COMUNICATO STAMPA


Il Premio Fantini, istituito per ricordare uno dei più illustri fotografi sestesi, è da anni uno dei fiori all'occhiello della Fototeca di Sesto San Giovanni.
Ogni edizione svoltasi nel passato ha avuto il suo fulcro nella presentazione di opere di artisti di notevole caratura espressiva. Ernesto Fantozzi ne è stato protagonista nella passata edizione. Quest'anno la scelta è ricaduta su Raoul Iacometti, fotografo sestese di lunga data e insignito di numerose e prestigiose onoreficenze.
Le sue opere, visibili in Fototeca fino al 4 dicembre, verranno presentate al pubblico nell'inaugurazione di sabato 13 novembre alle ore 18.


Raoul Iacometti, Milano 1961, fotografo free-lance ha ricevuto molti riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali. Sue fotografie sono pubblicate su riviste di settore, cataloghi di Saloni internazionali, siti web, utilizzate per calendari, Cd covers, nonché esposte in mostre personali e collettive in città italiane ed estere. Alcune sue immagini fanno parte di collezioni private.



Quando si fotografa lo si fa sempre avendo in mente una storia che si vuole raccontare. Quello che cambia, tuttavia, è il modo di farlo: quello più tradizionale e classico prevede un inizio, uno sviluppo e una conclusione immediatamente leggibili che possono però avere il limite della prevedibilità. Per evitarlo si può seguire un metodo diverso ed è questa la strada seguita da Raoul Iacometti che gioca con le sue immagini muovendole come in una grande scacchiera di fronte a cui in un primo momento si può rimanere perplessi ma che poi attrae l'osservatore fino a coinvolgerlo in un gioco mentale
particolarmente intrigante. Qui, infatti, il discorso è volutamente sincopato, avanza per analogie, per richiami, per affinità usando un linguaggio modernissimo che sembra ispirarsi a quello cinematografico. Sono istanti di realtà apparentemente diversi tra di loro, frammenti di situazioni che si compiono anche lontanissime l'una dall'altra, attimi casuali e irripetibili che, grazie alla fotografia, si riuniscono in un racconto che l'osservatore può comporre a suo piacimento.

Roberto Mutti