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Marco Beck Peccoz – Eden tra cielo e mare
Con sensibilità di artista, Marco Beck Peccoz ha interpretato quell’Eden tra cielo e mare che sono i parchi del Veneto.
Comunicato stampa
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Con sensibilità di artista, Marco Beck Peccoz ha interpretato quell'Eden tra cielo e mare che sono i parchi del Veneto.
Su iniziativa della Regione Veneto, Assessorato all'Agricoltura, Parchi e Aree Protette, le immagini dei sei parchi saranno esposte dall'8 ottobre al 21 marzo, primo giorno di Primavera, in un luogo davvero emblematico, che da solo meriterebbe il viaggio: Ca' Vedramin a Taglio di Po, sede del Museo regionale della Bonifica nel Parco del Delta del Po.
Quest'impianto è una testimonianza, perfettamente restaurata, della complessa rete di strutture create tra fine Ottocento e primi del Novecento per offrire all'agricoltura porzioni ampie di quell'immenso reticolo di acqua, di fiume e salmastra, e di terre paludose che era il delta del Po. Le sei imponenti caldaie a vapore collegate ad una ciminiera alta sessanta metri, alimentavano un sistema di idrovore in grado di sollevare e convogliare al mare 11 mila litri di acqua al secondo, garantendo così la possibilità di continuare ad essere terraferma all'Isola di Ariano.
Tra questi mastodonti della tecnologia, finalmente a riposo, le immagini di Marco Beck Peccoz aprono squarci di paradiso: raccontano di acque, terre, colline e vette dove la natura è sovrana, luoghi del passato che è futuro, un'altra faccia del Veneto, terra di industrie e di città diffuse.
Parchi a loro modo singolari, unici. A partire degli immensi orizzonti del Delta, la terra più giovane d'Italia. I sui meravigliosi meandri si sono in gran parte formati (e continuano a formarsi) negli ultimi secoli per gli apporti del Grande Fiume. Un territorio in continua mutazione perché connesso tra un Adriatico, che tende ad invadere un ambiente che la subsidenza tende ad abbassare, e l'avanzamento di limi portati dal Po, che qui si ramifica in grandi e piccoli corsi.
Un poco più a nord incontriamo un altro unicum: il Parco dei Colli Euganei, il parco termale più esteso d'Europa, colline che hanno l'aspetto di coni vulcanici sotto e intorno alle quali scorrono le acque calde che alimentano le celebri terme di Abano e Montegrotto.
Un poco più ad est il Parco del Sile, il fiume di sorgiva più esteso d'Italia che prende vita da infinite polle che sgorgano nella pianura trevigiana, per via via rinvigorirsi con altre sorgenti, diventare navigabile e sfociare in Laguna.
Una miniera tra le più preziose a mondo, molto più che quelle di oro e diamanti, è preservata dal Parco della Lessinia, nel veronese. Le viscere di questo verdissimo altopiano imprigionano per sempre un mare di 50 milioni di anni fa, una laguna tropicale, popolata da infinti pesci che guizzavano tra palmeti rigogliosi. Ora fossili tra i più belli al mondo.
Poi le grandi montagne del bellunese, le Dolomiti, oggi Patrimonio Universale dell'Umanità. Due i parchi che le preservano in territorio veneto: il grandioso Parco delle Dolomiti Bellunesi, un Parco Nazionale, che all'imponenza delle cime unisce la presenza di ben 1700 specie botaniche, un quarto della flora dell'intero territorio italiano. A nord di Cortina, nel territorio delle antiche Regole di origine celtica, il sesto parco, quello Regionale delle Dolomiti d'Ampezzo con le altissime vette, le praterie di quota e le folte foreste di conifere.
Di questi luoghi, Marco Beck Peccoz ha colto l'anima, riconducendoli con maestria a visioni, atmosfere, storie, emozioni come solo un grande interprete della fotografia sa fare.
Dopo la prima a Ca' Vendramin la mostra è destinata ad una lunga itineranza in altri parchi e sedi espositive, in Italia e all'estero.
Su iniziativa della Regione Veneto, Assessorato all'Agricoltura, Parchi e Aree Protette, le immagini dei sei parchi saranno esposte dall'8 ottobre al 21 marzo, primo giorno di Primavera, in un luogo davvero emblematico, che da solo meriterebbe il viaggio: Ca' Vedramin a Taglio di Po, sede del Museo regionale della Bonifica nel Parco del Delta del Po.
Quest'impianto è una testimonianza, perfettamente restaurata, della complessa rete di strutture create tra fine Ottocento e primi del Novecento per offrire all'agricoltura porzioni ampie di quell'immenso reticolo di acqua, di fiume e salmastra, e di terre paludose che era il delta del Po. Le sei imponenti caldaie a vapore collegate ad una ciminiera alta sessanta metri, alimentavano un sistema di idrovore in grado di sollevare e convogliare al mare 11 mila litri di acqua al secondo, garantendo così la possibilità di continuare ad essere terraferma all'Isola di Ariano.
Tra questi mastodonti della tecnologia, finalmente a riposo, le immagini di Marco Beck Peccoz aprono squarci di paradiso: raccontano di acque, terre, colline e vette dove la natura è sovrana, luoghi del passato che è futuro, un'altra faccia del Veneto, terra di industrie e di città diffuse.
Parchi a loro modo singolari, unici. A partire degli immensi orizzonti del Delta, la terra più giovane d'Italia. I sui meravigliosi meandri si sono in gran parte formati (e continuano a formarsi) negli ultimi secoli per gli apporti del Grande Fiume. Un territorio in continua mutazione perché connesso tra un Adriatico, che tende ad invadere un ambiente che la subsidenza tende ad abbassare, e l'avanzamento di limi portati dal Po, che qui si ramifica in grandi e piccoli corsi.
Un poco più a nord incontriamo un altro unicum: il Parco dei Colli Euganei, il parco termale più esteso d'Europa, colline che hanno l'aspetto di coni vulcanici sotto e intorno alle quali scorrono le acque calde che alimentano le celebri terme di Abano e Montegrotto.
Un poco più ad est il Parco del Sile, il fiume di sorgiva più esteso d'Italia che prende vita da infinite polle che sgorgano nella pianura trevigiana, per via via rinvigorirsi con altre sorgenti, diventare navigabile e sfociare in Laguna.
Una miniera tra le più preziose a mondo, molto più che quelle di oro e diamanti, è preservata dal Parco della Lessinia, nel veronese. Le viscere di questo verdissimo altopiano imprigionano per sempre un mare di 50 milioni di anni fa, una laguna tropicale, popolata da infinti pesci che guizzavano tra palmeti rigogliosi. Ora fossili tra i più belli al mondo.
Poi le grandi montagne del bellunese, le Dolomiti, oggi Patrimonio Universale dell'Umanità. Due i parchi che le preservano in territorio veneto: il grandioso Parco delle Dolomiti Bellunesi, un Parco Nazionale, che all'imponenza delle cime unisce la presenza di ben 1700 specie botaniche, un quarto della flora dell'intero territorio italiano. A nord di Cortina, nel territorio delle antiche Regole di origine celtica, il sesto parco, quello Regionale delle Dolomiti d'Ampezzo con le altissime vette, le praterie di quota e le folte foreste di conifere.
Di questi luoghi, Marco Beck Peccoz ha colto l'anima, riconducendoli con maestria a visioni, atmosfere, storie, emozioni come solo un grande interprete della fotografia sa fare.
Dopo la prima a Ca' Vendramin la mostra è destinata ad una lunga itineranza in altri parchi e sedi espositive, in Italia e all'estero.
09
ottobre 2010
Marco Beck Peccoz – Eden tra cielo e mare
Dal 09 ottobre 2010 al 21 marzo 2011
fotografia
Location
MUSEO REGIONALE BONIFICA – PARCO DEL DELTA DEL PO
Taglio Di Po, Loc. Ca' Vendramin, (Rovigo)
Taglio Di Po, Loc. Ca' Vendramin, (Rovigo)
Orario di apertura
sino al 30 ottobre e dal 1 al 21 marzo dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00 escluso il lunedì.
Nel periodo dal primo novembre al 28 febbraio la visita è possibile su prenotazione rivolgendosi all'Ente Parco Delta del Po
Vernissage
9 Ottobre 2010, ore 13.30
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore