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Liliana Condemi / Krisztina Szabo
doppia personale di Liliana Condemi (Condofuri,1949) e di Kristzina Szabo (Budapest, 1980).
Comunicato stampa
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Nella centrale struttura dell’Ex Ufficio del Registro si inaugura una doppia personale di Liliana Condemi (Condofuri,1949) e di Krisztina Szabo (Budapest, 1980).
Liliana Condemi espone a Bianco un grande numero di tele che evidenziano diverse fasi del suo
viaggio nel sogno dell’arte. Il colore è la sua anima, setoso, vellutato, colmo di sfumature delicate nei lavori degli anni novanta, più brillante e omogeneo nelle opere recenti, ricche di contrasti
e con assenza di piani prospettici.
Quello di Condemi è un universo parallelo, in cui le forme sono morbide, le linee fluttuanti, gli oggetti non essenziali, interpretabili.
Le fasce di colori si annodano, le strisce sottili diventano spirali, i rettangoli di carta si mutano in fiori e le sfere diventano protagoniste sull’infinito.
Curve che trasformano ogni contesto e lo avvolgono di morbidezza, spiragli di luce nell’incanto della non materia. Rivestimento onirico di un immaginario fertile, a tratti surreale, l’artista ha composto scenari metafisici per approdare ad un totale paesaggio mentale, in cui si perde l’essenza delle forme per ricostruire la globalità di un mondo interiore, dinamico, sereno, ludico, a tratti sovrapposto negli elementi primordiali.
In ogni opera esiste un fondamentale equilibrio di linee e colori, in un’astrazione che diventa armonia di toni, un microcosmo di aperture su uno spazio virtuale.
Si giunge alla composizione di innumerevoli quadri nel quadro, di straordinarie storie di onde che si intrecciano e di cieli che si svelano.
Si rimane coinvolti nel gioco di una seduzione armoniosa, colma di slanci vitali e di influssi positivi. Uno spazio senza memoria, un tempo senza strappi laceranti.
Non è una pittura consolatoria, semmai è assenza di conflitto, accumulo di sostanza, sviluppo di forza vitale, un percorso di realizzazione interiore.
Krisztina Szabo in questa esposizione presenta una serie di lavori in cui permane la sua sete di conoscenza del mondo classico e la capacità di interpretare e dare luce alle forme descritte nei versi di antichi documenti trasformandole in suggestivi contesti alternativi.
Esplorando le figure mitologiche trasforma la sua passione per la storia dell’arte in segno pittorico.
Il titolo della mostra ControLuce indica l’atto di fermare l’immagine esposta volgendosi ai raggi diretti del sole, e quindi sottolinea la volontà dell’artista di creare composizioni nitide, libere da sovrastrutture imposte.
La pittrice ungherese abbagliata dalla luminosità del paesaggio calabrese rianima i versi di poeti e scrittori e li interpreta in chiave antropologica, trasformando l’ideale greco della vergine sacrificale in un excursus figurativo in cui le sembianze delle fanciulle esposte diventano sensuali ed accoglienti. Visioni capaci di interagire con il contesto e di modificarlo.
Il Nymphaeum non è più il luogo dell’otium ma quello della persuasione, in cui lo spettatore viene invitato per ampliare il proprio immaginario e superare la superficialità del quotidiano.
Scandagliare archivi in cerca di simboli e descrizioni è la prima fase dell’esplorazione della storica/pittrice, che in questo caso si è anche lasciata attrarre dalla descrizione di alcuni passi presenti in antichi Bestiari, si tratta di testi medioevali o di autori latini quali Plinio il Vecchio, che narrano di animali reali o immaginari accompagnati da indicazioni di natura morale e riferimenti religiosi agli scritti della Bibbia.
E così il pellicano che nutre i suoi piccoli con il proprio sangue diventa simbolo del sacrificio di Cristo, testimonianza già riportata nell’opera greca Physiologus, mentre l’affascinante Lumerpa è la rappresentazione della fama, a causa del fatto che anche dopo la sua morte le piume splendenti restano intatte, come viene descritto negli appunti di Leonardo.
La trasposizione figurativa di Szabo denota una forte originalità e una capacità di sintesi che astrae e purifica il soggetto trasformandolo nel simbolo culturale che la tradizione impone ma al contempo lo arricchisce di una forte carica semantica e di uno stile assolutamente contemporaneo.
Barbara Reale
10
agosto 2010
Liliana Condemi / Krisztina Szabo
Dal 10 al 25 agosto 2010
arte contemporanea
Location
EX UFFICIO DEL REGISTRO
Bianco, Via Vittoria, (Reggio Di Calabria)
Bianco, Via Vittoria, (Reggio Di Calabria)
Vernissage
10 Agosto 2010, ore 19
Autore