lavoro condivisa, diffusa, partecipativa che ha via via
influenzato e modificato l'assetto stesso anche di quelle esperienze che al teatro si riferivano come termine
di un confronto critico e storico (con la fioritura delle riviste o con i gruppi di ricerca come quello animato da
Ludovico Zorzi a Venezia) o come oggetto di una pratica curatoriale (i Festival indipendenti, da
Santarcangelo in poi, le attività di decentramento e animazione proposte, tra gli altri, da Giuseppe Bartolucci
etc). L'onda lunga di queste esperienze corre come colonna spinale delle manifestazioni della
sperimentazione scenica, critica e organizzativa nel panorama della ricerca contemporanea.
All'interno dell'evento Archivi affettivi / Affective archives, e in collaborazione con il festival Prospettiva,
vogliamo invitarti a prendere parte a un incontro aperto a diverse realtà che includono le pratiche della
collaborazione nella loro operatività creativa. L'incontro è pensato come un evento aperto in cui i gruppi
invitati sono chiamati a rispondere, intervenendo liberamente e senza un ordine stabilito, alle domande che di
seguito elenchiamo:
1) In che termini collaborare significa partecipare a un’intelligenza collettiva?
2) Ha senso riferirsi all’idea di comunità, oggi? È possibile portare avanti un ‘lavoro in comune’ che non sia
immediatamente riconducibile all’idea di comunità? In che termini è possibile ripensare la comunità come
habitat della creazione artistica o intellettuale, fuori dalla sua stessa retorica?
3) Lavorare insieme vuole dire anche mettere in discussione l’idea di una proprietà privata del pensiero; la
stessa attribuzione di valore presuppone una soggettività (autorialità) che la creazione condivisa va a
intaccare nei suoi fondamenti economici e concettuali. Ritieni che questo possa essere un punto
politicamente rilevante in termini di prassi e riflessione culturale?
4) I processi di creazione condivisa spesso implicano un coinvolgimento fuori dal tempo del lavoro
remunerato, richiedendo, da parte dei partecipanti, un vero e proprio lavoro affettivo. In che misura tale
lavoro affettivo eccede la pratica e costituisce un’esplicita scelta politica, la scelta di privilegiare
l’investimento nei confronti dell’habitat piuttosto che la firma individuale?
I gruppi che prenderanno parte all'incontro avranno la possibilità di presentare il proprio lavoro, mostrando
una serie di materiali prodotti nel corso degli anni o inerenti ai propri progetti imminenti. Sarà presente uno
spazio in cui gli oggetti potranno essere posizionati e visionati dal pubblico durante l’incontro.
! !!!!!! !! !!!! !
11
novembre 2010
Archivi affettivi. Affective archives
Dall'undici al 13 novembre 2010
performance - happening
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA
Vercelli, Via Galileo Ferraris, 116, (Vercelli)
Vercelli, Via Galileo Ferraris, 116, (Vercelli)
Vernissage
11 Novembre 2010, ore 9.30
Sito web
www.lett.unipmn.it/affective
Autore
Curatore