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Albertalli | Cuche | Haritz – L’absence ne manque de rien car la mémoire est présence
L’esposizione chiude il ciclo 1992-2010 della galleria di magliaso (Lugano). Per marcare il passaggio tra l’oggi e il poi alcuni artisti hanno lavorato e lavoreranno sulla riflessione dell’amico Gianfredo Camesi -L’absence ne manque de rien car la mémoire est présence
Comunicato stampa
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L’esposizione, che ha luogo negli spazi di Officinaarte tra il 9.10 e il 19.12.2010,
chiude il ciclo 1992-2010 della galleria magliasese.
Per marcare il passaggio tra l’oggi e il poi, alcuni artisti hanno lavorato sulla riflessione dell’amico Gianfredo Camesi L’absence ne manque de rien car la mémoire est présence.
Jacqueline Cuche (CH-Isorno/Ti), creatrice di installazioni, con le sue foto di grande formato fa da traît d’union discreto ma solido tra sé e tutti gli altri partecipanti.
Ha scoperto da qualche anno le qualità sorprendenti del tessuto attraverso l’opera
dell’artista francese Patrice Hugues …”car il s’agît d’évoquer des lointains, bien au-delà
du paysage vu”.
In Terra Santa Aglaia Haritz (CH-Ginevra) disegna con la macchina per cucire tessendo fili di relazioni umane oltre il limite della superficie fotografica e lo sguardo d’autore di Reto Albertalli (CH-Ginevra), fotografo.
La loro pluriennale ricerca a due testimonia necessariamente gli enormi contrasti in una terra di conflitti, vittime, donne segregate e oppresse, superstiti qual è la Palestina. Madonne palestinesi o Abaja di Aglaia, foto di morti a colori in light-box e vivi
in bianco e nero di Reto chiedono giustizia e fanno comunque sperare.
Silvia Paradela (CH-Capriasca/Ti), artista argentina, presenta una serie di opere su carta
evidenziando un percorso di riflessione sul tema dell’origine.”Lungo il fiume, luogo delle mie radici, vedo riflesso il grande cielo…e in esso le forme incise in un linguaggio ancestrale. Nella ricerca di un universo poetico si insinuano, inattese, immagini cosmogoniche connesse ad un’origine”.
1/2
Birthmark, a no copyright art brand (I-Milano)
La sintesi del marchio di registrazione assomma l’essere un contenitore di ricerca della complessità delle micro e macro visioni del reale e dei mezzi contemporanei di riproduzione: è dunque una operazione di riedizione, nominare e restituire a nuova identità prodotti di serie, paesaggi quotidiani, convenzioni globalizzate, laboratori ed esperimenti sull’umano.
bmk_x
La proposta per Officinaarte, articola un’idea di percorso del vedere ed un invito a punti di vista trasversali su alcune opere di natura, di ricerca differente. Occhio presente e imperturbabile forse è una rappresentazione fotografica autoreferenziale.
Svelare sarà l’incontestabile diritto alla vita.
Il gruppo=1, composto attualmente da Paolo Boschetti (CH-Morges(VD), Marisa Casellini, (CH-Melano/Ti), Veronica Tanzi (CH-Caslano/Ti) e Flavia Zanetti (CH-Magliaso/Ti) è nato nel 1989 con lo scopo di legare l’arte alla critica politico-sociale, alla denuncia, all’ironia con cui leggere la vita, la comunicazione, i rapporti vitali tra gli uomini.
Partendo dalla riflessione camesiana l’absence ne manque de rien, car la mémoire est
présence, il Gruppo=1 riinterpreta una filastrocca di bimbi inserendola in un universo in cui si intrecciano paradossalmente memoria, olfatto, udito, marketing, conoscenze popolari, pubblicità, angoscia, sogno e speranza. Quest’ultima ci permette di essere utopici, l’utopia ci riporta alla speranza fatta di sogno e realtà per giocare ancora e continuare senza porsi la domanda di cosa sia la verità intesa come giusto/sbagliato, bello/brutto, buono/cattivo.
Nel teatro dell’assurdo in cui si è quotidianamente immersi, astrazione intellettuale e cultura perdono purtroppo parte del loro significato e forse della loro utilità.
Rimbocchiamoci le maniche: muniti di un buon prodotto all cleaner purpose laviamo i panni sporchi pubblicamente senza buttare tutto nelle immondizie. Per meglio ripartire.
