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Gianni Colombo – Retrospettiva 1959 – 1993
Importante retrospettiva dedicata Gianni Colombo, uno dei grandi esponenti dell’arte contemporanea. La mostra si sviluppa all’interno di un percorso di venti opere: dai Rilievi intermutabili e dalle Strutturazioni pulsanti (1959), attraverso le Strutturazioni fluide (1960), le Cromostrutture (1961-7
Comunicato stampa
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Gianni Colombo nasce a Milano nel 1937. Frequenta corsi di pittura tenuti da Achille Funi all’Accademia di Belle Arti di Brera. Degli anni Cinquanta gli esordi, a cominciare dai lavori in ceramica per il Concorso Nazionale di Faenza e la Mostra Nazionale di Gubbio (presentati dal 1955 al 1961). Nelle sue ricerche, l’accostamento alla grafica, la fotografia e le opere materiche. Sensibile al lavoro dei nuclearisti, alla ricerca di Lucio Fontana e degli spazialisti, nel 1959 fonda il Gruppo T - con Giovanni Anceschi, Gabriele De Vecchi e successivamente Grazia Varisco - che progetta un’arte cinetica, programmata, ottica dove il nuovo protagonista dell’opera è lo spettatore; con la creazione di spazi interattivi non più divisioni tra pittura, scultura e architettura. L’artista espone lavori polimaterici e rilievi monocromi in feltro alla Galleria Azimut di Milano – al centro di un fervore artistico di livello europeo. Le sue prime opere cinetiche animate elettromeccanicamente Superfici in variazione, Rilievi intermutabili, Strutturazioni pulsanti, sono esposte nella personale Miriorama 4 del ’60 alla Galleria Pater: l’idea dell’opera “aperta” con la quale lo spettatore entra direttamente in contatto diventa suo costante tema ed esigente proposito artistico negli anni Sessanta. Ambienti praticabili e lavori che vadano ad interferire sullo stato psico-fisico del fruitore sono protagonisti in numerevoli esposizioni in spazi pubblici all’estero, tra cui si annoverano Strutturazione cinevisuale abitabile al Musée des Arts Décoratifs del Louvre, Parigi (1964) e Strutturazione cinevisuale ambientale per Nova tendencija a Zagabria (1965). Degli stessi anni, After-Structures, Roto-Optic, After-Points sono sperimentazioni attraverso giochi di luce di strutture a movimento rapido e immagini create da flash ritmici. Tra gli innovativi ambienti Spazio elastico del 1967, presentato a Trigon 67 a Graz, dove una rete volumetrica mobile di fili elastici azionati da motori e fosforescenti per le lampade di Wood determina una percezione dello spazio per ognuno diversa.
Biennali (San Paolo, Brasile; Venezia, XXXIV, 1968 - col premio per la pittura) e Fiere internazionali (Documenta 4, Kassel) lo vedono protagonista ancora per questo decennio, annoverando per altro un continuo successo in personali e collettive in Italia e in Europa. Nei nuovi ambienti praticabili si dialoga tra lo spazio, l’equilibrio e il movimento: Campo praticabile, presentato con Vincenzo Agnetti, Studio Marconi di Milano (1970). Dalle metà degli anni Settanta, la ricerca di Colombo si incentra sempre più sull’analisi del linguaggio architettonico con la creazione di ambienti dove il transitante è sempre più parte essenziale: archi, colonne, piani inclinati vengono modificati e manipolati (Topoestesie; Bariestesie, mostrate in primis da Marconi nel ’75). Artista e progettista, Colombo riceve la cattedra di Strutturazione dello spazio alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano con direzione della stessa dal 1985. Dagli anni Ottanta lavora alle Architetture cacogoniometriche ponendo attenzione alle note strutturali dello spazio espositivo e agli elementi architettonici primari (1984, Architettura cacogoniometrica-Colonne, Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano; Biennale di Venezia) per proseguire alla fine del decennio e in quello successivo con lo sviluppo di ambienti impostati sul concetto di “spazio curvo”: Spazio diagoniometrico (1992, Galerie Hoffmann, Friedberg). L’artista scompare prematuramente l’anno seguente, ma l’attenzione per il suo operato continua sino ad oggi con la presentazione di numerevoli personali in spazi pubblici e privati all’estero e in Italia: Studio Dabbeni, Lugano (1993); Studio Marconi, Milano (1994); Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo (1995); Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum, Graz (2007); Castello di Rivoli, Torino (2009); Galleria Il Ponte, Firenze (2010).
Biennali (San Paolo, Brasile; Venezia, XXXIV, 1968 - col premio per la pittura) e Fiere internazionali (Documenta 4, Kassel) lo vedono protagonista ancora per questo decennio, annoverando per altro un continuo successo in personali e collettive in Italia e in Europa. Nei nuovi ambienti praticabili si dialoga tra lo spazio, l’equilibrio e il movimento: Campo praticabile, presentato con Vincenzo Agnetti, Studio Marconi di Milano (1970). Dalle metà degli anni Settanta, la ricerca di Colombo si incentra sempre più sull’analisi del linguaggio architettonico con la creazione di ambienti dove il transitante è sempre più parte essenziale: archi, colonne, piani inclinati vengono modificati e manipolati (Topoestesie; Bariestesie, mostrate in primis da Marconi nel ’75). Artista e progettista, Colombo riceve la cattedra di Strutturazione dello spazio alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano con direzione della stessa dal 1985. Dagli anni Ottanta lavora alle Architetture cacogoniometriche ponendo attenzione alle note strutturali dello spazio espositivo e agli elementi architettonici primari (1984, Architettura cacogoniometrica-Colonne, Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano; Biennale di Venezia) per proseguire alla fine del decennio e in quello successivo con lo sviluppo di ambienti impostati sul concetto di “spazio curvo”: Spazio diagoniometrico (1992, Galerie Hoffmann, Friedberg). L’artista scompare prematuramente l’anno seguente, ma l’attenzione per il suo operato continua sino ad oggi con la presentazione di numerevoli personali in spazi pubblici e privati all’estero e in Italia: Studio Dabbeni, Lugano (1993); Studio Marconi, Milano (1994); Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo (1995); Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum, Graz (2007); Castello di Rivoli, Torino (2009); Galleria Il Ponte, Firenze (2010).
01
ottobre 2010
Gianni Colombo – Retrospettiva 1959 – 1993
Dal primo ottobre 2010 al 21 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL PONTE
Firenze, Via Di Mezzo, 42/B, (Firenze)
Firenze, Via Di Mezzo, 42/B, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 15.30-19
Vernissage
1 Ottobre 2010, 18-22
Autore
Curatore