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Indre Serpytyte – Still Silence
La giovane fotografa (Lituania, 1983), dopo la collaborazione con The Photographers Gallery di Londra, presenta a Milano le sue opere: dalla serie dedicata al padre e alla sua improvvisa scomparsa ( A State of Silence), alle serie sugli anni della Guerra Fredda ed i suoi protagonisti
Comunicato stampa
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Indre Serpytyte (Lituania, 1983) parla ai nostri occhi di un passato lontano, freddo e silenzioso, che solo chi ha vissuto può raccontare con veridicità.
La verità di quegli anni, gli anni della Guerra Fredda, ha toccato Indre in prima persona: la serie A State of Silence rende omaggio al padre, Albinas Serpytis, Capo della sicurezza del Governo, morto in una disgrazia, in un "incidente stradale", il 13 ottobre 2001.
Nessuno era in grado di fornire i dettagli dell’accaduto, né di rispondere a semplici domande, la sua morte, in realtà, fu premeditata e brutale, e tutto ciò che rimane è un ricordo sempre più sbiadito, uno stato di silenzio in un intero Stato di silenzio, e gli oggetti di una vita: un cappello, le camicie, dei fogli, un telefono rotto…immortalati in una fotografia. Da una guerra annunciata ed allo stesso tempo assillante, oppressiva ed inquietante, che ha continuato per 50 anni a condizionare e distruggere la vita di milioni di uomini, ha inizio la ricerca di Indre nel passato e nelle vite delle vittime, schedate e controllate dalla polizia filo-sovietica che provvedeva ad arrestarle e ad internarle nelle prigioni segrete nel centro di Vilnius. E’ infatti nella quotidianità che trova sfogo il lato disumano di ogni conflitto: morti, abusi, esecuzioni, inducono scelte personali e dolorose come dover abbandonare le proprie case trasformate dagli agenti del KGB in centri di controllo, di interrogatori, di prigionia e tortura: luoghi familiari ed intimi trasformati in luoghi di terrore. Dopo una lunga ricerca e una documentazione rigorosa, Indre, nella serie (1944-1991) Former NKVD - MVD - MGB - KGB Buildings, recupera immagini d'archivio di questi edifici trasfigurati, li rivisita e ri-fotografa, senza riuscire però a trovare alcuna traccia, una corrispondenza visibile all’esterno di quello che era accaduto al loro interno.
La soluzione arriva dalla tradizione lituana delle sculture in legno commissionate ad un artigiano, attraverso le quali Indre rende visibile l'invisibile e cattura con uno scatto la freddezza e l’angoscia che hanno abitato quelle case. La fragile parvenza delle abitazioni si lega con un sottile filo rosso alle foreste - (1944-1991) Forest brothers -, preziosi rifugi di partigiani, nelle quali, dal 1945 al 1956, piccole bande armate, aiutate dai contadini lituani, proseguirono un’aspra ed eroica guerriglia, un movimento di resistenza per l’indipendenza lituana contro le truppe russe che occupavano il loro paese.
Muri naturali oltre i quali trovare la libertà, parte integrante della resistenza,
un monumento all’assenza di memoria,
al silenzio che rimane imperturbato negli anni.
La verità di quegli anni, gli anni della Guerra Fredda, ha toccato Indre in prima persona: la serie A State of Silence rende omaggio al padre, Albinas Serpytis, Capo della sicurezza del Governo, morto in una disgrazia, in un "incidente stradale", il 13 ottobre 2001.
Nessuno era in grado di fornire i dettagli dell’accaduto, né di rispondere a semplici domande, la sua morte, in realtà, fu premeditata e brutale, e tutto ciò che rimane è un ricordo sempre più sbiadito, uno stato di silenzio in un intero Stato di silenzio, e gli oggetti di una vita: un cappello, le camicie, dei fogli, un telefono rotto…immortalati in una fotografia. Da una guerra annunciata ed allo stesso tempo assillante, oppressiva ed inquietante, che ha continuato per 50 anni a condizionare e distruggere la vita di milioni di uomini, ha inizio la ricerca di Indre nel passato e nelle vite delle vittime, schedate e controllate dalla polizia filo-sovietica che provvedeva ad arrestarle e ad internarle nelle prigioni segrete nel centro di Vilnius. E’ infatti nella quotidianità che trova sfogo il lato disumano di ogni conflitto: morti, abusi, esecuzioni, inducono scelte personali e dolorose come dover abbandonare le proprie case trasformate dagli agenti del KGB in centri di controllo, di interrogatori, di prigionia e tortura: luoghi familiari ed intimi trasformati in luoghi di terrore. Dopo una lunga ricerca e una documentazione rigorosa, Indre, nella serie (1944-1991) Former NKVD - MVD - MGB - KGB Buildings, recupera immagini d'archivio di questi edifici trasfigurati, li rivisita e ri-fotografa, senza riuscire però a trovare alcuna traccia, una corrispondenza visibile all’esterno di quello che era accaduto al loro interno.
La soluzione arriva dalla tradizione lituana delle sculture in legno commissionate ad un artigiano, attraverso le quali Indre rende visibile l'invisibile e cattura con uno scatto la freddezza e l’angoscia che hanno abitato quelle case. La fragile parvenza delle abitazioni si lega con un sottile filo rosso alle foreste - (1944-1991) Forest brothers -, preziosi rifugi di partigiani, nelle quali, dal 1945 al 1956, piccole bande armate, aiutate dai contadini lituani, proseguirono un’aspra ed eroica guerriglia, un movimento di resistenza per l’indipendenza lituana contro le truppe russe che occupavano il loro paese.
Muri naturali oltre i quali trovare la libertà, parte integrante della resistenza,
un monumento all’assenza di memoria,
al silenzio che rimane imperturbato negli anni.
17
settembre 2010
Indre Serpytyte – Still Silence
Dal 17 settembre al 06 novembre 2010
fotografia
Location
CAMERA16 CONTEMPORARY ART
Milano, Via Carlo Pisacane, 16, (Milano)
Milano, Via Carlo Pisacane, 16, (Milano)
Orario di apertura
da martedi a sabato 15 - 19
Vernissage
17 Settembre 2010, ore 18.30
Autore
Curatore