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Maria Cecilia Di Vincenzo – Sguardi attraverso
Equilibri espressivi e sensibilità poetiche sono un leit motiv nell’arte di Maria Cecilia Di Vincenzo che in questo ciclo tratta di figure volatili che sporgono appena in spazi immensi, colorate da pennellate dove il nero si ritrae all’incedere della luce.
Comunicato stampa
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L'artista propone 32 opere e l'installazione di Pagine volanti (composta da 30 fogli), il tutto realizzato tra il 2009 e il 2010 con tecniche miste, in prevalenza acrilici e pastelli.
Il curatore del catalogo Vittorio Riguzzi indica questo nucleo di opere come un momento creativo di eccellenza nel percorso artistico della Di Vincenzo.
Il costante interesse della Di Vincenzo è la sperimentazione delle tecniche messe al servizio di un linguaggio figurativo che narra di una natura incontaminata in cui è agito l'essere umano.
Di questo gruppo di dipinti (una sorta di opera unica) Riguzzi scrive: “Si tratta di figure volatili che sporgono appena in spazi immensi, colorate da pennellate dove il nero si ritrae all’incedere della luce. Ogni figura occupa uno spazio in un equilibrio ed armonia dove nulla è lasciato al caso. L’invisibile si materializza in forme figurative che appaiono rapsodicamente ora nella propria integrità ora in frammenti, con una leggerezza che poi si dissolve e scompare per dare spazio alle evoluzioni della forma stessa attraverso le pagine volanti, dove il figurativo si trasforma in figurale. La forma alata si pone in piani prospettici, quasi a voler fondere pensieri e sguardi per dar vita a immagini”.
Queste figure alate sono dipinte con un gesto veloce che rimanda simbolicamente al movimento del battito d'ali. I colori e il segno alludono a loro volta alla vibrazione e al suono generati dal movimento che spezza l'aria, e poi di seguito il silenzio.
“Qua e là la luce si chiude in modo persino opprimente, può comunicare durezza, assenza di compromessi, uno stato di necessità da cui occorre trovare una via di fuga per tornare a respirare nuovi spazi.”
Frammenti che abitano le profondità, figure che spiano quasi, dettagli di ali indipendenti e che si ricompongono in visioni diverse agli occhi dell'osservatore. L'uso del bianco e nero diviene metafora del passaggio radicale da uno stato all'altro, da integrità a vacuità.
Il curatore del catalogo Vittorio Riguzzi indica questo nucleo di opere come un momento creativo di eccellenza nel percorso artistico della Di Vincenzo.
Il costante interesse della Di Vincenzo è la sperimentazione delle tecniche messe al servizio di un linguaggio figurativo che narra di una natura incontaminata in cui è agito l'essere umano.
Di questo gruppo di dipinti (una sorta di opera unica) Riguzzi scrive: “Si tratta di figure volatili che sporgono appena in spazi immensi, colorate da pennellate dove il nero si ritrae all’incedere della luce. Ogni figura occupa uno spazio in un equilibrio ed armonia dove nulla è lasciato al caso. L’invisibile si materializza in forme figurative che appaiono rapsodicamente ora nella propria integrità ora in frammenti, con una leggerezza che poi si dissolve e scompare per dare spazio alle evoluzioni della forma stessa attraverso le pagine volanti, dove il figurativo si trasforma in figurale. La forma alata si pone in piani prospettici, quasi a voler fondere pensieri e sguardi per dar vita a immagini”.
Queste figure alate sono dipinte con un gesto veloce che rimanda simbolicamente al movimento del battito d'ali. I colori e il segno alludono a loro volta alla vibrazione e al suono generati dal movimento che spezza l'aria, e poi di seguito il silenzio.
“Qua e là la luce si chiude in modo persino opprimente, può comunicare durezza, assenza di compromessi, uno stato di necessità da cui occorre trovare una via di fuga per tornare a respirare nuovi spazi.”
Frammenti che abitano le profondità, figure che spiano quasi, dettagli di ali indipendenti e che si ricompongono in visioni diverse agli occhi dell'osservatore. L'uso del bianco e nero diviene metafora del passaggio radicale da uno stato all'altro, da integrità a vacuità.
06
novembre 2010
Maria Cecilia Di Vincenzo – Sguardi attraverso
Dal 06 al 27 novembre 2010
arte contemporanea
Location
MAGI 900
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Orario di apertura
Da martedì a domenica ore 10-18
Vernissage
6 Novembre 2010, ore 17,30
Autore
Curatore