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fino al 28.X.2010 Ghosts Torino, Luce Gallery
torino
Colori, trame e orditi s’intrecciano interpretando geografie contemporanee. Sono ritratti-fantasma, presenze tipiche del sogno. In piena “luce”, gli spettri e le visioni di tre artisti ghost hunter...
scientificamente non esistono, anche se la scienza non è ancora stata in grado
di dimostrarlo. Gli spettri rappresentano perlopiù le anime dei defunti che si
manifestano ai vivi per portare messaggi o chiedere aiuto. Intrappolati in un
limbo spazio-temporale, sono materia sottile, nebulosa e poco decifrabile. Sono
apparizioni. E, a metà tra figurazione e astrazione, tra realismo e
interpretazione, si collocano anche i lavori di Maurizio Anzeri, Ali Banisadr e
Nick Goss in Ghosts, mostra inaugurale della stagione alla Luce Gallery.
Le opere di Maurizio Anzeri (Loano, Savona, 1969; vive a Londra) “appaiono” così per
prime nell’ingresso della galleria. I suoi spettri avanzano fluidi nelle trame
dei fili intrecciati del riconoscibile ricamo rigorosamente monocromo.
Tecnicamente vicine alla pratica e alla cifra stilistica di Ghada Amer, le composizioni cucite di Anzeri
sono però ricostruzioni di mappe geografiche, di luoghi da percorrere o già esplorati.
Nelle buie cartografie di Black and White, le terre emerse hanno profili di
coste e fiordi realizzati in tricotage e i
continenti sono uniti l’uno all’altro dalle possibili rotte e navigazioni.
Anche negli altri lavori – in cui si ripetono e sovrappongono pazientemente
veli e immagini di uomini e donne a diversi livelli di dimensione – si assiste
a trame di vita, del reale e dell’ultraterreno, dal piacevole sapore folklorico
tipico dell’universo femminile.
I quadri di Ali Banisadr (Teheran, 1976; vive a New York),
invece, sono paesaggi infernali e macabri, pitture in cui regna la tensione di
un caos tenuto fortemente sotto controllo, ma in procinto di esplodere. Come il
silenzio in guerra. Sono scene affollate di grandi dimensioni, dipinte però come
se fossero miniature antiche.
Nonostante la tavolozza dell’artista iraniano sia ricca,
predomina un solo colore, tonalità che – caratterizzando l’atmosfera generale –
allude a una sola inquietudine: la liberazione dei fantasmi, quelli interiori.
Chiusi in uno spazio-tempo, sospesi e non distinguibili, i personaggi delle sue
tele tendono a uscire dalla scena ricordando le composizioni fiamminghe di Pieter
Brueguel e Hieronymus Bosch.
Meno interessante, ma pur sempre evanescente e spettrale,
è la pittura di Nick Goss (Bristol, 1981; vive a Londra). Nelle sue tele, spazi
vuoti e dimenticati costituiscono il luogo ideale per apparizioni di
malinconici clown e uomini in maschera. Contornati da luminescenze, sono
presenze incorporee di cui è possibile percepire dettagli come sopracciglia e
baffi.
È una pittura colante e stratificata, che – tra le
pennellate – racchiude altri fenomeni: memorie e ricordi tutt’altro che
soprannaturali.
Personale
di Anzeri da Luce
mostra visitata
il 23 settembre 2010
dal 23 settembre al 4 novembre 2010
Anzeri
| Banisadr | Goss – Ghosts
Luce Gallery
Corso San
Maurizio, 25 (zona Giardino Reale) – 10124 Torino
Orario: da
mercoledì a sabato ore 15.30-19.30
Ingresso
libero
Info: tel. +39
0118141011; info@lucegallery.com; www.lucegallery.com
[exibart]