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Giovanni Baia – Il colore della materia
Colore e materia, natura e tele che sfuggono alla cornice nella nuova produzione artistica di Giovanni Baia
Comunicato stampa
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Giovedì 21 ottobre, alle ore 19.00, presso il Café Livre di Modena (via Emilia centro 103) inaugura la mostra di Giovanni Baia intitolata Il colore della materia, con la partecipazione di Cristina Boschini. In mostra fino al 14 novembre.
Con Il colore della materia, Giovanni Baia propone il più recente sviluppo di un percorso artistico che ha inizio alla fine degli anni Novanta. Ripensando la tradizione informale, la matericità e la gestualità dell’opera, senza rinunciare alla sua possibilità comunicativa, Baia stabilisce un originale contatto con l'intimità ontologica del divenire, nella sua ciclicità, attraverso la fisica conseguenza di un gesto che lascia sul campo concrezioni, tracce sedimentate di una “geologia” dallo spessore vagamente antropologico. È il tempo, in ogni caso, ad assumere in queste tele una dimensione organica, una “gravità” terrena, facendosi filigrana che ricuce - in un rapporto di necessaria continuità, di sequenzialità - gli strappi, le discontinuità di una materia mai uguale a se stessa. È così che ai drappi incollati sulla tela ed all’uso di pigmenti puri si aggiungono, per esempio, calchi di foglie, come a voler mantenere un legame con il mondo naturale che, imperterrito, lascia testimonianza di sé. Oppure gli stessi drappi sembrano volersi liberare dalla superficie del quadro, annodandosi e distaccandosi dalla tela, definitivamente oltre la cornice, verso la conquista dello spazio. È probabilmente questo il punto di arrivo dell’ultima produzione di Giovanni Baia e, forse, è da qui che l’artista ripartirà abbandonando definitivamente il quadro.
Giovanni Baia (Napoli, 1959) vive e lavora a Modena ove si è formato da autodidatta frequentando artisti locali e diplomandosi presso l’Istituto Statale d’Arte Venturi. A metà degli anni ’80 Baia prende parte per la prima volta ad una collettiva, mentre sul finire del decennio entra a far parte del modenese Circolo Muraglione iniziando un proficuo confronto con gli artisti locali. La svolta stilistica che lo porta verso l’attuale produzione avviene sul finire degli anni ’90, quando Baia inizia una sua personale sperimentazione che lo porta a valorizzare sempre più le componenti gestuali e materiche. Ne consegue anche la nascita, nel 1999, da artisti fuoriusciti dal Circolo, l’esperienza del Nuovo Gruppo Artistico N.g.A. Ha esposto in personali e collettive a Modena, Reggio Emilia, Bologna, Piombino.
Con Il colore della materia, Giovanni Baia propone il più recente sviluppo di un percorso artistico che ha inizio alla fine degli anni Novanta. Ripensando la tradizione informale, la matericità e la gestualità dell’opera, senza rinunciare alla sua possibilità comunicativa, Baia stabilisce un originale contatto con l'intimità ontologica del divenire, nella sua ciclicità, attraverso la fisica conseguenza di un gesto che lascia sul campo concrezioni, tracce sedimentate di una “geologia” dallo spessore vagamente antropologico. È il tempo, in ogni caso, ad assumere in queste tele una dimensione organica, una “gravità” terrena, facendosi filigrana che ricuce - in un rapporto di necessaria continuità, di sequenzialità - gli strappi, le discontinuità di una materia mai uguale a se stessa. È così che ai drappi incollati sulla tela ed all’uso di pigmenti puri si aggiungono, per esempio, calchi di foglie, come a voler mantenere un legame con il mondo naturale che, imperterrito, lascia testimonianza di sé. Oppure gli stessi drappi sembrano volersi liberare dalla superficie del quadro, annodandosi e distaccandosi dalla tela, definitivamente oltre la cornice, verso la conquista dello spazio. È probabilmente questo il punto di arrivo dell’ultima produzione di Giovanni Baia e, forse, è da qui che l’artista ripartirà abbandonando definitivamente il quadro.
Giovanni Baia (Napoli, 1959) vive e lavora a Modena ove si è formato da autodidatta frequentando artisti locali e diplomandosi presso l’Istituto Statale d’Arte Venturi. A metà degli anni ’80 Baia prende parte per la prima volta ad una collettiva, mentre sul finire del decennio entra a far parte del modenese Circolo Muraglione iniziando un proficuo confronto con gli artisti locali. La svolta stilistica che lo porta verso l’attuale produzione avviene sul finire degli anni ’90, quando Baia inizia una sua personale sperimentazione che lo porta a valorizzare sempre più le componenti gestuali e materiche. Ne consegue anche la nascita, nel 1999, da artisti fuoriusciti dal Circolo, l’esperienza del Nuovo Gruppo Artistico N.g.A. Ha esposto in personali e collettive a Modena, Reggio Emilia, Bologna, Piombino.
21
ottobre 2010
Giovanni Baia – Il colore della materia
Dal 21 ottobre al 14 novembre 2010
arte contemporanea
Location
CAFE’ LIVRE
Modena, Via Emilia Centro, 103, (Modena)
Modena, Via Emilia Centro, 103, (Modena)
Orario di apertura
tutti i giorni: 8-20
Vernissage
21 Ottobre 2010, ore 19.00
Autore
Curatore