Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Angiola Tremonti – Sculture 2000-2010
Un mondo fantastico è quello descritto da Angiola, un universo magico abitato da figure fiabesche: corpi femminili in dolce attesa trasformate in alberi – Mabille – conigli rappresentati con sembianze umane, e, ancora, tenere marmotte animate da una mano pensierosa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 16 settembre 2010 l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano inaugura, alla Galleria d’Arte Moderna, la stagione autunnale con una mostra di Angiola Tremonti.
L’esposizione, prodotta da Palazzo Reale e Galleria d’Arte Moderna di Milano, con il patrocinio di Regione Lombardia e Provincia di Milano, è curata da Luca Beatrice e presenta il ricco excursus creativo della vulcanica artista milanese.
«Il tema della maternità ha ispirato da sempre la produzione artistica e letteraria d’Occidente e d’Oriente e ha creato nel tempo icone e simboli che si associano a valori non soltanto religiosi – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory - Nel suo originale percorso d’artista Angiola Tremonti ha dato vita alle figure delle “Mabille”, donne madri che, nelle sue parole, sono “matrici, creature uniche, essenze soavemente amorfe” e incarnano il principio vitale che si infrange come un’onda e ritorna attraverso le cose e i pensieri. In questo universo onirico tutto può trasformarsi».
«Fra antiche memorie e frenesie del vivere contemporaneo le donne di Angiola Tremonti rappresentano un differente sguardo sull’essere e l’abitare il mondo – continua Finazzer Flory - Con passione per l’umano e desiderio di giocare con la natura. Per provare a sondare le sue forze primigenie e misteriose là dove realtà e sogno si confondono creativamente».
«Angiola Tremonti è una (ex)ragazza che ti cattura con lo sguardo e con il suo incontenibile entusiasmo. Non ci sono mezze misure: o le vai dietro perché ti confonde con le sue mille idee confusamente e creativamente sovrapposte l’una sull’altra, oppure lasci perdere e cerchi a fatica di mantenerti nei binari della razionalità – racconta Luca Beatrice -. Lei, Angiola, non ti aiuta di certo, lei e le sue tante troppe cose da fare, da pensare, progettare; le persone da chiamare, coinvolgere, contattare, in uno tsunami di entusiasmo dove tutto ciò che ti chiede te lo restituisce all’ennesima potenza…»
«Questa mostra di Angiola Tremonti, che sorprenderà più di un visitatore che non la conosce, presenta il suo lavoro scultoreo dell’ultimo decennio – continua Beatrice - Un corpus messo insieme con coerenza e impegno, nonostante le continue digressioni esterne (in particolare nella pittura, a cui lei tiene molto). Fantasia e rigore, immaginazione e fermezza. Sono gli ossimori entro cui si muove l’artista davvero concentrata sul messaggio e sul senso del suo fare».
Un mondo fantastico è quello descritto da Angiola, un universo magico abitato da figure fiabesche: corpi femminili in dolce attesa trasformate in alberi – Mabille – conigli rappresentati con sembianze umane, e, ancora, tenere marmotte animate da una mano pensierosa.
Angiola predilige la scultura, in tutte le sue espressioni, declinata attraverso l’utilizzo di diversi materiali, come bronzo, acciaio e resina.
In mostra più di venti lavori realizzati negli ultimi dieci anni immersi all’interno e all’esterno del suggestivo scenario di Villa Reale a Milano. Circa 18 le opere in bronzo ed acciaio di grandi dimensioni (altezze da m 2,50 a m 3,40) esposte nel giardino e nel cortile della sede espositiva; all’interno, circa 6 sculture in resina illuminata e oltre 10 sculture in bronzo di medie dimensioni.
In occasione dell’inaugurazione l’artista metterà in scena un’installazione vivente: tre donne in calzamaglia ricoperte di creta si paleseranno improvvisamente agli occhi dei presenti accompagnate dalla musica di un violino. Musica e magia saranno, insieme ad Angiola Tremonti, le principali protagoniste della serata.
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo bilingue edito da Silvana Editoriale con una ricca selezione di apparati iconografici e testi critici di Luca Beatrice, Francesca Bonazzoli, Rossana Bossaglia, Luciano Caramel, Raffaele De Grada, Gillo Dorfles.
