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Giuliana Griselli / Luigi Marrocchi
La rassegna, che è curata e sarà introdotta dall’architetto Marianna Accerboni, propone una quarantina di dipinti realizzati di recente a olio e ad acrilico
Comunicato stampa
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È soprattutto il mare il minimo comun denominatore - scrive Accerboni - che caratterizza le opere della pittrice triestina Giuliana Griselli e del pittore laziale Luigi Marrocchi, che inaugurano con i loro paesaggi una nuova sala espositiva, la Bottega dell’immagine, che, a due passi dal colle di San Vito, sarà per loro atelier e vetrina.
La Griselli, che è anche architetto e di recente ha presentato alcune applaudite collezioni di raffinati e fantasiosi gioielli, ritorna con questa rassegna al primo amore, la pittura, perseguita negli anni giovanili con passione, studi accurati ed esposizioni di successo, sì da essere vivamente apprezzata dalla critica militante degli anni settanta e da meritarsi due premi di pittura marco aurelio conferiti a roma.. La stessa brillante inventiva, sostenuta da un gesto pittorico ricco e coinvolgente, sottende anche l’opera pittorica dell’artista, che si è formata in tale ambito al Liceo artistico di Venezia, alla Scuola di Figura tenuta da Nino Perizi al Museo Revoltella della città natale e nello studio dello zio Ottone Griselli, ottimo pittore triestino affinatosi nell’atelier del grande Gino Parin. Griselli affronta il paesaggio cogliendone il movimento e la luce, come a suo tempo i pittori postimpressionisti, e arricchendo i suoi dipinti di scelte cromatiche calde e smaglianti, che rappresentano spesso una sorta di inno alla vita e alla natura. Fermo restando l’equilibrio compositivo proprio di chi conosce la segreta armonia delle forme, dei pieni e dei vuoti propri anche del comporre architettonico.
Altrettanto sensibile alla luce, ancorchè più pacata, è l’interpretazione pittorica della natura attuata da Marrocchi, che, inizialmente autodidatta, ha approfondito varie tecniche e discipline artistiche alla Scuola del Vedere - Libera Accademia di Belle Arti di Trieste sotto la guida attenta di Juan Arias Gonano, poliedrico artista argentino/goriziano, e di altri maestri. La gioia del colore pervade tutte le opere di Marrocchi, originario di Accumoli, piccolo paese dell’Appennino, che, per timidezza, espone a Trieste solo da tre anni. Ma l’entusiasmo della sperimentazione ha condotto un po’ alla volta l’artista a transitare da una scelta figurativa tradizionale verso un’interpretazione del paesaggio modulata di recente secondo un’armonico diapason di luci e ombre, in cui viene via via accentuato il dato luministico e cromatico, in una sorta di approccio alla sintesi presumibilmente orientato verso un percorso che offrirà sicuramente nuovi e diversi esiti.
Se nella Griselli - conclude Accerboni - il gesto è irruente, una sorta di ricerca interiore di serenità e di una pace soffusa condeterminano ora le luminose e serene stesure cromatiche di Marrocchi, proteso verso l’essenzialità e la luce.
La Griselli, che è anche architetto e di recente ha presentato alcune applaudite collezioni di raffinati e fantasiosi gioielli, ritorna con questa rassegna al primo amore, la pittura, perseguita negli anni giovanili con passione, studi accurati ed esposizioni di successo, sì da essere vivamente apprezzata dalla critica militante degli anni settanta e da meritarsi due premi di pittura marco aurelio conferiti a roma.. La stessa brillante inventiva, sostenuta da un gesto pittorico ricco e coinvolgente, sottende anche l’opera pittorica dell’artista, che si è formata in tale ambito al Liceo artistico di Venezia, alla Scuola di Figura tenuta da Nino Perizi al Museo Revoltella della città natale e nello studio dello zio Ottone Griselli, ottimo pittore triestino affinatosi nell’atelier del grande Gino Parin. Griselli affronta il paesaggio cogliendone il movimento e la luce, come a suo tempo i pittori postimpressionisti, e arricchendo i suoi dipinti di scelte cromatiche calde e smaglianti, che rappresentano spesso una sorta di inno alla vita e alla natura. Fermo restando l’equilibrio compositivo proprio di chi conosce la segreta armonia delle forme, dei pieni e dei vuoti propri anche del comporre architettonico.
Altrettanto sensibile alla luce, ancorchè più pacata, è l’interpretazione pittorica della natura attuata da Marrocchi, che, inizialmente autodidatta, ha approfondito varie tecniche e discipline artistiche alla Scuola del Vedere - Libera Accademia di Belle Arti di Trieste sotto la guida attenta di Juan Arias Gonano, poliedrico artista argentino/goriziano, e di altri maestri. La gioia del colore pervade tutte le opere di Marrocchi, originario di Accumoli, piccolo paese dell’Appennino, che, per timidezza, espone a Trieste solo da tre anni. Ma l’entusiasmo della sperimentazione ha condotto un po’ alla volta l’artista a transitare da una scelta figurativa tradizionale verso un’interpretazione del paesaggio modulata di recente secondo un’armonico diapason di luci e ombre, in cui viene via via accentuato il dato luministico e cromatico, in una sorta di approccio alla sintesi presumibilmente orientato verso un percorso che offrirà sicuramente nuovi e diversi esiti.
Se nella Griselli - conclude Accerboni - il gesto è irruente, una sorta di ricerca interiore di serenità e di una pace soffusa condeterminano ora le luminose e serene stesure cromatiche di Marrocchi, proteso verso l’essenzialità e la luce.
13
novembre 2010
Giuliana Griselli / Luigi Marrocchi
Dal 13 al 27 novembre 2010
arte contemporanea
Location
LA BOTTEGA DELL’IMMAGINE
Trieste, Via Santa Giustina, 11/b, (Trieste)
Trieste, Via Santa Giustina, 11/b, (Trieste)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 10.00 - 12.30 / 16.30 -19.00
Vernissage
13 Novembre 2010, ore 17.30
Autore
Curatore