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Claudio Cintoli – Incidenti Onirici
Prima retrospettiva dedicata all’artista di origine marchigiana Claudio Cintoli (Imola 1935-Roma 1977) da un’istituzione museale italiana, dopo 75 anni dalla nascita , per documentare i differenti aspetti dell’eclettica personalità dell’artista, dalla pittura alla scultura, dalle installazioni alle performance.
Comunicato stampa
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Il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro inaugura il 9 ottobre 2010 , in occasione della Giornata del Contemporaneo, Incidenti Onirici , la prima retrospettiva dedicata all’artista di origine marchigiana Claudio Cintoli (Imola 1935-Roma 1977) da un’istituzione museale italiana, dopo 75 anni dalla nascita , per documentare i differenti aspetti dell’eclettica personalità dell’artista, dalla pittura alla scultura, dalle installazioni alle performance. Curata da Ludovico Pratesi e Daniela Ferraria, la rassegna riunisce una trentina di opere rappresentative della ricerca di Cintoli, provenienti dagli eredi dell’artista e da alcuni importanti collezionisti privati.
Si comincia dai dipinti informali dei primi anni Sessanta per arrivare agli affreschi di matrice pop fino alle tele iperrealiste degli ultimi anni, che raffigurano soggetti legati ai temi ricorrenti nell’arte di una personalità ossessionata dall’ambiguità tra vita e morte, libertà e costrizione, corpo ed anima. Si passa poi alle sculture, come i Nodi e i Pesi Morti, realizzate con materiali poveri e legate alle azioni performative di Cintoli, come Annodare (Roma, Galleria L’Attico, 1969) o Crisalide (Roma, Incontri Internazionali d’Arte, 1972) , documentate da video accompagnate da una serie di immagini d’epoca, scattate dal fotografo Pino Abbrescia. La mostra si conclude con alcune opere particolarmente rappresentative degli ultimi anni di lavoro dell’artista, tra le quali spicca Aceldama/Campo di Sangue (1975) una sorta di Via Crucis pagana esposta in pubblico l’ultima volta nel 1977, pochi mesi prima dell’improvvisa scomparsa dell’artista.” Si tratta di una sorta di discesa agli inferi di un artista complesso, che oggi possiamo analizzare grazie ad un punto di vista libero ed aperto a cogliere le novità di un pensiero frammentato ma incandescente, nella sua dimensione onirica ed estrema” scrive Ludovico Pratesi.
La mostra è accompagnata da un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, con i testi dei curatori Ludovico Pratesi e Daniela Ferraria, accompagnate da alcune testimonianze di personalità vicine all’artista, come Pino Abbrescia , Rosanna Barbiellini Amidei, Alberto Boatto, Luciano Lanfranchi, Graziella Lonardi e Lorenza Trucchi, e da una biografia dell’artista di Giulia Polizzotti.
Claudio Cintoli
Note biografiche
Originario di Recanati, Claudio Cintoli nasce ad Imola nel 1935. Nipote del pittore di soggetti religiosi Biagio Biagetti, fin da giovanissimo si rivela portato per il disegno. Dopo un primo periodo figurativo ed informale , Cintoli realizza collage ed affreschi di matrice pop,prima di trasferirsi negli Stati Uniti, dove rimane dal 1965 al ’68. Tornato in Italia, realizza alcune sculture con materiali poveri, legate ad alcune performance, come Annodare (Galleria l’Attico, 1969) e Crisalide (Incontri Internazionali d’Arte, 1972) in accordo con le ricerche di importanti body artisti internazionali come Vito Acconci e Marina Abramovic.Negli ultimi anni Cintoli torna ad una pittura di matrice iperrealista, e realizza Aceldama/Campo di Sangue (1975). Cintoli muore nel 1978 a Roma . Nel 1978 La Biennale di Venezia lo ricorda con un omaggio, seguita da una antologica curata da Giorgio Cortenova alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Verona nel 1984 e da una retrospettiva curata da Mariano Apa a Loreto nel 1988.
Si comincia dai dipinti informali dei primi anni Sessanta per arrivare agli affreschi di matrice pop fino alle tele iperrealiste degli ultimi anni, che raffigurano soggetti legati ai temi ricorrenti nell’arte di una personalità ossessionata dall’ambiguità tra vita e morte, libertà e costrizione, corpo ed anima. Si passa poi alle sculture, come i Nodi e i Pesi Morti, realizzate con materiali poveri e legate alle azioni performative di Cintoli, come Annodare (Roma, Galleria L’Attico, 1969) o Crisalide (Roma, Incontri Internazionali d’Arte, 1972) , documentate da video accompagnate da una serie di immagini d’epoca, scattate dal fotografo Pino Abbrescia. La mostra si conclude con alcune opere particolarmente rappresentative degli ultimi anni di lavoro dell’artista, tra le quali spicca Aceldama/Campo di Sangue (1975) una sorta di Via Crucis pagana esposta in pubblico l’ultima volta nel 1977, pochi mesi prima dell’improvvisa scomparsa dell’artista.” Si tratta di una sorta di discesa agli inferi di un artista complesso, che oggi possiamo analizzare grazie ad un punto di vista libero ed aperto a cogliere le novità di un pensiero frammentato ma incandescente, nella sua dimensione onirica ed estrema” scrive Ludovico Pratesi.
La mostra è accompagnata da un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, con i testi dei curatori Ludovico Pratesi e Daniela Ferraria, accompagnate da alcune testimonianze di personalità vicine all’artista, come Pino Abbrescia , Rosanna Barbiellini Amidei, Alberto Boatto, Luciano Lanfranchi, Graziella Lonardi e Lorenza Trucchi, e da una biografia dell’artista di Giulia Polizzotti.
Claudio Cintoli
Note biografiche
Originario di Recanati, Claudio Cintoli nasce ad Imola nel 1935. Nipote del pittore di soggetti religiosi Biagio Biagetti, fin da giovanissimo si rivela portato per il disegno. Dopo un primo periodo figurativo ed informale , Cintoli realizza collage ed affreschi di matrice pop,prima di trasferirsi negli Stati Uniti, dove rimane dal 1965 al ’68. Tornato in Italia, realizza alcune sculture con materiali poveri, legate ad alcune performance, come Annodare (Galleria l’Attico, 1969) e Crisalide (Incontri Internazionali d’Arte, 1972) in accordo con le ricerche di importanti body artisti internazionali come Vito Acconci e Marina Abramovic.Negli ultimi anni Cintoli torna ad una pittura di matrice iperrealista, e realizza Aceldama/Campo di Sangue (1975). Cintoli muore nel 1978 a Roma . Nel 1978 La Biennale di Venezia lo ricorda con un omaggio, seguita da una antologica curata da Giorgio Cortenova alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Verona nel 1984 e da una retrospettiva curata da Mariano Apa a Loreto nel 1988.
09
ottobre 2010
Claudio Cintoli – Incidenti Onirici
Dal 09 ottobre al 21 novembre 2010
arte contemporanea
Location
CENTRO ARTI VISIVE – PESCHERIA
Pesaro, Corso XI Settembre, 184, (Pesaro E Urbino)
Pesaro, Corso XI Settembre, 184, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
ore 10-12
17.30-19.30
Vernissage
9 Ottobre 2010, ore 18.30 in occasione della Giornata del Contemporaneo
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore