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Claude Jammet – Oltre il giardino
“Oltre il giardino” è il frutto di due anni di elaborazione per una serie di opere basate sul tema della natura, in particolare quella che ci è più familiare, il giardino
Comunicato stampa
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CLAUDE JAMMET è nata in Zimbabwe da genitori francesi. Cresciuta e formatasi in Kenya, India e Giappone, si è trasferita all’età di 19 anni in Sudafrica, dove ha intrapreso la carriera di pittrice. Di formazione autodidatta, dal 1983 al 1986 ha diretto in Sudafrica la Tait Gallery. Dal 2001, vive e lavora in Italia.
“Oltre il giardino” è il frutto di due anni di elaborazione per una serie di opere basate sul tema della natura, in particolare quella che ci è più familiare, il giardino.
«Cose quotidiane che sfidano la timidezza del decoro domestico per essere accarezzate dalla trasparente luce della memoria» (Gian Alberto Farinella, “Torino Sette”).
«L’assoluta assenza di banalità è raggiunta dal sottile e abilissimo quid – ironico, divertente o conturbante – che il fruitore è sempre sollecitato a cogliere» (Daniele Sanguineti e Gianluca Zanelli, storici dell’arte).
In questi lavori la figura umana condivide un ruolo da protagonista con la natura, in un contesto nel quale i bambini giocano un ruolo importante.
«I ritratti sono stati sempre tra le sue opere migliori, in particolare quelli aventi per soggetto figure di bambini, stupefacenti per la loro chiara carica emotiva mai degenerante nel sentimentalismo» (Trent Read, gallerista, Sudafrica)
«I bambini, in special modo, ancora segnati dal loro soggiorno recente nell’alveolo del ventre, sono sfuggiti all’assorbimento, all’immersione nella carne materna: sono nati, ne sono dunque strappati, ma conservano la memoria dell’indistinto» (Jacques De Decker, segretario a vita dell’Accademia Reale di Lingua e Letteratura Francese del Belgio)
“Oltre il giardino” è il frutto di due anni di elaborazione per una serie di opere basate sul tema della natura, in particolare quella che ci è più familiare, il giardino.
«Cose quotidiane che sfidano la timidezza del decoro domestico per essere accarezzate dalla trasparente luce della memoria» (Gian Alberto Farinella, “Torino Sette”).
«L’assoluta assenza di banalità è raggiunta dal sottile e abilissimo quid – ironico, divertente o conturbante – che il fruitore è sempre sollecitato a cogliere» (Daniele Sanguineti e Gianluca Zanelli, storici dell’arte).
In questi lavori la figura umana condivide un ruolo da protagonista con la natura, in un contesto nel quale i bambini giocano un ruolo importante.
«I ritratti sono stati sempre tra le sue opere migliori, in particolare quelli aventi per soggetto figure di bambini, stupefacenti per la loro chiara carica emotiva mai degenerante nel sentimentalismo» (Trent Read, gallerista, Sudafrica)
«I bambini, in special modo, ancora segnati dal loro soggiorno recente nell’alveolo del ventre, sono sfuggiti all’assorbimento, all’immersione nella carne materna: sono nati, ne sono dunque strappati, ma conservano la memoria dell’indistinto» (Jacques De Decker, segretario a vita dell’Accademia Reale di Lingua e Letteratura Francese del Belgio)
06
novembre 2010
Claude Jammet – Oltre il giardino
Dal 06 novembre all'otto dicembre 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA CRISTINA BUSI
Chiavari, Via Martiri Della Liberazione, 195, (Genova)
Chiavari, Via Martiri Della Liberazione, 195, (Genova)
Orario di apertura
10/12 – 16/19,30
chiuso l’intera giornata del lunedì
e la mattina del martedì
Vernissage
6 Novembre 2010, ore 17
Autore
ma guarda dov e finita sta…..