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Fabrizio Parachini – Tre Tempi
Fabrizio Parachini, oltre che pittore non-oggettivo, è teorico, indagatore della percezione visiva, e curatore di mostre.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Fabrizio Parachini, oltre che pittore non-oggettivo, è teorico, indagatore della percezione visiva, e
curatore di mostre. Dalle prime ricerche artistiche nellʼambito neo-costruttivista è approdato alla
realizzazione di opere minimaliste (ma sarebbe meglio dire essenzialiste) che come è stato
precisato “non sfuggono alle sfumate implicazioni emotive e liriche di forte impatto contemplativo e
di delicate declinazioni poetico-cromatiche”.
Il suo lavoro, sviluppato usando colori e forme elementari e primarie, indaga e propone unʼidea di
spazio inteso come entità astratta che lo spettatore, “vedente” e non passivo, costruisce nella
propria mente facendo dialogare le opere pittoriche con le pareti e i luoghi che le accolgono.
Nella mostra alla Galleria Biffi Arte Moderna e Contemporanea vengono presentate tre diverse
tipologie di opere maturate in altrettanti momenti operativi: in tre tempi appunto.
Al primo gruppo appartengono i Trittici, i Dittici e gli Unici, opere costituite da tavole lignee
monocromate di piccole dimensioni che articolano tra di loro colori fondamentali e primitivi come
ocra rossa, nero, grigi o vari toni di giallo: esse assumono, sulle pareti, il ruolo di realtà installative
e di punti focali entro cui affondare lo sguardo senza perdersi. I Reticoli devono essere visti, in
proiezione, come virtuali porzioni di muro assunti al ruolo di opere grazie al minimo intervento
grafico sufficiente a differenziarli dal loro contesto: segni semplici e lineari, in lievissima scansione
di tono dal fondo, intessuti in una maglia a scacchiera apparentemente irregolare. Le Fughe
prospettiche e le Pagine sono opere realizzate sia su tavola, quindi stabilmente collocate a parete,
che su fogli sovrapposti lasciati fluttuare liberamente: le loro superfici sono percorse da sciami di
linee verticali policrome (le linee e le loro ombre in un dialogo serrato) come si trattasse della
rappresentazione di uno sguardo curioso, obliquo e mobile, ma soprattutto astratto (o capace di
astrarre), sulle cose del mondo.
curatore di mostre. Dalle prime ricerche artistiche nellʼambito neo-costruttivista è approdato alla
realizzazione di opere minimaliste (ma sarebbe meglio dire essenzialiste) che come è stato
precisato “non sfuggono alle sfumate implicazioni emotive e liriche di forte impatto contemplativo e
di delicate declinazioni poetico-cromatiche”.
Il suo lavoro, sviluppato usando colori e forme elementari e primarie, indaga e propone unʼidea di
spazio inteso come entità astratta che lo spettatore, “vedente” e non passivo, costruisce nella
propria mente facendo dialogare le opere pittoriche con le pareti e i luoghi che le accolgono.
Nella mostra alla Galleria Biffi Arte Moderna e Contemporanea vengono presentate tre diverse
tipologie di opere maturate in altrettanti momenti operativi: in tre tempi appunto.
Al primo gruppo appartengono i Trittici, i Dittici e gli Unici, opere costituite da tavole lignee
monocromate di piccole dimensioni che articolano tra di loro colori fondamentali e primitivi come
ocra rossa, nero, grigi o vari toni di giallo: esse assumono, sulle pareti, il ruolo di realtà installative
e di punti focali entro cui affondare lo sguardo senza perdersi. I Reticoli devono essere visti, in
proiezione, come virtuali porzioni di muro assunti al ruolo di opere grazie al minimo intervento
grafico sufficiente a differenziarli dal loro contesto: segni semplici e lineari, in lievissima scansione
di tono dal fondo, intessuti in una maglia a scacchiera apparentemente irregolare. Le Fughe
prospettiche e le Pagine sono opere realizzate sia su tavola, quindi stabilmente collocate a parete,
che su fogli sovrapposti lasciati fluttuare liberamente: le loro superfici sono percorse da sciami di
linee verticali policrome (le linee e le loro ombre in un dialogo serrato) come si trattasse della
rappresentazione di uno sguardo curioso, obliquo e mobile, ma soprattutto astratto (o capace di
astrarre), sulle cose del mondo.
11
settembre 2010
Fabrizio Parachini – Tre Tempi
Dall'undici settembre al 02 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
BIFFI ARTE – ARTE | EVENTI PER IL XXI SECOLO
Piacenza, Via Chiapponi, 39, (Piacenza)
Piacenza, Via Chiapponi, 39, (Piacenza)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10:30 12:30
e16:00 - 19.30
Chiuso il lunedì e il giovedì pomeriggio
Vernissage
11 Settembre 2010, ore 18:00
Autore
Curatore