15 gennaio 2002

Fino al 10.II.2002 Morosi – La terza via Firenze, FYR Arte Contemporanea

 
Al Foyer degli Artisti la mostra coordinata da Chiara Pruno, presenta Ambra Morosi, artista completa sia nella capacità di espressione pittorica, che nell’uso della tecnica e del colore...

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Non è una mostra di facile lettura, non è una pittura facile. Come esordisce Giuliano Serafini nel catalogo che affianca la mostra “Tra le due vie che da sempre portano alla pittura- quella figurativa e quella aniconica – Ambra Morosi sembra aver scelto una terza”.
La figurazione di Ambra Morosi viene da lontano e porta sulla tela l’ansia di vivere e il mistero. I protagonisti dell’immaginario dell’artista sono leggeri contenitori di contenuti in transito, sempre mutabili e inafferrabili, senza contorni definiti, ma estensioni, espansioni di fisicità in movimento proiettate nell’infinito. Bozzoli delicati incapaci di contenere qualcosa di definito, che trasmettono l’ossessione del corpo che va via.
I 19 quadri esposti (2000/2001) sono suddivisi nei tre ambienti della galleria; sulla destra la “stanza dai toni caldi” così definita dall’artista, in cui i colori delle opere vanno dal rosso al marrone, come nei tre ovali “Il cosmo entra nella stanza ”, “Es..solo Es…” e “Io ricordo” . Nell’altra, opere dai “toni freddi”, dal verde, al blu, al viola, come “ You will be” , “Hector” e “Forma”. In tutte colpisce il ruolo determinante del bianco e concordiamo con Valerio Grimaldi, autore del saggio su Ambra Morosi “Estensionismo” nell’osservare che l’artista “ sgravata…dalla voglia di ritrarre immagini definite, seppure esaltate da quella desueta luminosità fatta di bianchi improvvisi….varca la soglia di un mondo di presenze inquietanti che si sono fatte sintesi e poi cifra significativa del suo fare pittura”. Nell’impossibilità volontaria dell’artista di definire le forme, un particolare si ripete e questa volta è graficamente ben definito: l’organo dell’udito, ora nella morfologia classica dell’orecchio come in “Acme” e in “ L’aria dell’Es”, entrambi del 2001, ora in forma più animalesca e primitiva di antenne, come in “ Giochi di donne” del 1999. “ Io sono un orecchio”, ci spiega l’artista, “sentire è determinante per percepire e ascoltare l’Universo”…
La terza via di Ambra Morosi è immateriale, trasparente, leggera, mistica… è la Sindone dell’anima.
Nel corso della mostra saranno organizzati eventi e incontri. In particolare segnaliamo una “Performance per Ambra Morosi” a cura di City Lights Italia . “La performance non è una lettura… è una sorta di soliloquio a quattro voci alle prese con quello che sembra un gioco di parole: l’enigmicità di un enigma che distoglie per sempre dall’enigma”.
“ Come nella visione di Ambra c’è qualcosa di definito e indefinito al contempo…” nella performance “sono voci mescolate a voci, testi mescolati a testi…moti dell’anima mescolati a moti dell’anima”. Così si esprime Antonio Bertoli che, insieme a Massimo Mori, Massimiliano Chiamenti e Mauro Stagi ha scelto i testi per l’evento. Testi loro, della stessa Ambra, di Andrè Breton, di Dylan Thomas, di Paul Eluard e di Henri Michaux.
La performance si terrà il 20 Gennaio ore 21,15 presso la sede della mostra, FYR- associazione culturale Foyer degli Artisti, Borgo degli Albizi 23. Firenze.

link correlati
www.fyr.it
www.estensionismo.com
www.ego.it/ambamorosi

Daniela Cresti


Dal 12/1/2002 al 10/02/2002
FYR Foyer degli Artisti Associazione culturale
Borgo degli Albizi, 23 50122 Firenze
Orario: 16-19,30
Giorno di chiusura: Lunedì
Ingresso libero
Catalogo presente in galleria


[exibart]

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