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Bianco-Valente – Relational Landascape
Bianco-valente presentano nella cornice di roBOt03 una installazione ambientale frutto di un lavoro laboratoriale con giovani artisti e studenti di Belle Arti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
déjà.vu e roBOt Festival
in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna
presentano
Relational Landscape
a cura di
bianco-valente
17 > 18 settembre 2010 | h 18.00/ 24.00
Palazzo Re Enzo (sala Re Enzo) Bologna
con
Marzia Avallone, Enrico Bari, Claire Bosi, Giulia Casula, Samuele Cherubini, Francesco Di Tillo, Pietro Alex Marra, Carmelo Nesci, Raffaele Nesci, Stefania Palmieri, Angelica Porrari, Fabio Romano, Deborah Santamaria, Alia Scalvini, Virginia Zanetti
+
déjà.vu e Museo internazionale della musica di Bologna
16 > 19 settembre 2010
inaugurazione giovedì 16 settembre h 18.00
Museo internazionale della musica, Palazzo Sanguinetti, Strada Maggiore 54, Bologna
bianco-valente
L’insostenibile calma del vento
a cura di Lelio Aiello
bianco-valente presentano nella cornice di roBOt03 una installazione ambientale frutto di un lavoro laboratoriale con giovani artisti e studenti di Belle Arti. Campo di analisi e di azione del laboratorio, promosso da déjà.vu e tenuto tra il 7 e l’11 settembre negli spazi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, sono le dinamiche e le relazioni che si intessono fra le persone, gli eventi e i luoghi. L’opera collettiva si pone come risultato delle interconnessioni createsi nel tempo e nello spazio dei sei giorni di lavoro condiviso, in cui ogni apporto creativo individuale entra a far parte di una più complessa rete di senso.
Dal 16 al 19 settembre il duo partenopeo presenta inoltre al Museo internazionale della musica un’installazione sonora dal titolo L’insostenibile calma del vento, a cura di Lelio Aiello. Realizzata recentemente e presentata all’ultima edizione del Festival Interferenze di Bisacca, l’installazione, inedita per il pubblico bolognese, utilizza il vento nelle diverse zone del globo per elaborare e riprodurre in tempo reale, attraverso un software, suoni che mutano in base alla sua direzione e alla sua intensità.
Il duo di artisti, attivo dal 1994, predilige l’uso di media digitali con cui coinvolgere gli spazi in senso installativo, creando opere non semplicemente da vedere ma da esplorare sinesteticamente, con cui interagire nel pieno di stimolazioni sensoriali e cognitive. Tema centrale del loro progetto artistico è la diade corpo-mente e la relazione tra la sfera naturale e quella artificiale. In quest’ottica indagano i fenomeni legati alla percezione e i processi psico-cerebrali che regolano il rapporto tra il soggetto e la realtà esterna. Negli ultimi anni la loro ricerca ha approfondito l’idea di rete e la dimensione del viaggio, con l’emergere di un piano relazionale in cui i fenomeni fisici risultano strettamente interconnessi con quelli psichici. In questa prospettiva, dal 2001, il duo porta avanti il progetto RSM, svolgendo spostamenti geografici intercontinentali in base a complesse coincidenze astrali, creando in questo modo complesse rifrazioni tra schemi e mappe di natura eterogenea, tra quadri celesti e percorsi terrestri, tra elettromagnetismo e biologia, sottolineando una condizione fondamentale dell’era post-elettronica, in cui tutto è in rete con tutto. L’idea di interconnessione ritorna in molti lavori, tra cui The effort to recompose my complexity del 2008, a sottolineare l’inesauribile possibilità di moltiplicare le strade, le traiettorie, le scelte, e con queste il continuo movimento dei rapporti di senso all’interno di un’esperienza caratterizzata dal nomadismo pratico e concettuale, dalla simultaneità e da una sostanziale ipertestualità con cui in ultimo si esprime la continua ridefinizione della propria identità.
Al laboratorio partecipano Marzia Avallone, Enrico Bari, Claire Bosi, Giulia Casula, Samuele Cherubini, Francesco Di Tillo, Pietro Alex Marra, Carmelo Nesci, Raffaele Nesci, Stefania Palmieri, Angelica Porrari, Fabio Romano, Deborah Santamaria, Alia Scalvini, Virginia Zanetti
I work.lab, sono laboratori di ricerca e di sperimentazione espressiva basati sul concetto di esperienza condivisa e di confronto generazionale, dove artisti di fama internazionale sono invitati a realizzare un progetto con il coinvolgimento di giovani creativi emergenti.
déjà.vu, il progetto bolognese che da tre anni porta avanti una ricerca sui linguaggi del contemporaneo e include artisti, studenti, pubblico e luoghi, in una dimensione dialogica e partecipativa.
