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Dal collezionismo al Museo nel XVIII secolo: Dresda Napoli Roma
Andrea Emiliani, affronterà un tema di grande interesse che, nell’ambito di un ciclo di conferenze dedicato alle collezioni dei grandi musei del mondo, risulta assolutamente imprescindibile: l’evoluzione delle raccolte d’arte private in musei aperti al pubblico.
Comunicato stampa
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L’ultimo appuntamento del 2010 per il ciclo di conferenze dedicato dalla Fondazione Ermitage Italia al tema de Il Collezionismo e la formazione dei Grandi Musei del mondo, vedrà anche questa volta un protagonista di assoluta eccellenza: Andrea Emiliani.
Lo storico dell’arte tratterà il tema dell’evoluzione delle raccolte private in musei aperti al pubblico, prendendo in esame il caso di tre città: Dresda, Napoli e Roma.
L’analisi di questi tre luoghi, molto distanti tra loro dal punto di vista geografico ma anche da quello culturale,
ha permesso di giungere a risultati molto diversi sull’ esperienza della musealizzazione di raccolte private.
Si ripercorreranno dunque vicende e personalità della scena politica e culturale internazionale dei secoli passati, in un viaggio affascinante fatto di passioni, ambizioni, potere e ideali ma anche di approcci diversi alla questione della conservazione e fruizione del patrimonio artistico-culturale.
Verranno infatti ricordati la Kunstkammer dell’Elettore di Sassonia e gli acquisti di dipinti dei grandi maestri voluti da Augusto III nella prima metà del XVIII secolo ma anche e soprattutto – grazie ad una nuovissima e accurata ricostruzione cui è giunto Emiliani – il progetto museale elaborato proprio per quest’ultimo da Francesco Algarotti nel 1742 ; saranno evocati la celebre raccolta di arte e antichità ereditata da Elisabetta Farnese madre di Carlo - trasferita a Napoli dalle residenze di Parma, Piacenza, Colorno e Roma – e le consistenti collezioni sabaude e borboniche confluite nel Museo di Capodimonte; si accennerà alle donazioni di Sisto IV, delle raccolte dei Borghese, dei Barberini, del cardinale Spada e altri ancora.
Allievo di uno dei più importanti storici d’arte italiani Roberto Longhi, Emiliani è stato Soprintendente per il Patrimonio Storico e Artistico dell’Emilia-Romagna e direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna, docente di Museografia e Storia dell’arte all’Università di Bologna e ispettore onorario per la Didattica dei Musei del Patrimonio Artistico e Storico Nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha collaborato alla riorganizzazione di diverse pinacoteche, è anche accademico dei Lincei, la più antica accademia scientifica del mondo, e presidente dell’Accademia Clementina di Bologna, per citarne solo due. Ha inoltre scritto numerosi saggi sulla tutela dei beni culturali e sull’arte, è di recente pubblicazione la monografia su Federico Barocci.
Una tematica, quella delle collezioni d’arte e dei Grandi Musei, fondamentale anche per le finalità scientifiche della Fondazione Ermitage Italia, che ha ospitato e continua a farlo importanti personaggi del mondo dell’arte. I contributi prestigiosi della curatrice della collezione di pittura veneta del Museo Ermitage di San Pietroburgo, Irina Artemieva, del Direttore aggiunto del museo del Prado, Gabriele Finaldi, ed infine dello storico dell’arte Andrea Emiliani rendono la città estense, ulteriormente, un importante punto di riferimento nel panorama culturale nazionale e internazionale.
Se con l’evento dell’8 novembre si conclude il ciclo sui “Grandi Musei”, non si esauriscono le conferenze su “Caravaggio e i caravaggeschi” che danno appuntamento al 15 novembre alle ore 16.30 con Sergio Benedetti, Head Curator della National Gallery di Dublino, con la conferenza dal titolo
“Caravaggio e i suoi seguaci nella Galleria Nazionale d’Irlanda”.
Lo storico dell’arte tratterà il tema dell’evoluzione delle raccolte private in musei aperti al pubblico, prendendo in esame il caso di tre città: Dresda, Napoli e Roma.
L’analisi di questi tre luoghi, molto distanti tra loro dal punto di vista geografico ma anche da quello culturale,
ha permesso di giungere a risultati molto diversi sull’ esperienza della musealizzazione di raccolte private.
Si ripercorreranno dunque vicende e personalità della scena politica e culturale internazionale dei secoli passati, in un viaggio affascinante fatto di passioni, ambizioni, potere e ideali ma anche di approcci diversi alla questione della conservazione e fruizione del patrimonio artistico-culturale.
Verranno infatti ricordati la Kunstkammer dell’Elettore di Sassonia e gli acquisti di dipinti dei grandi maestri voluti da Augusto III nella prima metà del XVIII secolo ma anche e soprattutto – grazie ad una nuovissima e accurata ricostruzione cui è giunto Emiliani – il progetto museale elaborato proprio per quest’ultimo da Francesco Algarotti nel 1742 ; saranno evocati la celebre raccolta di arte e antichità ereditata da Elisabetta Farnese madre di Carlo - trasferita a Napoli dalle residenze di Parma, Piacenza, Colorno e Roma – e le consistenti collezioni sabaude e borboniche confluite nel Museo di Capodimonte; si accennerà alle donazioni di Sisto IV, delle raccolte dei Borghese, dei Barberini, del cardinale Spada e altri ancora.
Allievo di uno dei più importanti storici d’arte italiani Roberto Longhi, Emiliani è stato Soprintendente per il Patrimonio Storico e Artistico dell’Emilia-Romagna e direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna, docente di Museografia e Storia dell’arte all’Università di Bologna e ispettore onorario per la Didattica dei Musei del Patrimonio Artistico e Storico Nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha collaborato alla riorganizzazione di diverse pinacoteche, è anche accademico dei Lincei, la più antica accademia scientifica del mondo, e presidente dell’Accademia Clementina di Bologna, per citarne solo due. Ha inoltre scritto numerosi saggi sulla tutela dei beni culturali e sull’arte, è di recente pubblicazione la monografia su Federico Barocci.
Una tematica, quella delle collezioni d’arte e dei Grandi Musei, fondamentale anche per le finalità scientifiche della Fondazione Ermitage Italia, che ha ospitato e continua a farlo importanti personaggi del mondo dell’arte. I contributi prestigiosi della curatrice della collezione di pittura veneta del Museo Ermitage di San Pietroburgo, Irina Artemieva, del Direttore aggiunto del museo del Prado, Gabriele Finaldi, ed infine dello storico dell’arte Andrea Emiliani rendono la città estense, ulteriormente, un importante punto di riferimento nel panorama culturale nazionale e internazionale.
Se con l’evento dell’8 novembre si conclude il ciclo sui “Grandi Musei”, non si esauriscono le conferenze su “Caravaggio e i caravaggeschi” che danno appuntamento al 15 novembre alle ore 16.30 con Sergio Benedetti, Head Curator della National Gallery di Dublino, con la conferenza dal titolo
“Caravaggio e i suoi seguaci nella Galleria Nazionale d’Irlanda”.
08
novembre 2010
Dal collezionismo al Museo nel XVIII secolo: Dresda Napoli Roma
08 novembre 2010
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE ERMITAGE ITALIA – PALAZZO GIGLIOLI
Ferrara, Corso Della Giovecca, 148/a, (Ferrara)
Ferrara, Corso Della Giovecca, 148/a, (Ferrara)
Vernissage
8 Novembre 2010, dalle 16
Ufficio stampa
VILLAGGIO GLOBALE
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