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Sette sull’altare – Massimo Stecchi
La seconda mostra del ciclo è dedicata al pittore senese Massimo Stecchi, curata da Fabio Canestri e Piergiacomo Petrioli.
Comunicato stampa
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MASSIMO STECCHI
“Segno femminile”
INAUGURAZIONE
lunedì 6 settembre 2010, ore 17
“Sette sull'altare”, ovvero sette opere d'arte contemporanea per ognuno dei sette altari barocchi, della ex chiesa di santa Maria della Rosa, oggi biblioteca scientifica dell'Università di Siena. Così si chiama l'iniziativa di “Agorà la Rosa”; un progetto che vuole allargare l'offerta culturale della città e dell'Università, aprendo il panorama artistico cittadino a nuove e stimolanti voci. Il programma prevede di allestire all'interno della biblioteca (ex chiesa) mostre di artisti contemporanei, con la periodicità di una al mese. La seconda mostra del ciclo è dedicata al pittore senese Massimo Stecchi, curata da Fabio Canestri e Piergiacomo Petrioli.
apertura:
6 settembre – 1 ottobre 2010
orario
lunedi’ - sabato: 9.30-20; domenica: 15-20
ingresso libero
info
tel. 0577-232935, e-mail: salarosa@unisi.it
http://salarosa.sba.unisi.it/salarosa
curatori:
Fabio Canestri – Piergiacomo Petrioli
CRITICA
Ballerine sanguigne, in vesti bianche che tracciano profili sinuosi su fondi azzurri, reminiscenze di Degas. Questi acrilici a spatola di Massimo Stecchi giocano con il cromatico contrasto incalzante fra donne di intensi, bruni e caldi rossi, e sfondi azzurro, che si rivelano comunque non piatti e freddi, ma vibranti, intensi, elettrici, conferendo all'opera energia, vitalità. Donne in movimento (danza, corsa, torsione) e i movimenti si rivelano moti dell'animo oltre che azioni. Le madonne, classiche nelle impostazioni (da vedere ad esempio la formale ed iconica posa del bambino), vengono inserite in un contesto contemporaneo, attualizzate da elementi quotidiani, quali un divano, ma anche un canotto, che le identificano (in un messaggio umanissimo che risale all'imperiosa Maestà di Giotto, alle leggiadre madonne Filippo Lippi, fino alla prostituta popolaresca del Caravaggio), quali donne, madri, a volte, reiette della società. E quindi il tema degli aquiloni, che si accomuna a quello delle ballerine, in quanto anch’esso danza, di oggetti nel vento. Questi ultimi dipinti possono anche essere letti come sequenza; un aquilone che si allontana lieve e candido dalla ragazza che corre via, un altro che lascia, impalpabile ricordo, la sua ombra accanto ad una fanciulla pensosa. Con le loro vesti bianche mosse, le figure muliebri stesse appaiono come aquiloni. Stecchi dipinge azzurre variazioni sul tema della leggerezza e del movimento; una sorta di ukiyo-e tutta occidentale, questa dell'artista senese, meditazione soffusa e tenue sul mistero della vita, come nella fanciulla di “Primo ballo” che volteggia lieve verso quell'ignoto turchino, pagina vuota da riempire di segni e colori, che è la vita.
“Segno femminile”
INAUGURAZIONE
lunedì 6 settembre 2010, ore 17
“Sette sull'altare”, ovvero sette opere d'arte contemporanea per ognuno dei sette altari barocchi, della ex chiesa di santa Maria della Rosa, oggi biblioteca scientifica dell'Università di Siena. Così si chiama l'iniziativa di “Agorà la Rosa”; un progetto che vuole allargare l'offerta culturale della città e dell'Università, aprendo il panorama artistico cittadino a nuove e stimolanti voci. Il programma prevede di allestire all'interno della biblioteca (ex chiesa) mostre di artisti contemporanei, con la periodicità di una al mese. La seconda mostra del ciclo è dedicata al pittore senese Massimo Stecchi, curata da Fabio Canestri e Piergiacomo Petrioli.
apertura:
6 settembre – 1 ottobre 2010
orario
lunedi’ - sabato: 9.30-20; domenica: 15-20
ingresso libero
info
tel. 0577-232935, e-mail: salarosa@unisi.it
http://salarosa.sba.unisi.it/salarosa
curatori:
Fabio Canestri – Piergiacomo Petrioli
CRITICA
Ballerine sanguigne, in vesti bianche che tracciano profili sinuosi su fondi azzurri, reminiscenze di Degas. Questi acrilici a spatola di Massimo Stecchi giocano con il cromatico contrasto incalzante fra donne di intensi, bruni e caldi rossi, e sfondi azzurro, che si rivelano comunque non piatti e freddi, ma vibranti, intensi, elettrici, conferendo all'opera energia, vitalità. Donne in movimento (danza, corsa, torsione) e i movimenti si rivelano moti dell'animo oltre che azioni. Le madonne, classiche nelle impostazioni (da vedere ad esempio la formale ed iconica posa del bambino), vengono inserite in un contesto contemporaneo, attualizzate da elementi quotidiani, quali un divano, ma anche un canotto, che le identificano (in un messaggio umanissimo che risale all'imperiosa Maestà di Giotto, alle leggiadre madonne Filippo Lippi, fino alla prostituta popolaresca del Caravaggio), quali donne, madri, a volte, reiette della società. E quindi il tema degli aquiloni, che si accomuna a quello delle ballerine, in quanto anch’esso danza, di oggetti nel vento. Questi ultimi dipinti possono anche essere letti come sequenza; un aquilone che si allontana lieve e candido dalla ragazza che corre via, un altro che lascia, impalpabile ricordo, la sua ombra accanto ad una fanciulla pensosa. Con le loro vesti bianche mosse, le figure muliebri stesse appaiono come aquiloni. Stecchi dipinge azzurre variazioni sul tema della leggerezza e del movimento; una sorta di ukiyo-e tutta occidentale, questa dell'artista senese, meditazione soffusa e tenue sul mistero della vita, come nella fanciulla di “Primo ballo” che volteggia lieve verso quell'ignoto turchino, pagina vuota da riempire di segni e colori, che è la vita.
06
settembre 2010
Sette sull’altare – Massimo Stecchi
Dal 06 settembre al primo ottobre 2010
arte contemporanea
Location
UNIVERSITA’ DI SIENA – FACOLTA’ DI SCIENZE MATEMATICHE
Siena, Piazzetta Silvio Gigli, 1, (Siena)
Siena, Piazzetta Silvio Gigli, 1, (Siena)
Orario di apertura
lunedi’ - sabato: 9.30-20; domenica: 15-20
Autore
Curatore