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Rashid Johnson – 25 days after October / Yotta Paintings
In mostra uno degli artisti americani più interessanti dell’ultima generazione realizzerà una nuova serie di sculture e lavori su specchio ispirati agli scrittori William Faulkner, Bertrand Russell e William Edward Burghardt Du Bois. A fianco della personale inaugura anche Yotta Paintings, una mostra collettiva che presenta grandi tele di autori storici della galleria
Comunicato stampa
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Il 25 novembre la Galleria Massimo De Carlo inaugura 25 days after October la prima mostra personale di
Rashid Johnson negli spazi di via Ventura 5 a Milano. Uno degli artisti americani più interessanti
dell’ultima generazione realizzerà una nuova serie di sculture e lavori su specchio ispirati agli scrittori e
intellettuali William Faulkner, Bertrand Russell e William Edward Burghardt Du Bois.
Attraverso i suoi lavori, che spaziano dalla fotografia, alla scultura e al video, Rashid Johnson si
interroga sulla propria identità, culturale e razziale. Ispirato dalla cultura afroamericana, dalla
letteratura, dalla storia dell’arte, dal misticismo come dalla cosmologia, l’artista utilizza differenti
materiali, come cera, legno, specchi e ceramica, e oggetti di tutti i giorni, come libri, cd, videocassette e
piante in maniera puramente utilitaristica: li svuota del loro significato primordiale per dare origine ad
un nuovo linguaggio, di cui l’artista è l’unico autore.
Nato a Chicago nel 1977, l’artista è stato spesso inserito nel movimento chiamato post-black art. Le sue
opere sono presenti nelle collezioni di Don e Mera Rubell, del Museum of Contemporary Art di
Chicago, del Whitney Museum of American Art di New York e del Brooklyn Art Museum. Fra le sue
mostre personali più recenti Smoke and Mirrors presso lo Sculpture Center di Long Island City (2009),
The Dead Lecturer: Laboratory, Dojo, and Performance Space presso la Power House di Memphis (2009),
Sharpening My Oyster Knife alla Kunstmuseum Magdeburg (2008). Fra le collettive: nel 2010 Hope! A
contemporary art exhibition presso il Palais des Arts et du Festival di Dinard; From Then to Now:
Masterworks of African American Art presso il MOCA di Cleveland; Selected Works from the MCA
Collection: Focus on UBS 12x12 al Museum of Contemporary Art di Chicago; nel 2009 Beg, Borrow and
Steal presso la Rubell Family Collection di Miami.
Yotta Paintings
Una collettiva di grandi tele
25 novembre 2010, Galleria Massimo De Carlo via Ventura 5, Milano
Il 25 novembre la Galleria Massimo De Carlo inaugura Yotta Paintings, una mostra collettiva che unisce
artisti storici della galleria, come John Armleder, Olivier Mosset, Josh Smith e Jim Shaw, con i giovani
Dan Colen, Nate Lowman e Aaron Young. Tutte le opere in mostra sono quadri, realizzati per questa
occasione, e scelti per le loro grandi dimensioni (Yotta è il prefisso utilizzato per esprimere un milione
di miliardi di miliardi. Attualmente è il più elevato dei prefissi del Sistema Internazionale di unità di
misura).
John Armleder, nato a Ginevra nel 1948, ha esposto nei più importanti musei d'arte contemporanea internazionali tra
cui l'Institute of Contemporary Art di Boston e di Philadelfia, la Kunsthalle di Zurigo, il Consortium di Digione, il
Museum of Contemporary Art di Sydney, il MoMA di New York e il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris. Tra le
mostre personali più recenti quella al MAMCO - Musée d'Art Moderne et Contemporain di Ginevra nel 2007, al
Kunstverein di Hannover e alla Tate Liverpool nel 2006.
Dan Colen nato nel 1979 a Leonia, nel New Jersey (USA). Vive e lavora a New York. Le sue opere sono state acquisite
dal Whitney Museum of Contemporary Art di New York, dalla Saatchi Gallery di Londra e dall'Astrup Fearnley
Museum of Modern Art di Oslo. Ha partecipato a numerose mostre collettive come la Whitney Biennial del 2006,
USA Today alla Royal Academy di Londra, Defamation of Character presso il PS1 Contemporary Art Center di New
York e Fantastic Politics al National Museum of Art, Architecture and Design di Oslo.
Nate Lowman, nato a Las Vegas nel 1979, vive e lavora a New York. Ha preso parte a numerosissime mostre in tutto
il mondo, e solo in quest’ultimo anno ha esposto all’interno delle mostre Mapping the Studio presso Punta Della
Dogana/Palazzo Grassi, Venezia; Skin Fruit: Selection from the Dakis Jounnou Collection al New Museum di New
York; Haunted: Contemporary Photography/Video/Performance al Solomon R. Guggenheim Museum di New York e
Off the wall: part 1 – Thirty performative actions presso il Whitney Museum di New York.
