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I Cappuccini della Tuscia viterbese
Frati pittori ed opere d’arte per le chiese cappuccine (1535-1779)
Comunicato stampa
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La mostra, nata da un’idea del Prof. Italo Faldi, su sollecitazione della Famiglia Cappuccina, sarà inaugurata nel Salone Papale di Viterbo il 25 settembre 2010 e viene presentata dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio, diretta da Anna Imponente, e dall'Associazione Santa Giacinta Marescotti a Roma presso la sala della S.I.O.I. a Piazza S. Marco n. 51 il 21 settembre alle 10 e 30.
Nell’ambito delle Giornate del Patrimonio2010, il cui slogan quest’anno è “Italia tesoro d’Europa”, si vuole promuovere la poco conosciuta ma interessante produzione artistica dei frati Cappuccini, evidenziando così il rapporto evolutivo tra cappuccini e Tuscia, sviluppatosi negli anni a partire dal 1535. Per indagare sulle varie trasformazioni di questo rapporto e dare un quadro d’insieme più preciso e puntuale dei luoghi della Provincia Cappuccina nella Tuscia si è avviato, in pieno interscambio tra studiosi locali e della Soprintendenza, uno studio inedito, articolato e metodologicamente innovativo. Cercando di delineare una “tipicità cappuccina” , si sono indagate oltre alle figure di artisti più attivi per la famiglia francescana, quali Scipione Pulzone, Durante Alberti e Francesco Da Castello anche quelle di frati cappuccini di maggior rilievo, come frà Semplice da Verona, o più umili e praticamente sconosciuti come Vitale da St. Étienne.
Si è indagato in maniera più puntuale anche il preciso programma iconografico cappuccino, derivante dal Concilio di Trento, che si impernia sulla raffigurazione dell’Immacolata Concezione e dei santi e beati dell’Ordine.
I restauri di alcuni dipinti, avviati per l’esposizione alla mostra, permettendone una più corretta lettura filologica e la migliore condizione espositiva, hanno portato a fruttuose scoperte e ad individuare particolari inediti, offrendo nuove prospettive di studio e di indagine; ad esempio, nel corso del restauro del dipinto di Durante Alberti, raffigurante La Madonna del Buon Consiglio tra angeli e santi, conservato nella chiesa di Sant’Antonio del Convento di Vetralla, è tornato in luce, oltre allo stemma sul retro della cornice architettonica, anche la prova di un profondo rimaneggiamento del dipinto originale. Le scoperte più importanti vengono dalla chiesa di San Francesco a Ronciglione, come la firma dell’artista veneto sulla tela di Frà semplice da Verona o ancora nella pala d’altare raffigurante la Madonna con Bambino e Santi cappuccini che è stato possibile attribuire a Ludovico Stern e datare al 1750 con la scoperta della firma e data autografe.
Una nuova vita, attraverso il restauro, ha acquistato la pala d’altare dell’Immacolata Concezione tra Santi di Scipione Pulzone, forse la più importante opera tra quelle oggetto dell’esposizione.
Le novità emerse saranno esposte nel catalogo e, a completamento della mostra, è programmata una serie di manifestazioni e di celebrazioni, di carattere religioso e culturale, con particolari incontri e seminari di studio a Viterbo e nel territorio, che interessano vari ambiti disciplinari. Saranno creati “itinerari cappuccini” invito a possibili esplorazioni sul territorio delle opere d’arte conservate nei diversi siti cappuccini della Tuscia. Inoltre, saranno accessibili e visitabili le chiese e i conventi cappuccini di Civita Castellana, Ronciglione, Vetralla, Orte, Gallese, Montefiascone, San Lorenzo Nuovo, Bagnoregio e Orvieto. Iniziative dedicate all’enogastronomia tipica dei luoghi affiancheranno la promozione culturale e storica che costituisce l’attuazione temporanea di un museo diffuso sul territorio.
Direttore di ricerca Arch. Giovanni Cesarini
Nell’ambito delle Giornate del Patrimonio2010, il cui slogan quest’anno è “Italia tesoro d’Europa”, si vuole promuovere la poco conosciuta ma interessante produzione artistica dei frati Cappuccini, evidenziando così il rapporto evolutivo tra cappuccini e Tuscia, sviluppatosi negli anni a partire dal 1535. Per indagare sulle varie trasformazioni di questo rapporto e dare un quadro d’insieme più preciso e puntuale dei luoghi della Provincia Cappuccina nella Tuscia si è avviato, in pieno interscambio tra studiosi locali e della Soprintendenza, uno studio inedito, articolato e metodologicamente innovativo. Cercando di delineare una “tipicità cappuccina” , si sono indagate oltre alle figure di artisti più attivi per la famiglia francescana, quali Scipione Pulzone, Durante Alberti e Francesco Da Castello anche quelle di frati cappuccini di maggior rilievo, come frà Semplice da Verona, o più umili e praticamente sconosciuti come Vitale da St. Étienne.
Si è indagato in maniera più puntuale anche il preciso programma iconografico cappuccino, derivante dal Concilio di Trento, che si impernia sulla raffigurazione dell’Immacolata Concezione e dei santi e beati dell’Ordine.
I restauri di alcuni dipinti, avviati per l’esposizione alla mostra, permettendone una più corretta lettura filologica e la migliore condizione espositiva, hanno portato a fruttuose scoperte e ad individuare particolari inediti, offrendo nuove prospettive di studio e di indagine; ad esempio, nel corso del restauro del dipinto di Durante Alberti, raffigurante La Madonna del Buon Consiglio tra angeli e santi, conservato nella chiesa di Sant’Antonio del Convento di Vetralla, è tornato in luce, oltre allo stemma sul retro della cornice architettonica, anche la prova di un profondo rimaneggiamento del dipinto originale. Le scoperte più importanti vengono dalla chiesa di San Francesco a Ronciglione, come la firma dell’artista veneto sulla tela di Frà semplice da Verona o ancora nella pala d’altare raffigurante la Madonna con Bambino e Santi cappuccini che è stato possibile attribuire a Ludovico Stern e datare al 1750 con la scoperta della firma e data autografe.
Una nuova vita, attraverso il restauro, ha acquistato la pala d’altare dell’Immacolata Concezione tra Santi di Scipione Pulzone, forse la più importante opera tra quelle oggetto dell’esposizione.
Le novità emerse saranno esposte nel catalogo e, a completamento della mostra, è programmata una serie di manifestazioni e di celebrazioni, di carattere religioso e culturale, con particolari incontri e seminari di studio a Viterbo e nel territorio, che interessano vari ambiti disciplinari. Saranno creati “itinerari cappuccini” invito a possibili esplorazioni sul territorio delle opere d’arte conservate nei diversi siti cappuccini della Tuscia. Inoltre, saranno accessibili e visitabili le chiese e i conventi cappuccini di Civita Castellana, Ronciglione, Vetralla, Orte, Gallese, Montefiascone, San Lorenzo Nuovo, Bagnoregio e Orvieto. Iniziative dedicate all’enogastronomia tipica dei luoghi affiancheranno la promozione culturale e storica che costituisce l’attuazione temporanea di un museo diffuso sul territorio.
Direttore di ricerca Arch. Giovanni Cesarini
25
settembre 2010
I Cappuccini della Tuscia viterbese
Dal 25 settembre al 25 ottobre 2010
arte antica
Location
PALAZZO DEI PAPI
Viterbo, Piazza San Lorenzo, 10, (Viterbo)
Viterbo, Piazza San Lorenzo, 10, (Viterbo)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10,30 alle 19,30