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Silvio Vigliaturo – Peccato originale
In occasione della 50ª edizione della Mostra della Ceramica di Castellamonte, il maestro del vetro Silvio Vigliaturo ha realizzato tre sculture di oltre tre metri di altezza, che, attraverso l’utilizzo della ceramica, riprendono le imponenti dimensioni delle statue vitree che l’hanno reso famoso.
Comunicato stampa
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In occasione della 50ª edizione della Mostra della Ceramica di Castellamonte (To), l’artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo ha realizzato tre sculture totemiche di oltre tre metri di altezza, che, attraverso l’utilizzo del medium della ceramica, riprendono le imponenti dimensioni delle statue vitree che l’hanno reso famoso. L’artista aveva già preso parte all’edizione 2008 della manifestazione, proponendo una serie di sculture in ceramica che riproponevano i personaggi della Guerra di Troia.
Vigliaturo riprende e sviluppa, dunque, le suggestioni derivate da quella prima esperienza, mescolando ad esse le sue abilità di scultore e pittore, nutrite da una costante ed instancabile ricerca tecnica e teorica.
Le opere in mostra – realizzate con l’assistenza di Silvana Neri e Roberto Perino titolari dell’importante azienda di stufe artistiche La Castellamonte, i quali hanno messo a disposizione dell’artista le loro strutture, e con l’aiuto dei professori di Arte della Ceramica Sandra Baruzzi e Guglielmo Marthyn – sono una rilettura del tema del Peccato Originale. Ognuna delle tre sculture, che ricordano nella forma tre poderose anfore, ritrae uno dei personaggi del mito biblico. Adamo, Eva ed il Serpente sono restituiti attraverso i tratti decisi e sinuosi tipici dell’arte di Vigliaturo; i colori intensi e sgargianti, i segni che diventano un linguaggio simbolico che funge da filo conduttore di tutta la produzione scultorea e pittorica dell’artista, dialogano alla perfezione con la terra rossa di Castellamonte, creando squarci, tagli e vuoti che diventano altrettante figure: mani, occhi, foglie che si susseguono senza soluzione di continuità, in una Babele elicoidale che segue le spire del serpente che avvolgono la torre apocalittica.
Vigliaturo rilegge il mito della Grande Madre attraverso Eva, progenitrice feconda dell’umanità intera, custode del segreto della Vita. Al suo fianco vi è un Adamo che ricorda i tratti fieri e marziali del Generale, altra figura ricorrente nel Pantheon dell’artista, e che si mette al servizio della sua compagna, proteggendola dalle insidie costanti di una società crudele che perpetua il peccato del Genesi: la Babele contemporanea degli infidi rettili.
Vigliaturo riprende e sviluppa, dunque, le suggestioni derivate da quella prima esperienza, mescolando ad esse le sue abilità di scultore e pittore, nutrite da una costante ed instancabile ricerca tecnica e teorica.
Le opere in mostra – realizzate con l’assistenza di Silvana Neri e Roberto Perino titolari dell’importante azienda di stufe artistiche La Castellamonte, i quali hanno messo a disposizione dell’artista le loro strutture, e con l’aiuto dei professori di Arte della Ceramica Sandra Baruzzi e Guglielmo Marthyn – sono una rilettura del tema del Peccato Originale. Ognuna delle tre sculture, che ricordano nella forma tre poderose anfore, ritrae uno dei personaggi del mito biblico. Adamo, Eva ed il Serpente sono restituiti attraverso i tratti decisi e sinuosi tipici dell’arte di Vigliaturo; i colori intensi e sgargianti, i segni che diventano un linguaggio simbolico che funge da filo conduttore di tutta la produzione scultorea e pittorica dell’artista, dialogano alla perfezione con la terra rossa di Castellamonte, creando squarci, tagli e vuoti che diventano altrettante figure: mani, occhi, foglie che si susseguono senza soluzione di continuità, in una Babele elicoidale che segue le spire del serpente che avvolgono la torre apocalittica.
Vigliaturo rilegge il mito della Grande Madre attraverso Eva, progenitrice feconda dell’umanità intera, custode del segreto della Vita. Al suo fianco vi è un Adamo che ricorda i tratti fieri e marziali del Generale, altra figura ricorrente nel Pantheon dell’artista, e che si mette al servizio della sua compagna, proteggendola dalle insidie costanti di una società crudele che perpetua il peccato del Genesi: la Babele contemporanea degli infidi rettili.
03
settembre 2010
Silvio Vigliaturo – Peccato originale
Dal 03 settembre al 03 ottobre 2010
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
LA CASTELLAMONTE
Castellamonte, Via Giovanni Casari, (Torino)
Castellamonte, Via Giovanni Casari, (Torino)
Orario di apertura
da venerdì a domenica ore 10 - 13 e 16 - 19
Vernissage
3 Settembre 2010, ore 18:00
Autore
Curatore