L’esposizione, prodotta da Palazzo Reale e Galleria d’Arte Moderna di Milano, con il patrocinio di Regione Lombardia e Provincia di Milano, è curata da Luca Beatrice e presenta il ricco excursus creativo della vulcanica artista milanese.
«Il tema della maternità ha ispirato da sempre la produzione artistica e letteraria d’Occidente e d’Oriente e ha creato nel tempo icone e simboli che si associano a valori non soltanto religiosi – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory - Nel suo originale percorso d’artista Angiola Tremonti ha dato vita alle figure delle “Mabille”, donne madri che, nelle sue parole, sono “matrici, creature uniche, essenze soavemente amorfe” e incarnano il principio vitale che si infrange come un’onda e ritorna attraverso le cose e i pensieri. In questo universo onirico tutto può trasformarsi».
«Fra antiche memorie e frenesie del vivere contemporaneo le donne di Angiola Tremonti rappresentano un differente sguardo sull’essere e l’abitare il mondo – continua Finazzer Flory - Con passione per l’umano e desiderio di giocare con la natura. Per provare a sondare le sue forze primigenie e misteriose là dove realtà e sogno si confondono creativamente».
«Angiola Tremonti è una (ex)ragazza che ti cattura con lo sguardo e con il suo incontenibile entusiasmo. Non ci sono mezze misure: o le vai dietro perché ti confonde con le sue mille idee confusamente e creativamente sovrapposte l’una sull’altra, oppure lasci perdere e cerchi a fatica di mantenerti nei binari della razionalità – racconta Luca Beatrice -. Lei, Angiola, non ti aiuta di certo, lei e le sue tante troppe cose da fare, da pensare, progettare; le persone da chiamare, coinvolgere, contattare, in uno tsunami di entusiasmo dove tutto ciò che ti chiede te lo restituisce all’ennesima potenza…»
«Questa mostra di Angiola Tremonti, che sorprenderà più di un visitatore che non la conosce, presenta il suo lavoro scultoreo dell’ultimo decennio – continua Beatrice - Un corpus messo insieme con coerenza e impegno, nonostante le continue digressioni esterne (in particolare nella pittura, a cui lei tiene molto). Fantasia e rigore, immaginazione e fermezza. Sono gli ossimori entro cui si muove l’artista davvero concentrata sul messaggio e sul senso del suo fare».
Un mondo fantastico è quello descritto da Angiola, un universo magico abitato da figure fiabesche: corpi femminili in dolce attesa trasformate in alberi – Mabille – conigli rappresentati con sembianze umane, e, ancora, tenere marmotte animate da una mano pensierosa.
Angiola predilige la scultura, in tutte le sue espressioni, declinata attraverso l’utilizzo di diversi materiali, come bronzo, acciaio e resina.
In mostra più di venti lavori realizzati negli ultimi dieci anni immersi all’interno e all’esterno del suggestivo scenario di Villa Reale a Milano. Circa 18 le opere in bronzo ed acciaio di grandi dimensioni (altezze da m 2,50 a m 3,40) esposte nel giardino e nel cortile della sede espositiva; all’interno, circa 6 sculture in resina illuminata e oltre 10 sculture in bronzo di medie dimensioni.
In occasione dell’inaugurazione l’artista metterà in scena un’installazione vivente: tre donne in calzamaglia ricoperte di creta si paleseranno improvvisamente agli occhi dei presenti accompagnate dalla musica di un violino. Musica e magia saranno, insieme ad Angiola Tremonti, le principali protagoniste della serata.
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo bilingue edito da Silvana Editoriale con una ricca selezione di apparati iconografici e testi critici di Luca Beatrice, Francesca Bonazzoli, Rossana Bossaglia, Luciano Caramel, Raffaele De Grada, Gillo Dorfles.
16
settembre 2010
Angiola Tremonti – Sculture 2000-2010
Dal 16 settembre al 15 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE MODERNA DI MILANO – VILLA REALE
Milano, Via Palestro, 16, (Milano)
Milano, Via Palestro, 16, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni 9,00 -13,00 | 14,00 – 17,30
giorno di chiusura: lunedì
Vernissage
16 Settembre 2010, ore 19.30
Sito web
www.angiolatremonti.com
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore