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La Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte)
Una riflessione sulla morte come trasformazione, soglia, mistero, ma anche come necessario orizzonte di senso. Un pellegrinaggio circolare che ritorna al punto di partenza: Lu Cafausu, a San Cesario di Lecce.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
LA FESTA DEI VIVI (CHE RIFLETTONO SULLA MORTE)
un pellegrinaggio a Lu Cafausu
AND AND AND è un progetto curato da artisti che accompagna l'avvicinarsi della terza edizione di dOCUMENTA (13) nel 2012. Il progetto vuole riflettere sul ruolo che l'arte e la cultura possono avere oggi e a quale pubblico riferirsi. Le serie di interventi, situazioni ed eventi di artisti e gruppi internazionali, intitolate AND AND AND sono parte di dOCUMENTA (13) e comporranno una mappa di posizioni e questioni emergenti, e possibili punti di solidarietà.
Per il sesto evento, AND AND AND ha invitato Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese e Cesare Pietroiusti che, con la collaborazione di Luigi Presicce, propongono di trasformare la tradizionale “Festa dei morti” in una nuova celebrazione, la Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte). Per l’inaugurazione di questa festa gli artisti invitano tutti a partecipare al pellegrinaggio più breve e più lento del mondo, una festa e un pellegrinaggio per celebrare la vita. Una riflessione sulla morte come trasformazione, soglia, mistero, ma anche come necessario orizzonte di senso. Un pellegrinaggio circolare che ritorna al punto di partenza: Lu Cafausu, a San Cesario di Lecce. Lu Cafausu è un luogo immaginario che esiste per davvero, anomalia architettonica ed esistenziale, sistema di potenzialità che produce metafore e narrazioni, perché non può essere definito senza provocare un nonsenso, perché esso è evidentemente portatore di una storia e di un qualche significato, ma nessuno sa esattamente quali siano.
«È il tempio della nullità, il monumento più eloquente al mondo dell'idea stessa di essere "lost in translation". È l'opposto della torre di Babele, sulla soglia tutti parlano lingue diverse, ma non appena si entra gli idiomi si uniscono poiché all'interno di quella piccola casa non c'è più nulla da dire». (Steve Piccolo, facebook, 23 aprile 2010, ore 10.22 pm)
Un luogo attorno a cui la morte aleggia ed è facilmente percepibile: la piccola e misteriosa costruzione potrebbe essere abbattuta da un giorno all’altro per lasciare spazio alle automobili, oppure potrebbe letteralmente sbriciolarsi per la sua propria fragilità. Persino la sua trasformazione in monumento non sarebbe altro che una forma di ibernazione.
Proprio a causa di questa condizione di incertezza e precarietà gli artisti hanno scelto Lu Cafausu come luogo ideale per la nuova festa, la Festa dei Vivi che, per dare senso alla vita, riflettono sulla morte: la propria, in primis. Durante il pellegrinaggio ci sarà modo di approfondire questi temi così come riecheggiano nell'idea di morte vitale, di surplace sulla soglia, di fisicità precaria, fluttuante, godibile.
Alle soste si alterneranno lentissimi avanzamenti a cui tutti i partecipanti contribuiranno spingendo una barca (arca o carretto) in cui i portati e i portatori si scambiano. Il pellegrinaggio più breve del mondo, dove per percorrere pochi metri necessitano molte ore. Una disfunzione temporale tra l'azione, l'intenzione e la realtà, in cui il tempo si deposita negli angoli, nei dettagli, nei centimetri dello spazio di un percorso circolare.
Un godimento duraturo, un godimento ininterrotto, non sarebbe più sensazione e godimento: il godimento è godimento solo perché passa.
(Ludwig Feuerbach, Pensieri sulla morte e l'immortalità, 1830; trad. it. di Fabio Bazzani, Editori Riuniti 1997, p. 70)
La Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte)
un progetto di Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti
con la collaborazione di Luigi Presicce
organizzato per AND AND AND
nell'ambito di dOCUMENTA (13)
Data: 2 novembre 2010, ore 10
Luogo: San Cesario di Lecce
Indirizzo: Via C.F. Barbieri, 52
info: cafausu@me.com
www.andandand.org
www.lucafausu.tk
www.documenta.de
* * *
THE FEAST OF THE LIVING ONES (WHO REFLECT UPON DEATH)
a pilgrimage around Lu Cafausu
AND AND AND is an artist run initiative, which will use the time between now and dOCUMENTA (13) in 2012 to consider with individuals and groups across the world the role art and culture can play today and the constituent publics or communities, which could be addressed. The series of interventions, situations, and occurrences entitled AND AND AND are part of dOCUMENTA (13) and will compose a map of emergent positions, concerns, and possible points of solidarity.
For the sixth event, AND AND AND has invited the Italian artist collective composed of Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese and Cesare Pietroiusti. For the AND AND AND series, the artists – in collaboration with Luigi Presicce – propose to turn the November 2 traditional celebration of the Dead ones, into a new holiday: “La Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte)”, “The Feast of the Living Ones (who reflect upon death)”. For this celebration, the artists want to invite those who are interested to be part of a pilgrimage, probably the shortest and slowest in the world, that will depart from its destination (rather than arriving to it), Lu Cafausu in San Cesario di Lecce.
Lu Cafausu is a mysterious small building, an architectural remnant that the artists have elected as a source of metaphors and narratives. It is “an imaginary place that really exists” around which the presence of death is floating. Any day, the small building can in fact be demolished to accommodate more parking space for cars, or can also fall apart due to its precariousness. It could also be turned and frozen into a monument. Because of this feeling of the presence of death, Lu Cafausu is an ideal place for a new celebration, “La Festa dei Vivi”, who, in order to give sense to life, reflect upon death; their own, first and foremost.
un pellegrinaggio a Lu Cafausu
AND AND AND è un progetto curato da artisti che accompagna l'avvicinarsi della terza edizione di dOCUMENTA (13) nel 2012. Il progetto vuole riflettere sul ruolo che l'arte e la cultura possono avere oggi e a quale pubblico riferirsi. Le serie di interventi, situazioni ed eventi di artisti e gruppi internazionali, intitolate AND AND AND sono parte di dOCUMENTA (13) e comporranno una mappa di posizioni e questioni emergenti, e possibili punti di solidarietà.
Per il sesto evento, AND AND AND ha invitato Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese e Cesare Pietroiusti che, con la collaborazione di Luigi Presicce, propongono di trasformare la tradizionale “Festa dei morti” in una nuova celebrazione, la Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte). Per l’inaugurazione di questa festa gli artisti invitano tutti a partecipare al pellegrinaggio più breve e più lento del mondo, una festa e un pellegrinaggio per celebrare la vita. Una riflessione sulla morte come trasformazione, soglia, mistero, ma anche come necessario orizzonte di senso. Un pellegrinaggio circolare che ritorna al punto di partenza: Lu Cafausu, a San Cesario di Lecce. Lu Cafausu è un luogo immaginario che esiste per davvero, anomalia architettonica ed esistenziale, sistema di potenzialità che produce metafore e narrazioni, perché non può essere definito senza provocare un nonsenso, perché esso è evidentemente portatore di una storia e di un qualche significato, ma nessuno sa esattamente quali siano.
«È il tempio della nullità, il monumento più eloquente al mondo dell'idea stessa di essere "lost in translation". È l'opposto della torre di Babele, sulla soglia tutti parlano lingue diverse, ma non appena si entra gli idiomi si uniscono poiché all'interno di quella piccola casa non c'è più nulla da dire». (Steve Piccolo, facebook, 23 aprile 2010, ore 10.22 pm)
Un luogo attorno a cui la morte aleggia ed è facilmente percepibile: la piccola e misteriosa costruzione potrebbe essere abbattuta da un giorno all’altro per lasciare spazio alle automobili, oppure potrebbe letteralmente sbriciolarsi per la sua propria fragilità. Persino la sua trasformazione in monumento non sarebbe altro che una forma di ibernazione.
