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Monika Wolf – Storia di una cucina
L’elemento principale, al centro del Chiostro, è l’installazione dei mobili della cucina anni ’40 appartenuti alla madre dell’artista, arricchiti dalla presenza di piccoli assemblaggi realizzati con materiale di recupero
Comunicato stampa
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Nel suggestivo Chiostro dei Glicini, presso la Società Umanitaria di Via San Barnaba 38/48 a Milano, dal 5 novembre 2010 (dalle ore 17,30) al 12 novembre 2010, si svolgerà la mostra personale di Monika Wolf dal titolo “Storia di una cucina”.
L’elemento principale, al centro del Chiostro, è l’installazione dei mobili della cucina anni ’40 appartenuti alla madre dell’artista, arricchiti dalla presenza di piccoli assemblaggi realizzati con materiale di recupero. Dalla volta del gazebo che custodisce l’opera, ondeggiano le “ricette volanti” frutto della ricerca fatta da Monika Wolf sul passato gastronomico della sua famiglia. Ad esempio, le "patate di marzapane”,(marzipankartoffeln) tipica ricetta tedesca realizzata originariamente con la pasta di mandorle viene rivisitata durante gli anni della seconda guerra mondiale con ingredienti poveri. A margine dei manoscritti, l'artista aggiunge piccole note personali sulla qualità dei dolci e la loro esecuzione.
Le opere pittoriche esposte lungo il portico, sintetizzano il rapporto tra arte e cibo con l’inserimento di materiale organico e piccoli oggetti di recupero. Monika Wolf utilizza diverse tecniche: l'acquerello, l'acrilico, la tecnica mista e il collage. Ad esempio nell'opera "Sorbetto esotico", attraverso 12 tavole di piccolo formato si narra la preparazione del gelato, gli ingredienti utilizzati e le fasi d'esecuzione. Gli ingredienti, zucchero di canna, bucce di lime e semi sono materialmente assemblati alla tela. Tra le opere tridimensionali quella che colpisce maggiormente l'attenzione è "Il Focolare". Composta da tre elementi, il fornello, la cucina delle bambole e il "Lebkuchenherd", fornello giocattolo fatto di dolci, questa installazione sintetizza la volontà di accudimento che avviene attraverso la fase orale, nella quale il bambino viene nutrito dalla madre.
L’estrema sintesi del rapporto “arte-cibo” è evidente negli acquarelli che raffigurano la torta di panpepato, la torta di mele e la torta di Francoforte.
Affascinata dalla componente estetica di questi tipici dolci, Monika Wolf dopo averli materialmente realizzati e cucinati, li rappresenta prima di mangiarli o regalarli. Con la mostra “Storia di una cucina” l’artista rielabora le ricette e i simboli della sua infanzia, mettendo in comunicazione la sua storia personale con l’osservatore delle sue opere.
L’elemento principale, al centro del Chiostro, è l’installazione dei mobili della cucina anni ’40 appartenuti alla madre dell’artista, arricchiti dalla presenza di piccoli assemblaggi realizzati con materiale di recupero. Dalla volta del gazebo che custodisce l’opera, ondeggiano le “ricette volanti” frutto della ricerca fatta da Monika Wolf sul passato gastronomico della sua famiglia. Ad esempio, le "patate di marzapane”,(marzipankartoffeln) tipica ricetta tedesca realizzata originariamente con la pasta di mandorle viene rivisitata durante gli anni della seconda guerra mondiale con ingredienti poveri. A margine dei manoscritti, l'artista aggiunge piccole note personali sulla qualità dei dolci e la loro esecuzione.
Le opere pittoriche esposte lungo il portico, sintetizzano il rapporto tra arte e cibo con l’inserimento di materiale organico e piccoli oggetti di recupero. Monika Wolf utilizza diverse tecniche: l'acquerello, l'acrilico, la tecnica mista e il collage. Ad esempio nell'opera "Sorbetto esotico", attraverso 12 tavole di piccolo formato si narra la preparazione del gelato, gli ingredienti utilizzati e le fasi d'esecuzione. Gli ingredienti, zucchero di canna, bucce di lime e semi sono materialmente assemblati alla tela. Tra le opere tridimensionali quella che colpisce maggiormente l'attenzione è "Il Focolare". Composta da tre elementi, il fornello, la cucina delle bambole e il "Lebkuchenherd", fornello giocattolo fatto di dolci, questa installazione sintetizza la volontà di accudimento che avviene attraverso la fase orale, nella quale il bambino viene nutrito dalla madre.
L’estrema sintesi del rapporto “arte-cibo” è evidente negli acquarelli che raffigurano la torta di panpepato, la torta di mele e la torta di Francoforte.
Affascinata dalla componente estetica di questi tipici dolci, Monika Wolf dopo averli materialmente realizzati e cucinati, li rappresenta prima di mangiarli o regalarli. Con la mostra “Storia di una cucina” l’artista rielabora le ricette e i simboli della sua infanzia, mettendo in comunicazione la sua storia personale con l’osservatore delle sue opere.
05
novembre 2010
Monika Wolf – Storia di una cucina
Dal 05 al 12 novembre 2010
arte contemporanea
Location
CHIOSTRI DELL’UMANITARIA
Milano, Via San Barnaba, 48, (Milano)
Milano, Via San Barnaba, 48, (Milano)
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 10 alle 18
Vernissage
5 Novembre 2010, ore 17.30
Autore
Curatore