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Madre Terra
Artisti provenienti dal Friuli Venezia Giulia e non solo esporranno tele di uguale formato, opere ispirate a linguaggi pittorici differenti, per rappresentare un panorama contemporaneo di immagini che indaga su un tema attualissimo e ricco di sfumature, suscettibile di sconfinate interpretazioni.
Comunicato stampa
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La Terra come sito, luogo d’appartenenza, dove la nostra vita e quella dei nostri ancestrali antenati si sviluppa e sempre si è sviluppata; questo nostro luogo che da millenni ci nutre, ci fornisce motivi di esistenza e di coesistenza; questo paradiso vituperato, lacerato e violentato è la nostra Madre.
Sarà forse che solo adesso noi uomini occidentali e occidentalizzati cominciamo a prendere coscienza di questo ovvio e naturale concetto?
Sarà la nostra interpretazione della concezione Giudeo-Cristiana che con l’ubicazione di un padre Creatore nei cieli e un paradiso in alto non ci ha permesso di comprendere il valore femminile e naturale della nostra madre, la terra.
Certo è e assolutamente innegabile che altre culture da noi etichettate come primitive, “noi sempre superiori, invasivi, con pretese smisurate e grande, ottusa superbia”, da sempre avevano capito l’immenso valore e il ruolo fondamentale della terra, nutrice della loro esistenza e di tutto ciò che la sua infinita amalgama d’elementi dona all’uomo e a ogni singolo essere vivente che la popola.
A proposito di culture “primitive”, certo noi siamo civili; lo siamo veramente?
Mi piacerebbe citare una poesia tramandata verbalmente da una di queste antiche culture al suo popolo:
"Viracocha, Signore dell’universo,
che tu sia Maschio o Femmina non importa,
Tu comandi l’ardore e la procreazione.
Tu sei colui il quale può
perfino con la saliva compiere magia.
Dove ti trovi?
Voglia il cielo che tu non ti nasconda al tuo figlio.
Che tu sia in alto,
che tu sia in basso,
oppure splendente nel cielo,
dove risiede il tuo consiglio,
Esaudisci me!"
Carl Gustav Jung nella sua Psicologia dell’Inconscio ci fornisce un dato fondamentale per poter affrontare la problematica del comportamento e le conseguenze reali del nostro agire: …in quanto l’uomo è in grado di assegnare alla sua vita una certa direzione in cui debba muoversi. Sappiamo però che non esiste nessuna saggezza o preveggenza umana che ci possa mettere in grado di dare alla nostra vita una direzione predeterminata, tranne che per piccoli tratti. Il destino ci sta di fronte confuso e sovrabbondante di possibilità, e, tuttavia, solo una di queste molte possibilità è per noi la strada giusta.
L’umanità oggi si trova a uno stadio di razionalità mai raggiunto nella sua storia, a un punto critico, dove con la strumentalizzazione del sapere si pretende di rimpiazzare il potere creatore di Dio e di modificare il naturale percorso evolutivo della natura.
Jung scriveva che il destino non si sottomette alle regole della riflessione o, in altre parole, alla razionalità, ma bisogna applicare un’ultima analisi associata all’irrazionalità, all’inconscio.
Abbiamo intrapreso la strada giusta? Siamo davanti a tante possibilità ma solo una è giusta e purtroppo non disponiamo di tanto tempo per decidere se trasformare la nostra Madre Terra, << Caos nostro >> nel Lapis, ovvero riportarla al suo stato paradisiaco originario, o se invece continuare a sfruttarla violentarla e ridurla a un arido deserto che forse rifletterebbe ciò che realmente abbiamo nel cuore. Juan Arias Gonano
Sarà forse che solo adesso noi uomini occidentali e occidentalizzati cominciamo a prendere coscienza di questo ovvio e naturale concetto?
Sarà la nostra interpretazione della concezione Giudeo-Cristiana che con l’ubicazione di un padre Creatore nei cieli e un paradiso in alto non ci ha permesso di comprendere il valore femminile e naturale della nostra madre, la terra.
Certo è e assolutamente innegabile che altre culture da noi etichettate come primitive, “noi sempre superiori, invasivi, con pretese smisurate e grande, ottusa superbia”, da sempre avevano capito l’immenso valore e il ruolo fondamentale della terra, nutrice della loro esistenza e di tutto ciò che la sua infinita amalgama d’elementi dona all’uomo e a ogni singolo essere vivente che la popola.
A proposito di culture “primitive”, certo noi siamo civili; lo siamo veramente?
Mi piacerebbe citare una poesia tramandata verbalmente da una di queste antiche culture al suo popolo:
"Viracocha, Signore dell’universo,
che tu sia Maschio o Femmina non importa,
Tu comandi l’ardore e la procreazione.
Tu sei colui il quale può
perfino con la saliva compiere magia.
Dove ti trovi?
Voglia il cielo che tu non ti nasconda al tuo figlio.
Che tu sia in alto,
che tu sia in basso,
oppure splendente nel cielo,
dove risiede il tuo consiglio,
Esaudisci me!"
Carl Gustav Jung nella sua Psicologia dell’Inconscio ci fornisce un dato fondamentale per poter affrontare la problematica del comportamento e le conseguenze reali del nostro agire: …in quanto l’uomo è in grado di assegnare alla sua vita una certa direzione in cui debba muoversi. Sappiamo però che non esiste nessuna saggezza o preveggenza umana che ci possa mettere in grado di dare alla nostra vita una direzione predeterminata, tranne che per piccoli tratti. Il destino ci sta di fronte confuso e sovrabbondante di possibilità, e, tuttavia, solo una di queste molte possibilità è per noi la strada giusta.
L’umanità oggi si trova a uno stadio di razionalità mai raggiunto nella sua storia, a un punto critico, dove con la strumentalizzazione del sapere si pretende di rimpiazzare il potere creatore di Dio e di modificare il naturale percorso evolutivo della natura.
Jung scriveva che il destino non si sottomette alle regole della riflessione o, in altre parole, alla razionalità, ma bisogna applicare un’ultima analisi associata all’irrazionalità, all’inconscio.
Abbiamo intrapreso la strada giusta? Siamo davanti a tante possibilità ma solo una è giusta e purtroppo non disponiamo di tanto tempo per decidere se trasformare la nostra Madre Terra, << Caos nostro >> nel Lapis, ovvero riportarla al suo stato paradisiaco originario, o se invece continuare a sfruttarla violentarla e ridurla a un arido deserto che forse rifletterebbe ciò che realmente abbiamo nel cuore. Juan Arias Gonano
25
settembre 2010
Madre Terra
Dal 25 settembre al 05 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
CARPEARTEM
Trieste, Via Del Trionfo, 1, (Trieste)
Trieste, Via Del Trionfo, 1, (Trieste)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 16-19, sabato e domenica ore 10-12 e 16-19
Vernissage
25 Settembre 2010, ore 18.30
Autore
Curatore