Proprio a causa di questa condizione di incertezza e precarietà gli artisti hanno scelto Lu Cafausu come luogo ideale per la nuova festa, la Festa dei Vivi che, per dare senso alla vita, riflettono sulla morte: la propria, in primis. Durante il pellegrinaggio ci sarà modo di approfondire questi temi così come riecheggiano nell'idea di morte vitale, di surplace sulla soglia, di fisicità precaria, fluttuante, godibile.
Alle soste si alterneranno lentissimi avanzamenti a cui tutti i partecipanti contribuiranno spingendo una barca (arca o carretto) in cui i portati e i portatori si scambiano. Il pellegrinaggio più breve del mondo, dove per percorrere pochi metri necessitano molte ore. Una disfunzione temporale tra l'azione, l'intenzione e la realtà, in cui il tempo si deposita negli angoli, nei dettagli, nei centimetri dello spazio di un percorso circolare.
Un godimento duraturo, un godimento ininterrotto, non sarebbe più sensazione e godimento: il godimento è godimento solo perché passa.
(Ludwig Feuerbach, Pensieri sulla morte e l'immortalità, 1830; trad. it. di Fabio Bazzani, Editori Riuniti 1997, p. 70)
La Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte)
un progetto di Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti
con la collaborazione di Luigi Presicce
organizzato per AND AND AND
nell'ambito di dOCUMENTA (13)
Data: 2 novembre 2010, ore 10
Luogo: San Cesario di Lecce
Indirizzo: Via C.F. Barbieri, 52
info: cafausu@me.com
www.andandand.org
www.lucafausu.tk
www.documenta.de
* * *
THE FEAST OF THE LIVING ONES (WHO REFLECT UPON DEATH)
a pilgrimage around Lu Cafausu
AND AND AND is an artist run initiative, which will use the time between now and dOCUMENTA (13) in 2012 to consider with individuals and groups across the world the role art and culture can play today and the constituent publics or communities, which could be addressed. The series of interventions, situations, and occurrences entitled AND AND AND are part of dOCUMENTA (13) and will compose a map of emergent positions, concerns, and possible points of solidarity.
For the sixth event, AND AND AND has invited the Italian artist collective composed of Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese and Cesare Pietroiusti. For the AND AND AND series, the artists – in collaboration with Luigi Presicce – propose to turn the November 2 traditional celebration of the Dead ones, into a new holiday: “La Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte)”, “The Feast of the Living Ones (who reflect upon death)”. For this celebration, the artists want to invite those who are interested to be part of a pilgrimage, probably the shortest and slowest in the world, that will depart from its destination (rather than arriving to it), Lu Cafausu in San Cesario di Lecce.
Lu Cafausu is a mysterious small building, an architectural remnant that the artists have elected as a source of metaphors and narratives. It is “an imaginary place that really exists” around which the presence of death is floating. Any day, the small building can in fact be demolished to accommodate more parking space for cars, or can also fall apart due to its precariousness. It could also be turned and frozen into a monument. Because of this feeling of the presence of death, Lu Cafausu is an ideal place for a new celebration, “La Festa dei Vivi”, who, in order to give sense to life, reflect upon death; their own, first and foremost.
02
novembre 2010
La Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte)
02 novembre 2010
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
BARBIERI 52
San Cesario Di Lecce, Via C. E F. Barbieri, 52, (Lecce)
San Cesario Di Lecce, Via C. E F. Barbieri, 52, (Lecce)
Vernissage
2 Novembre 2010, ore 10
Sito web
www.andandand.org
Autore