Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giorgio Vigna – Altre nature
la mostra si presenta come un viaggio, un percorso circolare e atemporale, articolato in undici momenti: gruppi di opere che sintetizzano ed esemplificano aspetti diversi del lavoro dell’artista, in cui la materia diviene ora leggera ora pesante, può farsi puro colore incandescente, assumere consistenza ingannevole o forme ancestrali.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo importanti mostre personali ospitate da Istituzioni Internazionali, tra cui, il Museo d’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (1993), il Museo Correr di Venezia (2002), il Museo di Villa Pignatelli di Napoli (2003) e il Designmuseo di Helsinki (2007), ed aver partecipato a collettive, tra le altre, all’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma (1986), alla Basilica Palladiana di Vicenza (1991 e 1993), a Palazzo Bricherasio di Torino (2002), al Museo Nazionale di Arti Decorative di Buenos Aires (2002), al Museum of Art and Design di New York (2006), al Museum of Art di Toledo (2007), al Kunstgewerbermuseum di Berlino (2007), al Centre Pompidou di Parigi (2008), al Museo Sforzesco, alla Fondazione Stelline (2008) e alla Triennale di Milano (2009) e all’Indanapolis Museum of Art (2009), Giorgio Vigna presenta ALTRE NATURE, una nuova esposizione appositamente concepita per Palazzo Fortuny di Venezia.
ALTRE NATURE si presenta come un viaggio, un percorso circolare e atemporale, articolato in undici momenti: gruppi di opere che sintetizzano ed esemplificano aspetti diversi del lavoro dell’artista, in cui la materia diviene ora leggera ora pesante, può farsi puro colore incandescente, assumere consistenza ingannevole o forme ancestrali.
Una sosta contemplativa dà inizio al percorso espositivo, un invito a sedere su grandi sculture, un vuoto sonoro racchiuso in segmenti metallici, improvviso e catartico.
Accostamenti materiali antinomici si manifestano nel primo passaggio, in cui il rame è reso docile e racchiuso in forme levigate, traslucide come gocce d’acqua solidificate.
Enigmatici vasi in vetro emergono nell’oscurità facendo esplodere fiori su steli di rame, chiaro rimando alla canna da soffio dalla cui estremità nascono da sempre le opere dei maestri vetrai delle fornaci di Venini, materia colta nell’ imprevedibilità della sua trasformazione.
Due grandi opere in carta lavorata con un personale processo di stampa, “acquatipo”, si presentano come grandi finestre affacciate su una vita cosmica ricca e frammentata.
Un totem costituito di bracciali dei più vari metalli, reali e non, emerge come una stalagmite affiorata da misteriose cavità sotterranee.
Il percorso si chiude in un ultimo contraddittorio contatto, la forma perfetta della sfera di vetro trasparente contenente un frammento di materia metallica grezza, come fosse acqua congelata che ingloba al suo interno il fuoco, una forma incandescente che ci evoca l’esplosione dei vulcani marini.
Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali.
Sperimentando le potenzialità della materia - vetro, rame e oro così come materiali di scarto - ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza.
Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
Il suo lavoro fa parte di collezioni pubbliche e private tra cui il Museum of Arts & Design e The Olnick and Spanu Collection di New York, l’Indianapolis Museum of Art di Indianapolis, il Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi di Torino e il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze.
ALTRE NATURE si presenta come un viaggio, un percorso circolare e atemporale, articolato in undici momenti: gruppi di opere che sintetizzano ed esemplificano aspetti diversi del lavoro dell’artista, in cui la materia diviene ora leggera ora pesante, può farsi puro colore incandescente, assumere consistenza ingannevole o forme ancestrali.
Una sosta contemplativa dà inizio al percorso espositivo, un invito a sedere su grandi sculture, un vuoto sonoro racchiuso in segmenti metallici, improvviso e catartico.
Accostamenti materiali antinomici si manifestano nel primo passaggio, in cui il rame è reso docile e racchiuso in forme levigate, traslucide come gocce d’acqua solidificate.
Enigmatici vasi in vetro emergono nell’oscurità facendo esplodere fiori su steli di rame, chiaro rimando alla canna da soffio dalla cui estremità nascono da sempre le opere dei maestri vetrai delle fornaci di Venini, materia colta nell’ imprevedibilità della sua trasformazione.
Due grandi opere in carta lavorata con un personale processo di stampa, “acquatipo”, si presentano come grandi finestre affacciate su una vita cosmica ricca e frammentata.
Un totem costituito di bracciali dei più vari metalli, reali e non, emerge come una stalagmite affiorata da misteriose cavità sotterranee.
Il percorso si chiude in un ultimo contraddittorio contatto, la forma perfetta della sfera di vetro trasparente contenente un frammento di materia metallica grezza, come fosse acqua congelata che ingloba al suo interno il fuoco, una forma incandescente che ci evoca l’esplosione dei vulcani marini.
Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali.
Sperimentando le potenzialità della materia - vetro, rame e oro così come materiali di scarto - ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi, svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di partenza.
Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa serie di lavori.
Il suo lavoro fa parte di collezioni pubbliche e private tra cui il Museum of Arts & Design e The Olnick and Spanu Collection di New York, l’Indianapolis Museum of Art di Indianapolis, il Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi di Torino e il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze.
03
settembre 2010
Giorgio Vigna – Altre nature
Dal 03 settembre 2010 al 09 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO FORTUNY
Venezia, Campo San Beneto (San Marco), 3958, (Venezia)
Venezia, Campo San Beneto (San Marco), 3958, (Venezia)
Biglietti
Ingresso con il biglietto del museo
intero 9,00 euro
ridotto 6,00 euro
agazzi da 6 a 14 anni; studenti* dai 15 ai 25 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti; cittadini ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI Gratuito
residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi
Orario di apertura
10/18 (biglietteria 10/17); chiuso martedì 25 dicembre e 1 gennaio
Vernissage
3 Settembre 2010, dalle ore 12-20
Autore
Curatore