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Maria Lai – Le fate operose
“Giocavo con grande serietà, a un certo punto i miei giochi li hanno chiamati arte”
Comunicato stampa
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La mostra presenta una quarantina di opere dell'artista sarda Maria Lai (nata a Ulassai, Ogliastra, nel 1919) che, dopo aver frequentato a Roma il Liceo Artistico, è stata allieva di Arturo Martini all’Accademia di Venezia dal 1942 al 1945.
Personaggio fuori dai canoni e di genuina freschezza creativa, l'artista Lai è difficile da catalogare. Fortemente legata alla tradizione della sua terra, Maria Lai rielabora fiabe e leggende e le rende universali attraverso un linguaggio semplice e colto, che esprime con i materiali più vari: matita, acquarello, carta, filo, sassi, ceramica, telai.
Coi suoi libri cuciti ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1978 in un progetto multimediale. Nell'81 ha ideato un'opera comunitaria di eccezionale portata e ampiezza: "Legarsi alla montagna", che ha coinvolto in una performance corale tutto il paese di Ulassai e che è documentato da un film di Tonino Casula e dalle foto di Piero Berengo Gardin.
La mostra è formata in prevalenza da opere su carta e da collages, ceramiche, tele e libri cuciti.
Tra i lavori più suggestivi esponiamo una piccola serie di “Fate operose”, carte realizzate con fili d’oro e d’argento e stoffe preziose, ispirate alle mitiche Janas, nate per magia da uno sciame d’api, che insegnarono alle donne sarde a filare e tessere.
Le opere esposte coprono un arco temporale che va dal 1945 al 2008: una sintesi del percorso eclettico ma coerente della Lai.
La mostra è accompagnata da un'introduzione di Gianni Murtas.
Personaggio fuori dai canoni e di genuina freschezza creativa, l'artista Lai è difficile da catalogare. Fortemente legata alla tradizione della sua terra, Maria Lai rielabora fiabe e leggende e le rende universali attraverso un linguaggio semplice e colto, che esprime con i materiali più vari: matita, acquarello, carta, filo, sassi, ceramica, telai.
Coi suoi libri cuciti ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1978 in un progetto multimediale. Nell'81 ha ideato un'opera comunitaria di eccezionale portata e ampiezza: "Legarsi alla montagna", che ha coinvolto in una performance corale tutto il paese di Ulassai e che è documentato da un film di Tonino Casula e dalle foto di Piero Berengo Gardin.
La mostra è formata in prevalenza da opere su carta e da collages, ceramiche, tele e libri cuciti.
Tra i lavori più suggestivi esponiamo una piccola serie di “Fate operose”, carte realizzate con fili d’oro e d’argento e stoffe preziose, ispirate alle mitiche Janas, nate per magia da uno sciame d’api, che insegnarono alle donne sarde a filare e tessere.
Le opere esposte coprono un arco temporale che va dal 1945 al 2008: una sintesi del percorso eclettico ma coerente della Lai.
La mostra è accompagnata da un'introduzione di Gianni Murtas.
02
ottobre 2010
Maria Lai – Le fate operose
Dal 02 ottobre al 23 novembre 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELL’INCISIONE
Brescia, Via Bezzecca, 4, (Brescia)
Brescia, Via Bezzecca, 4, (Brescia)
Orario di apertura
Da martedì a domenica ore 17-20
Vernissage
2 Ottobre 2010, Ore 18.00
Autore
Curatore