Aritmia è un network culturale con sede a Bologna che promuove le sperimentazioni e le produzioni artistiche maggiormente aderenti alla cultura contemporanea..
Realizzato in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna, Raum/Xing, roBOt Festival/ Shape Associated e Museo della musica di Bologna. Con il supporto di Fondazione del Monte, Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna. Con il contributo di Mekki.it, Opere S.r.l. Atelier Biagetti. Media partner UndoNet, Exibart, Mousse, Kaleidoscope, Inside-Shin Production, Città del Capo - Radio Metropolitana, Radio Fujiko, Edizioni Zero. Con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
PROGRAMMA
Settembre 2010
7 > 11 | Accademia di Belle Arti | Via Belle Arti 54, Bologna
RELATIONAL LANDSCAPE laboratorio a cura di BIANCO-VALENTE (Italia)
con Pietro Alex Marra, Marzia Avallone, Enrico Bari, Claire Bosi, Giulia Casula, Samuele Cherubini, Francesco Di Tillo, Raffaele Nesci, Carmelo Nesci, Stefania Palmieri, Angelica Porrari, Fabio Romano, Alia Scalvini, Deborah Santamaria, Virginia Zanetti.
17 > 18 | Palazzo Re Enzo (sala Re Enzo) Bologna | coproduzione déjà.vu / roBOt
RELATIONAL LANDSCAPE installazione a cura di BIANCO-VALENTE (Italia)
con Pietro Alex Marra, Marzia Avallone, Enrico Bari, Claire Bosi, Giulia Casula, Samuele Cherubini, Francesco Di Tillo, Raffaele Nesci, Carmelo Nesci, Stefania Palmieri, Angelica Porrari, Fabio Romano, Alia Scalvini, Deborah Santamaria, Virginia Zanetti.
16 > 19 | Museo della musica, Palazzo Sanguinetti, Strada Maggiore 34 Bologna
L'INSOSTENIBILE CALMA DEL VENTO installazione sonora di BIANCO-VALENTE (Italia)
a cura di Lelio Aiello
Inaugurazione giovedì 16, h 18.00
Orario di pertura: venerdì h 9.30/16.00 |sabato e domenica h10.00/18.30
in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna
presentano
Relational Landscape
a cura di
bianco-valente
17 > 18 settembre 2010 | h 18.00/ 24.00
Palazzo Re Enzo (sala Re Enzo) Bologna
con
Marzia Avallone, Enrico Bari, Claire Bosi, Giulia Casula, Samuele Cherubini, Francesco Di Tillo, Pietro Alex Marra, Carmelo Nesci, Raffaele Nesci, Stefania Palmieri, Angelica Porrari, Fabio Romano, Deborah Santamaria, Alia Scalvini, Virginia Zanetti
+
déjà.vu e Museo internazionale della musica di Bologna
16 > 19 settembre 2010
inaugurazione giovedì 16 settembre h 18.00
Museo internazionale della musica, Palazzo Sanguinetti, Strada Maggiore 54, Bologna
bianco-valente
L’insostenibile calma del vento
a cura di Lelio Aiello
bianco-valente presentano nella cornice di roBOt03 una installazione ambientale frutto di un lavoro laboratoriale con giovani artisti e studenti di Belle Arti. Campo di analisi e di azione del laboratorio, promosso da déjà.vu e tenuto tra il 7 e l’11 settembre negli spazi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, sono le dinamiche e le relazioni che si intessono fra le persone, gli eventi e i luoghi. L’opera collettiva si pone come risultato delle interconnessioni createsi nel tempo e nello spazio dei sei giorni di lavoro condiviso, in cui ogni apporto creativo individuale entra a far parte di una più complessa rete di senso.
Dal 16 al 19 settembre il duo partenopeo presenta inoltre al Museo internazionale della musica un’installazione sonora dal titolo L’insostenibile calma del vento, a cura di Lelio Aiello. Realizzata recentemente e presentata all’ultima edizione del Festival Interferenze di Bisacca, l’installazione, inedita per il pubblico bolognese, utilizza il vento nelle diverse zone del globo per elaborare e riprodurre in tempo reale, attraverso un software, suoni che mutano in base alla sua direzione e alla sua intensità.
