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Mistero
Mostra d’arte curata dal Circolo degli Artisti di Albisola
Comunicato stampa
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Mistero nel Festival del Giallo di Savona 2010. Il ” Mistero” è l'affascinante titolo della mostra che è stato proposto a dieci Artisti, presentati dal Circolo degli Artisti di Albisola, nell'ambito della rassegna ideata dai Cattivi Maestri. Immaginiamo un viaggio tra le storiche e panoramiche sale del palazzo del Commissario sulla piazza d'Armi della Fortezza savonese del Priamar.
Idealmente gli Artisti ci portano per mano attraverso la visione di sculture ceramiche, tele dipinte ed installazioni offrendoci la propria chiave di lettura interpretativa del tema.
Maria Amos ci presenta tre dipinti evocativi di figure umane rese evanescenti da una nebbia misteriosa in una sospensione temporale,come un antico ricordo, lasciando alla fantasia dello spettatore di scriverne il finale.
Silvia Calcagno lancia un messaggio esistenziale tracciato sul gres nella forma totemica che tenta l'elevazione, come un grido misterioso.
Roberto Gaiezza trova il mistero nelle vibrazioni dei profondi e opachi neri che scoprono conforto e forse soluzioni nelle apparizioni squillanti di frammenti arancione in contrappunto a guizzi di terrosi bianchi.
Giacomo Lusso ci fornisce attraverso l'opera ceramica “Mistero dentro” non solo la visione estetica del dorato superficiale segnato da segni, ma invita a chiederci cosa nasconde oltre la fessura l'interno dello scrigno. In fondo ci chiede di fare un “viaggio dentro” al nostro misterioso io.
Beppe Massimi popola di presenze aniconiche e misteriose, nelle tele presenti in mostra, componendo quasi a mosaico ricercati paesaggi mentali. Una linea sinuosa e contorta interpuntata da variazioni di blu e azzurri fa da supporto e costruzione al colore, che vibrando ci rende un'immagine complessiva compiuta di un elegante informale.
Aldo Pagliaro sospende evocanti sfere nel profondo dell'opaco nero ceramico, sparandoci in uno spazio in cui solo l'esplosione di un vibrante verde muove dinamicamente il pensiero verso un nuovo mistero.
Ylli Plaka plasticamente con lingua ceramica ci conduce al mistero delle allusioni, come le buste chiuse, sigillate, lucchettate. Offrendo la chiave per una volontà di svelare, ma impedita dalla materia solo la mente, se vuole, saprà vedere.
Giorgio Robustelli costruisce il suo mistero elevando totem arcaici rugginosi di ossidi metallici e presenze di antichi ferri. Rinnovando il bisogno dell'uomo al tramite con l'alto e rivendicando la sua presenza contemporanea.
Carlo Sipsz scompone e ricompone graficamente o matericamente un misterico paesaggio ideale fatto di croste antiche adagiate o sospese in lande di stesure di colore ora spazio, orizzonti o cieli. Forse paesaggi dell'anima.
Alberto Toby utilizza con felice estro inventivo,utilmente per la narrazione, un figurativo scomposto in frammenti guizzanti contornati da linee sinuose e suadenti. La narrazione è il mistero svelato dai suoi interpreti. La tavola,supporto pittorico si fa leggera e ci porta a sognare. Un volto di donna si affaccia, ipotetici angeli in volo e in alto una luna umana dal doppio sguardo ci scruta e ci conduce nel mistero.
Siamo alla fine del viaggio,certamente non stanchi e forse oggi anzi più ricchi, del “misterioso” addentrarci nelle personalità degli Artisti e delle loro opere. Lasciamo le sale inondate dal sole e dal blu marino di questo antico palazzo con un pensiero in testa. Il mistero è fascinazione, voglia di esplorare, di capire, può risvegliare una mente sopita dalla quotidianità e… allora perché svelarlo.
Il Mistero… è.
Luglio 2010, Aldo Maria Giacosa
Idealmente gli Artisti ci portano per mano attraverso la visione di sculture ceramiche, tele dipinte ed installazioni offrendoci la propria chiave di lettura interpretativa del tema.
Maria Amos ci presenta tre dipinti evocativi di figure umane rese evanescenti da una nebbia misteriosa in una sospensione temporale,come un antico ricordo, lasciando alla fantasia dello spettatore di scriverne il finale.
Silvia Calcagno lancia un messaggio esistenziale tracciato sul gres nella forma totemica che tenta l'elevazione, come un grido misterioso.
Roberto Gaiezza trova il mistero nelle vibrazioni dei profondi e opachi neri che scoprono conforto e forse soluzioni nelle apparizioni squillanti di frammenti arancione in contrappunto a guizzi di terrosi bianchi.
Giacomo Lusso ci fornisce attraverso l'opera ceramica “Mistero dentro” non solo la visione estetica del dorato superficiale segnato da segni, ma invita a chiederci cosa nasconde oltre la fessura l'interno dello scrigno. In fondo ci chiede di fare un “viaggio dentro” al nostro misterioso io.
Beppe Massimi popola di presenze aniconiche e misteriose, nelle tele presenti in mostra, componendo quasi a mosaico ricercati paesaggi mentali. Una linea sinuosa e contorta interpuntata da variazioni di blu e azzurri fa da supporto e costruzione al colore, che vibrando ci rende un'immagine complessiva compiuta di un elegante informale.
Aldo Pagliaro sospende evocanti sfere nel profondo dell'opaco nero ceramico, sparandoci in uno spazio in cui solo l'esplosione di un vibrante verde muove dinamicamente il pensiero verso un nuovo mistero.
Ylli Plaka plasticamente con lingua ceramica ci conduce al mistero delle allusioni, come le buste chiuse, sigillate, lucchettate. Offrendo la chiave per una volontà di svelare, ma impedita dalla materia solo la mente, se vuole, saprà vedere.
Giorgio Robustelli costruisce il suo mistero elevando totem arcaici rugginosi di ossidi metallici e presenze di antichi ferri. Rinnovando il bisogno dell'uomo al tramite con l'alto e rivendicando la sua presenza contemporanea.
Carlo Sipsz scompone e ricompone graficamente o matericamente un misterico paesaggio ideale fatto di croste antiche adagiate o sospese in lande di stesure di colore ora spazio, orizzonti o cieli. Forse paesaggi dell'anima.
Alberto Toby utilizza con felice estro inventivo,utilmente per la narrazione, un figurativo scomposto in frammenti guizzanti contornati da linee sinuose e suadenti. La narrazione è il mistero svelato dai suoi interpreti. La tavola,supporto pittorico si fa leggera e ci porta a sognare. Un volto di donna si affaccia, ipotetici angeli in volo e in alto una luna umana dal doppio sguardo ci scruta e ci conduce nel mistero.
Siamo alla fine del viaggio,certamente non stanchi e forse oggi anzi più ricchi, del “misterioso” addentrarci nelle personalità degli Artisti e delle loro opere. Lasciamo le sale inondate dal sole e dal blu marino di questo antico palazzo con un pensiero in testa. Il mistero è fascinazione, voglia di esplorare, di capire, può risvegliare una mente sopita dalla quotidianità e… allora perché svelarlo.
Il Mistero… è.
Luglio 2010, Aldo Maria Giacosa
08
agosto 2010
Mistero
Dall'otto al 13 agosto 2010
arte contemporanea
Location
FORTEZZA MONUMENTALE DEL PRIAMAR
Savona, Corso Giuseppe Mazzini, (Savona)
Savona, Corso Giuseppe Mazzini, (Savona)
Vernissage
8 Agosto 2010, ore 18 Palazzo del Commissario
Autore