Il 19 dicembre tra le 15 e le 17 chiusura di OFFicinaarte fino a nuovo avviso.
chiude il ciclo 1992-2010 della galleria magliasese.
Per marcare il passaggio tra l’oggi e il poi, alcuni artisti hanno lavorato sulla riflessione dell’amico Gianfredo Camesi L’absence ne manque de rien car la mémoire est présence.
Jacqueline Cuche (CH-Isorno/Ti), creatrice di installazioni, con le sue foto di grande formato fa da traît d’union discreto ma solido tra sé e tutti gli altri partecipanti.
Ha scoperto da qualche anno le qualità sorprendenti del tessuto attraverso l’opera
dell’artista francese Patrice Hugues …”car il s’agît d’évoquer des lointains, bien au-delà
du paysage vu”.
In Terra Santa Aglaia Haritz (CH-Ginevra) disegna con la macchina per cucire tessendo fili di relazioni umane oltre il limite della superficie fotografica e lo sguardo d’autore di Reto Albertalli (CH-Ginevra), fotografo.
La loro pluriennale ricerca a due testimonia necessariamente gli enormi contrasti in una terra di conflitti, vittime, donne segregate e oppresse, superstiti qual è la Palestina. Madonne palestinesi o Abaja di Aglaia, foto di morti a colori in light-box e vivi
in bianco e nero di Reto chiedono giustizia e fanno comunque sperare.
Silvia Paradela (CH-Capriasca/Ti), artista argentina, presenta una serie di opere su carta
evidenziando un percorso di riflessione sul tema dell’origine.”Lungo il fiume, luogo delle mie radici, vedo riflesso il grande cielo…e in esso le forme incise in un linguaggio ancestrale. Nella ricerca di un universo poetico si insinuano, inattese, immagini cosmogoniche connesse ad un’origine”.
1/2
Birthmark, a no copyright art brand (I-Milano)
La sintesi del marchio di registrazione assomma l’essere un contenitore di ricerca della complessità delle micro e macro visioni del reale e dei mezzi contemporanei di riproduzione: è dunque una operazione di riedizione, nominare e restituire a nuova identità prodotti di serie, paesaggi quotidiani, convenzioni globalizzate, laboratori ed esperimenti sull’umano.
bmk_x
La proposta per Officinaarte, articola un’idea di percorso del vedere ed un invito a punti di vista trasversali su alcune opere di natura, di ricerca differente. Occhio presente e imperturbabile forse è una rappresentazione fotografica autoreferenziale.
Svelare sarà l’incontestabile diritto alla vita.
Il gruppo=1, composto attualmente da Paolo Boschetti (CH-Morges(VD), Marisa Casellini, (CH-Melano/Ti), Veronica Tanzi (CH-Caslano/Ti) e Flavia Zanetti (CH-Magliaso/Ti) è nato nel 1989 con lo scopo di legare l’arte alla critica politico-sociale, alla denuncia, all’ironia con cui leggere la vita, la comunicazione, i rapporti vitali tra gli uomini.
Partendo dalla riflessione camesiana l’absence ne manque de rien, car la mémoire est
présence, il Gruppo=1 riinterpreta una filastrocca di bimbi inserendola in un universo in cui si intrecciano paradossalmente memoria, olfatto, udito, marketing, conoscenze popolari, pubblicità, angoscia, sogno e speranza. Quest’ultima ci permette di essere utopici, l’utopia ci riporta alla speranza fatta di sogno e realtà per giocare ancora e continuare senza porsi la domanda di cosa sia la verità intesa come giusto/sbagliato, bello/brutto, buono/cattivo.
Nel teatro dell’assurdo in cui si è quotidianamente immersi, astrazione intellettuale e cultura perdono purtroppo parte del loro significato e forse della loro utilità.
Rimbocchiamoci le maniche: muniti di un buon prodotto all cleaner purpose laviamo i panni sporchi pubblicamente senza buttare tutto nelle immondizie. Per meglio ripartire.
Il 19 dicembre tra le 15 e le 17 chiusura di OFFicinaarte fino a nuovo avviso.
09
ottobre 2010
Albertalli | Cuche | Haritz – L’absence ne manque de rien car la mémoire est présence
Dal 09 al 31 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
OFFICINAARTE
Magliaso, Via Cantonale, 57, (Lugano)
Magliaso, Via Cantonale, 57, (Lugano)
Orario di apertura
mercoledì ore 19 -21
sabato e domenica ore 14 17
Vernissage
9 Ottobre 2010, ore 16.00
Autore