Il duo di artisti, attivo dal 1994, predilige l’uso di media digitali con cui coinvolgere gli spazi in senso installativo, creando opere non semplicemente da vedere ma da esplorare sinesteticamente, con cui interagire nel pieno di stimolazioni sensoriali e cognitive. Tema centrale del loro progetto artistico è la diade corpo-mente e la relazione tra la sfera naturale e quella artificiale. In quest’ottica indagano i fenomeni legati alla percezione e i processi psico-cerebrali che regolano il rapporto tra il soggetto e la realtà esterna. Negli ultimi anni la loro ricerca ha approfondito l’idea di rete e la dimensione del viaggio, con l’emergere di un piano relazionale in cui i fenomeni fisici risultano strettamente interconnessi con quelli psichici. In questa prospettiva, dal 2001, il duo porta avanti il progetto RSM, svolgendo spostamenti geografici intercontinentali in base a complesse coincidenze astrali, creando in questo modo complesse rifrazioni tra schemi e mappe di natura eterogenea, tra quadri celesti e percorsi terrestri, tra elettromagnetismo e biologia, sottolineando una condizione fondamentale dell’era post-elettronica, in cui tutto è in rete con tutto. L’idea di interconnessione ritorna in molti lavori, tra cui The effort to recompose my complexity del 2008, a sottolineare l’inesauribile possibilità di moltiplicare le strade, le traiettorie, le scelte, e con queste il continuo movimento dei rapporti di senso all’interno di un’esperienza caratterizzata dal nomadismo pratico e concettuale, dalla simultaneità e da una sostanziale ipertestualità con cui in ultimo si esprime la continua ridefinizione della propria identità.
Al laboratorio partecipano Marzia Avallone, Enrico Bari, Claire Bosi, Giulia Casula, Samuele Cherubini, Francesco Di Tillo, Pietro Alex Marra, Carmelo Nesci, Raffaele Nesci, Stefania Palmieri, Angelica Porrari, Fabio Romano, Deborah Santamaria, Alia Scalvini, Virginia Zanetti
I work.lab, sono laboratori di ricerca e di sperimentazione espressiva basati sul concetto di esperienza condivisa e di confronto generazionale, dove artisti di fama internazionale sono invitati a realizzare un progetto con il coinvolgimento di giovani creativi emergenti.
déjà.vu, il progetto bolognese che da tre anni porta avanti una ricerca sui linguaggi del contemporaneo e include artisti, studenti, pubblico e luoghi, in una dimensione dialogica e partecipativa.
Aritmia è un network culturale con sede a Bologna che promuove le sperimentazioni e le produzioni artistiche maggiormente aderenti alla cultura contemporanea..
Realizzato in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna, Raum/Xing, roBOt Festival/ Shape Associated e Museo della musica di Bologna. Con il supporto di Fondazione del Monte, Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna. Con il contributo di Mekki.it, Opere S.r.l. Atelier Biagetti. Media partner UndoNet, Exibart, Mousse, Kaleidoscope, Inside-Shin Production, Città del Capo - Radio Metropolitana, Radio Fujiko, Edizioni Zero. Con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
PROGRAMMA
Settembre 2010
7 > 11 | Accademia di Belle Arti | Via Belle Arti 54, Bologna
RELATIONAL LANDSCAPE laboratorio a cura di BIANCO-VALENTE (Italia)
con Pietro Alex Marra, Marzia Avallone, Enrico Bari, Claire Bosi, Giulia Casula, Samuele Cherubini, Francesco Di Tillo, Raffaele Nesci, Carmelo Nesci, Stefania Palmieri, Angelica Porrari, Fabio Romano, Alia Scalvini, Deborah Santamaria, Virginia Zanetti.
17 > 18 | Palazzo Re Enzo (sala Re Enzo) Bologna | coproduzione déjà.vu / roBOt
RELATIONAL LANDSCAPE installazione a cura di BIANCO-VALENTE (Italia)
con Pietro Alex Marra, Marzia Avallone, Enrico Bari, Claire Bosi, Giulia Casula, Samuele Cherubini, Francesco Di Tillo, Raffaele Nesci, Carmelo Nesci, Stefania Palmieri, Angelica Porrari, Fabio Romano, Alia Scalvini, Deborah Santamaria, Virginia Zanetti.
16 > 19 | Museo della musica, Palazzo Sanguinetti, Strada Maggiore 34 Bologna
L'INSOSTENIBILE CALMA DEL VENTO installazione sonora di BIANCO-VALENTE (Italia)
a cura di Lelio Aiello
Inaugurazione giovedì 16, h 18.00
Orario di pertura: venerdì h 9.30/16.00 |sabato e domenica h10.00/18.30
17
settembre 2010
Bianco-Valente – Relational Landascape
Dal 17 al 18 settembre 2010
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
PALAZZO RE ENZO
Bologna, Piazza Re Enzo, (Bologna)
Bologna, Piazza Re Enzo, (Bologna)
Orario di apertura
h 18.00/ 24.00
Sito web
www.dejavu-bo
Autore