Olivier Mosset, nato in Svizzera, nel 1944, parte giovanissimo alla volta di Parigi, dove, assieme a Daniel Buren,
Michel Parmentier e Niele Toroni fonda il gruppo rivoluzionario BMPT. Nel ‘77 si trasferisce a New York, iniziando
a collaborare con artisti come Andy Warhol, Steven Parrino e John Armleder. Nel ‘90 espone nel padiglione svizzero
alla 44esima edizione della Biennale di Venezia. Dal ‘96 vive e lavora a Tucson (Arizona). Recentemente ha esposto
presso il Contemporary Art Museum di Saint Louis assieme all'amico John Armleder (2008).
Josh Smith è nato in Tennessee (USA) nel 1976. Vive e lavora a New York. Fra le esposizioni personali più recenti
quella presso il Centre d’Art Contemporain di Ginevra (2009) e il MUMOK di Vienna (2008). Ha partecipato alle
mostre collettive Learn to Read Art: A History of Printed Matter al P.S.1 di New York (2009), The Generational:
Younger Than Jesus presso il New Museum di New York (2009), Book/Shelf al Museum of Modern Art di New York
(2008) e Meet Me Around the Corner presso l’Astrup Fearnley Museum of Modern Art di Oslo (2008).
Jim Shaw è nato nel Midland nel 1952, vive e lavora a Los Angeles. Sin dalla fine degli anni Ottanta ha esposto nelle
più importanti istituzioni internazionali, fra cui il CAPC Musée d’Art Contemporain di Bordeaux, P.S.1 Moma
Contemporary Art Center di New York, Magasin Center of Contemporary Art di Grenoble, New Museum di New
York, Centre Pompidou di Parigi.
Aaron Young, nato nel 1972 a San Francisco, vive e lavora a New York. Le sue opere sono state esposte presso il P.S.1
Contemporary Art Center di New York (2009), presso la Saatchi Gallery di Londra (2009), presso il KW Institute for
Contemporary Art di Berlino (2008), al Palais de Tokio di Parigi (2007), presso la Serpentine Gallery di Londra
(2006). Ha partecipato alla seconda Moscow Biennale for Contemporary Art (2007) e alla Whitney Biennial di New
York (2006).
Rashid Johnson negli spazi di via Ventura 5 a Milano. Uno degli artisti americani più interessanti
dell’ultima generazione realizzerà una nuova serie di sculture e lavori su specchio ispirati agli scrittori e
intellettuali William Faulkner, Bertrand Russell e William Edward Burghardt Du Bois.
Attraverso i suoi lavori, che spaziano dalla fotografia, alla scultura e al video, Rashid Johnson si
interroga sulla propria identità, culturale e razziale. Ispirato dalla cultura afroamericana, dalla
letteratura, dalla storia dell’arte, dal misticismo come dalla cosmologia, l’artista utilizza differenti
materiali, come cera, legno, specchi e ceramica, e oggetti di tutti i giorni, come libri, cd, videocassette e
piante in maniera puramente utilitaristica: li svuota del loro significato primordiale per dare origine ad
un nuovo linguaggio, di cui l’artista è l’unico autore.
Nato a Chicago nel 1977, l’artista è stato spesso inserito nel movimento chiamato post-black art. Le sue
opere sono presenti nelle collezioni di Don e Mera Rubell, del Museum of Contemporary Art di
Chicago, del Whitney Museum of American Art di New York e del Brooklyn Art Museum. Fra le sue
mostre personali più recenti Smoke and Mirrors presso lo Sculpture Center di Long Island City (2009),
The Dead Lecturer: Laboratory, Dojo, and Performance Space presso la Power House di Memphis (2009),
Sharpening My Oyster Knife alla Kunstmuseum Magdeburg (2008). Fra le collettive: nel 2010 Hope! A
contemporary art exhibition presso il Palais des Arts et du Festival di Dinard; From Then to Now:
Masterworks of African American Art presso il MOCA di Cleveland; Selected Works from the MCA
Collection: Focus on UBS 12x12 al Museum of Contemporary Art di Chicago; nel 2009 Beg, Borrow and
Steal presso la Rubell Family Collection di Miami.
Yotta Paintings
Una collettiva di grandi tele
25 novembre 2010, Galleria Massimo De Carlo via Ventura 5, Milano
Il 25 novembre la Galleria Massimo De Carlo inaugura Yotta Paintings, una mostra collettiva che unisce
artisti storici della galleria, come John Armleder, Olivier Mosset, Josh Smith e Jim Shaw, con i giovani
Dan Colen, Nate Lowman e Aaron Young. Tutte le opere in mostra sono quadri, realizzati per questa
occasione, e scelti per le loro grandi dimensioni (Yotta è il prefisso utilizzato per esprimere un milione
di miliardi di miliardi. Attualmente è il più elevato dei prefissi del Sistema Internazionale di unità di
misura).
John Armleder, nato a Ginevra nel 1948, ha esposto nei più importanti musei d'arte contemporanea internazionali tra
cui l'Institute of Contemporary Art di Boston e di Philadelfia, la Kunsthalle di Zurigo, il Consortium di Digione, il
Museum of Contemporary Art di Sydney, il MoMA di New York e il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris. Tra le
mostre personali più recenti quella al MAMCO - Musée d'Art Moderne et Contemporain di Ginevra nel 2007, al
Kunstverein di Hannover e alla Tate Liverpool nel 2006.
Dan Colen nato nel 1979 a Leonia, nel New Jersey (USA). Vive e lavora a New York. Le sue opere sono state acquisite
dal Whitney Museum of Contemporary Art di New York, dalla Saatchi Gallery di Londra e dall'Astrup Fearnley
Museum of Modern Art di Oslo. Ha partecipato a numerose mostre collettive come la Whitney Biennial del 2006,
USA Today alla Royal Academy di Londra, Defamation of Character presso il PS1 Contemporary Art Center di New
York e Fantastic Politics al National Museum of Art, Architecture and Design di Oslo.
Nate Lowman, nato a Las Vegas nel 1979, vive e lavora a New York. Ha preso parte a numerosissime mostre in tutto
il mondo, e solo in quest’ultimo anno ha esposto all’interno delle mostre Mapping the Studio presso Punta Della
Dogana/Palazzo Grassi, Venezia; Skin Fruit: Selection from the Dakis Jounnou Collection al New Museum di New
York; Haunted: Contemporary Photography/Video/Performance al Solomon R. Guggenheim Museum di New York e
Off the wall: part 1 – Thirty performative actions presso il Whitney Museum di New York.
Olivier Mosset, nato in Svizzera, nel 1944, parte giovanissimo alla volta di Parigi, dove, assieme a Daniel Buren,
Michel Parmentier e Niele Toroni fonda il gruppo rivoluzionario BMPT. Nel ‘77 si trasferisce a New York, iniziando
a collaborare con artisti come Andy Warhol, Steven Parrino e John Armleder. Nel ‘90 espone nel padiglione svizzero
alla 44esima edizione della Biennale di Venezia. Dal ‘96 vive e lavora a Tucson (Arizona). Recentemente ha esposto
presso il Contemporary Art Museum di Saint Louis assieme all'amico John Armleder (2008).
Josh Smith è nato in Tennessee (USA) nel 1976. Vive e lavora a New York. Fra le esposizioni personali più recenti
quella presso il Centre d’Art Contemporain di Ginevra (2009) e il MUMOK di Vienna (2008). Ha partecipato alle
mostre collettive Learn to Read Art: A History of Printed Matter al P.S.1 di New York (2009), The Generational:
Younger Than Jesus presso il New Museum di New York (2009), Book/Shelf al Museum of Modern Art di New York
(2008) e Meet Me Around the Corner presso l’Astrup Fearnley Museum of Modern Art di Oslo (2008).
Jim Shaw è nato nel Midland nel 1952, vive e lavora a Los Angeles. Sin dalla fine degli anni Ottanta ha esposto nelle
più importanti istituzioni internazionali, fra cui il CAPC Musée d’Art Contemporain di Bordeaux, P.S.1 Moma
Contemporary Art Center di New York, Magasin Center of Contemporary Art di Grenoble, New Museum di New
York, Centre Pompidou di Parigi.
Aaron Young, nato nel 1972 a San Francisco, vive e lavora a New York. Le sue opere sono state esposte presso il P.S.1
Contemporary Art Center di New York (2009), presso la Saatchi Gallery di Londra (2009), presso il KW Institute for
Contemporary Art di Berlino (2008), al Palais de Tokio di Parigi (2007), presso la Serpentine Gallery di Londra
(2006). Ha partecipato alla seconda Moscow Biennale for Contemporary Art (2007) e alla Whitney Biennial di New
York (2006).
25
novembre 2010
Rashid Johnson – 25 days after October / Yotta Paintings
Dal 25 novembre 2010 al 31 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
MDC – MASSIMO DE CARLO
Milano, Viale Lombardia , 14, (Milano)
Milano, Viale Lombardia , 14, (Milano)
Orario di apertura
Da martedì a sabato 11.30 - 14.00 e 14.30 - 19.30 Apertura straordinaria per il weekend START venerdì (fino alle 22), sabato (dalle 11 alle 21), domenica (dalle 11 alle 19).
Vernissage
25 Novembre 2010, ore 19
Autore