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Paola Mayer Pozzi
Pittrice e gallerista, l’artista scomparsa nel 2008 ha lasciato all’associazione bolognese le sue ultime opere. Nell’esposizione, sessanta tra paesaggi e nature morte. Il ricavato a favore dell’assistenza alle persone con distrofia muscolare
Comunicato stampa
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Pittrice e gallerista, l’artista scomparsa nel 2008 ha lasciato all’associazione bolognese le sue ultime opere. Nell’esposizione, in programma dal 6 al 21 novembre, sessanta tra paesaggi e nature morte. Il ricavato a favore dell’assistenza alle persone con distrofia muscolare
Pittrice e gallerista, donna decisa e di talento, sensibile e solidale. Paola Mayer Pozzi si è spenta nel 2008 a 65 anni, lasciando alla sezione bolognese della Uildm, associazione con cui ha a lungo collaborato, gli ultimi suoi lavori, quelli realizzati tra il 1995 e il 2007 e non ancora nelle collezioni private. Una mostra ora li raccoglie per rendere omaggio all’artista e all’amica.
Organizzata dalla Uildm con il patrocinio del Comune di Bologna e la collaborazione del Quartiere Savena, la mostra si terrà presso la Sala esposizioni del Baraccano (via Santo Stefano 119) da sabato 6 a domenica 21 novembre (orari 10.30-13 e 16-19; ingresso libero). In esposizione una sessantina di dipinti e in particolare paesaggi e nature morte.
All’inaugurazione (il 6 novembre alle ore 17) interverranno il professor Adriano Baccilieri (direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna) e il monsignor Stefano Ottani, parroco della Chiesa dei santi Bartolomeo e Gaetano, presso il cui oratorio Paola Mayer Pozzi aveva curato numerose esposizioni delle opere della scuola di grafica bolognese donate negli anni alla Uildm.
Nata a Bologna nel 1943, Paola Mayer Pozzi si è formata prima all’Istituto d’Arte, allieva di Vasco Bendini, e quindi all’Accademia di Belle Arti, sotto la guida di Giorgio Morandi. Dopo il matrimonio con Wolfgang Mayer, si trasferisce a Milano dove insegna disegno e pittura e intanto sviluppa e affina la sua attività artistica, frequentando Brera e gli ambienti dei “chiaristi lombardi” e partecipando a numerose esposizioni personali e collettive.
A Milano inizia parallelamente un’impegnativa attività di gallerista, che accompagna la sua produzione artistica fatta soprattutto di paesaggi marini e campestri, di città e di montagne, colti durante il suo girovagare in Italia e in Europa. Protagonisti dei suoi dipinti sono spesso “grandi cieli ingombri di nubi spinte dalla brezza, che imprimono un carattere che trascina a sognare, a vedere le cose trasfigurate in modo da porre in evidenza i contenuti poetici”, come scrive il critico Dino Villani. E poi le nature morte e i fiori che “sembrano freschi e da toccare” e che, come sottolinea Enzo Fabiani, diedero modo a Paola Mayer Pozzi di “esprimersi con squisita sensibilità, ma nello stesso tempo con libertà”.
L’intero ricavato della mostra sarà devoluto alla sezione bolognese della Uildm per la realizzazione di progetti di assistenza domiciliare a favore delle persone con distrofia muscolare e delle loro famiglie.
Pittrice e gallerista, donna decisa e di talento, sensibile e solidale. Paola Mayer Pozzi si è spenta nel 2008 a 65 anni, lasciando alla sezione bolognese della Uildm, associazione con cui ha a lungo collaborato, gli ultimi suoi lavori, quelli realizzati tra il 1995 e il 2007 e non ancora nelle collezioni private. Una mostra ora li raccoglie per rendere omaggio all’artista e all’amica.
Organizzata dalla Uildm con il patrocinio del Comune di Bologna e la collaborazione del Quartiere Savena, la mostra si terrà presso la Sala esposizioni del Baraccano (via Santo Stefano 119) da sabato 6 a domenica 21 novembre (orari 10.30-13 e 16-19; ingresso libero). In esposizione una sessantina di dipinti e in particolare paesaggi e nature morte.
All’inaugurazione (il 6 novembre alle ore 17) interverranno il professor Adriano Baccilieri (direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna) e il monsignor Stefano Ottani, parroco della Chiesa dei santi Bartolomeo e Gaetano, presso il cui oratorio Paola Mayer Pozzi aveva curato numerose esposizioni delle opere della scuola di grafica bolognese donate negli anni alla Uildm.
Nata a Bologna nel 1943, Paola Mayer Pozzi si è formata prima all’Istituto d’Arte, allieva di Vasco Bendini, e quindi all’Accademia di Belle Arti, sotto la guida di Giorgio Morandi. Dopo il matrimonio con Wolfgang Mayer, si trasferisce a Milano dove insegna disegno e pittura e intanto sviluppa e affina la sua attività artistica, frequentando Brera e gli ambienti dei “chiaristi lombardi” e partecipando a numerose esposizioni personali e collettive.
A Milano inizia parallelamente un’impegnativa attività di gallerista, che accompagna la sua produzione artistica fatta soprattutto di paesaggi marini e campestri, di città e di montagne, colti durante il suo girovagare in Italia e in Europa. Protagonisti dei suoi dipinti sono spesso “grandi cieli ingombri di nubi spinte dalla brezza, che imprimono un carattere che trascina a sognare, a vedere le cose trasfigurate in modo da porre in evidenza i contenuti poetici”, come scrive il critico Dino Villani. E poi le nature morte e i fiori che “sembrano freschi e da toccare” e che, come sottolinea Enzo Fabiani, diedero modo a Paola Mayer Pozzi di “esprimersi con squisita sensibilità, ma nello stesso tempo con libertà”.
L’intero ricavato della mostra sarà devoluto alla sezione bolognese della Uildm per la realizzazione di progetti di assistenza domiciliare a favore delle persone con distrofia muscolare e delle loro famiglie.
06
novembre 2010
Paola Mayer Pozzi
Dal 06 al 21 novembre 2010
arte contemporanea
Location
CENTRO CIVICO BARACCANO
Bologna, Via Santo Stefano, 119, (Bologna)
Bologna, Via Santo Stefano, 119, (Bologna)
Orario di apertura
Dal lunedì alla domenica dalle ore 10.30 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00
Vernissage
6 Novembre 2010, ore 17
Sito web
www.paolamayerpozzi.com
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