Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Entretiempos. Nel frattempo istanti intervalli durate
Una mostra collettiva che riunisce 17 artisti le cui opere, secondo diverse prospettive e utilizzando metodi differenti, raccontano l’esperienza del tempo nelle sue varie accezioni e forme visive.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Entretiempos Nel frattempo, istanti, intervalli, durate è una mostra collettiva che riunisce 17 artisti le cui opere, secondo diverse prospettive e utilizzando metodi differenti, raccontano l'esperienza del tempo nelle sue varie accezioni e forme visive. Prendono parte all'esposizione alcune delle figure più importanti del panorama artistico contemporaneo, presentando lavori fotografici, video e pellicole prodotti negli ultimi dieci anni. La mostra, rispettando l'estensione e la diversità, aspira a riflettere un ampio e paradigmatico spettro delle pratiche visive, partendo dal presupposto che le ipotesi di lavoro che hanno guidato la selezione delle opere si articolano intorno a diverse tematiche: la natura e gli effetti dell'interruzione fotografica, e di conseguenza ciò che questo implica nella percezione del movimento e la presunzione diegetica dell'immagine; il contingente, l'effimero e il caso come forma per mettere in rilievo l'instabilità delle opere stesse e le loro connotazioni temporali; l'analisi e la speculazione storica, passando attraverso pratiche relazionate con l'archivio, assieme all'esperienza della memoria individuale e collettiva, volontaria e involontaria; infine, l'articolazione tra la fotografia e altre modalità di immagine, definendo combinazioni e paradossi temporali che si creano in particolar modo tra immagine fissa e movimento.
Spaziando tra immagini del tempo e tempi delle immagini, la mostra si fonda sul paradosso teorico e narrativo della fotografia per delimitare uno spazio propizio per le intuizioni, le idiosincrasie e le derive temporali.
Nel terreno degli interstizi si aspira a intensificare la percezione attraverso una esperienza dell'immagine attenta e riflessiva. In un certo qual modo, ciò che si prefigura è l'urgenza dello spettatore pensieroso, diverso dallo spettatore frettoloso, disinteressato ed estraneo. Nonostante ci sia la tendenza a dare valore alla velocità e accelerazione come requisiti distintivi delle società postmoderne, risulta sconcertante (e per questo necessario) segnalare indizi di inclinazioni artistiche che tendono verso ritmi contrari, favorendo una relazione decelerata, esperienziale e dialettica con il tempo, in una sfida fatta di discontinuità e allentamento che riconcilia il lavoro della ricezione con i ritmi del pensiero e della memoria (che, come sappiamo, tendono a ritenere più l'immagine fissa che l'immagine in movimento). In definitiva l'entretiempo è il luogo dove, sia fuori che dentro, mente e corpo, fattuale, immaginario e realtà non sono più concetti dissociati. Si tratta di un luogo in cui l'immaginario diviene un teatro della memoria - grande, aleatorio, labirintico e metamorfico - la cui comprensione inizia in ogni immagine suggestiva per attivare la percezione dello spettatore attraverso la particolare trama di associazioni e stimoli che scatena.
Spaziando tra immagini del tempo e tempi delle immagini, la mostra si fonda sul paradosso teorico e narrativo della fotografia per delimitare uno spazio propizio per le intuizioni, le idiosincrasie e le derive temporali.
Nel terreno degli interstizi si aspira a intensificare la percezione attraverso una esperienza dell'immagine attenta e riflessiva. In un certo qual modo, ciò che si prefigura è l'urgenza dello spettatore pensieroso, diverso dallo spettatore frettoloso, disinteressato ed estraneo. Nonostante ci sia la tendenza a dare valore alla velocità e accelerazione come requisiti distintivi delle società postmoderne, risulta sconcertante (e per questo necessario) segnalare indizi di inclinazioni artistiche che tendono verso ritmi contrari, favorendo una relazione decelerata, esperienziale e dialettica con il tempo, in una sfida fatta di discontinuità e allentamento che riconcilia il lavoro della ricezione con i ritmi del pensiero e della memoria (che, come sappiamo, tendono a ritenere più l'immagine fissa che l'immagine in movimento). In definitiva l'entretiempo è il luogo dove, sia fuori che dentro, mente e corpo, fattuale, immaginario e realtà non sono più concetti dissociati. Si tratta di un luogo in cui l'immaginario diviene un teatro della memoria - grande, aleatorio, labirintico e metamorfico - la cui comprensione inizia in ogni immagine suggestiva per attivare la percezione dello spettatore attraverso la particolare trama di associazioni e stimoli che scatena.
15
ottobre 2010
Entretiempos. Nel frattempo istanti intervalli durate
Dal 15 ottobre 2010 al 16 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
MAN – MUSEO D’ARTE DELLA PROVINCIA DI NUORO
Nuoro, Via Sebastiano Satta, 27, (Nuoro)
Nuoro, Via Sebastiano Satta, 27, (Nuoro)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-13 - 16.30-20.30
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore