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L’amicizia della pittura – Leonardo Cremonini / Gabriele Mattera
una mostra sull’amicizia che legò Gabriele Mattera e Leonardo Cremonini (Bologna 1925-Parigi 2010) dalla fine degli anni ’60 fino al 2005, anno della scomparsa di Mattera.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 31 Luglio alle ore 21.30 nel Castello Aragonese di Ischia si inaugura la terza ed ultima mostra della rassegna “L'amicizia della pittura”, promossa dagli Amici di Gabriele Mattera per rendere omaggio a Gabriele Mattera (Ischia 1929-2005) e al dialogo intenso e
particolarissimo che egli intrattenne con alcuni artisti a lui affini nell'idea propulsiva o nei
modi del fare creativo.
Dopo l'esposizione (2008) dedicata al confronto appassionato e per molti anni quotidiano tra
Mattera e Elio Waschimps; dopo l'esposizione (2009) tesa a ripercorrere l'intima e affettuosa
frequentazione tra Mattera e Raffaele Iacono, sta ora per essere inaugurata una mostra
sull'amicizia che legò Gabriele Mattera e Leonardo Cremonini ( Bologna 1925-Parigi 2010)
dalla fine degli anni '60 fino al 2005, anno della scomparsa di Mattera.
A Ischia, dove visse per lunghi periodi dell'anno, dal 1951 al 1955, Leonardo Cremonini
concepì i primi pensieri pittorici relativi a temi centrali del suo universo figurale e poetico:
dalle rappresentazioni di una umanità stupefatta che partecipa alla “festa” del paese come
rito luminoso di verità arcaica e identitaria; alle raffigurazioni delle “macellerie”, in cui
l'urlo bestiale della morte nel sangue è ancestrale esplosione di una violenza che diventa
mito, rivelazione, forma. Inoltre, fu a Ischia che la passione di Cremonini per il mare, per i
suoi colori e la sua fascinazione, si definì stabilmente in un immaginario che lo portò poi
alla perenne ricerca di quella pulsante bellezza che l'isola gli aveva partecipato negli anni in
cui la vita, a Forio, era fulgida di aderenza al senso del luogo. Quando, tra il 1968 e il 1969,
Leonardo Cremonini conosce a Ischia (che continua a frequentare seppure saltuariamente)
Gabriele Mattera, avviene l'incontro e l'inizio dell'amicizia tra due personalità assai diverse,
eppure simili per la necessità assoluta di esprimere il proprio inconscio in una pittura di
aristocratica qualità. Si attua così tra i due, da questa data, un confronto serrato sul senso
del dipingere e sul senso dell'arte, perchè entrambi, da postazioni diverse (Mattera a Ischia,
sempre; Cremonini tra Parigi, l'America e ovunque lo portasse la sua curiosità) convergono
nel desiderio di un fare che sia “rappresentazione”, cioè reinterpretazione del reale, sua revisione nell'immaginario pittorico, implicazione nell'inderogabile voluttà di fare pittura nel fare vita.
I “bagnanti”, le “tende”, di Gabriele Mattera, viaggiatore sedentario, che sonda il visibile
della propria terra facendone territorio della propria mente e del proprio sguardo, artista
perennemente rapito da una complessa vocazione all'introspezione della forma e del colore
come sintomo di condizione umana, discorrono idealmente in questa esposizione con
disegni e tele di Leonardo Cremonini, indimenticabile narratore di caleidoscopici e
labirintici rapporti dell'essere umano col mondo. Di Mattera si espongono, nella galleria inCattedrale, disegni e due dipinti, di cui uno, del 2004, stabilisce la fusione indissolubile di
fulgido colore, forma e segno. Di Cremonini, nella chiesa dell'Immacolata, si mostrano
disegni e tele eseguiti durante gli anni della permanenza a Forio, ma si è creduto opportuno
inserire, per suggellare questo dialogo intorno all'amicizia della pittura, anche il suo ultimo,
struggente quadro, dipinto nel 2008 e raffigurante una sera d'estate, e lo stupore, forse ad
Ischia, certamente al sud, davanti a una “luminaria” durante una festa di paese, che per lui
era, anche, festa della vita.
Solo pochi mesi fa Leonardo Cremonini aveva definito l’idea di questa mostra un’ultima scampagnata con Gabriele nella sua amata Ischia.
Come sempre era riuscito con poche parole a rendere precisamente il senso della proposta e, sebbene con una vena di malinconia, aveva manifestato la gioia di poter nuovamente essere accanto a Gabriele.
Leonardo trascorreva parte dell’estate a Ischia e insieme a Roberta veniva al Castello ospite di Gabriele e Karin. L’atmosfera di quelle serate passate ad ascoltare le loro conversazioni sull’arte e il fascino di quegli incontri sono un ricordo indelebile del nostro vissuto. Quanta passione nel sostenere il proprio punto di vista, e quanta profondità nell’esaminare le questioni dell’arte!
Leonardo seduceva chiunque con parole abili e raffinate. La sua intelligenza, il suo acume, la capacità di descrivere e definire con matematica precisione qualunque stato d’animo erano sorprendenti.
Gli incontri al Castello erano semplici. Si mangiava, si beveva e si parlava di pittura. Tra gli altri spesso partecipavano Edoardo Malagoli , Raffaello Franchini, Massimo Ielasi, Raffaele Iacono, Tonino Della Vecchia, Ercole Camurani. Quelle sere d’estate, spensierate e allegre, si trasformavano così in occasioni di dibattito, di scambio, anche di litigio. Nascevano spunti di riflessione importanti, e Leonardo portava nuovi stimoli da Parigi che ricaricavano fortemente Gabriele.
Vite completamente diverse, per molti versi opposte, percorsi artistici differenti eppure anche un infinito mare di punti di contatto, una sensibilità comune, uno stesso grande amore per l’immaginario legato all’isola e alla realtà sognata che aveva rappresentato per entrambi.
Siamo orgogliosi di poter chiudere questo ciclo, che abbiamo amato intensamente, con questa bellissima mostra: un viaggio nell’opera grafica che, più della pittura, racconta la profonda intimità di due artisti straordinari.
Anna Cristina Mattera
Presidente Amici di Gabriele Mattera
particolarissimo che egli intrattenne con alcuni artisti a lui affini nell'idea propulsiva o nei
modi del fare creativo.
Dopo l'esposizione (2008) dedicata al confronto appassionato e per molti anni quotidiano tra
Mattera e Elio Waschimps; dopo l'esposizione (2009) tesa a ripercorrere l'intima e affettuosa
frequentazione tra Mattera e Raffaele Iacono, sta ora per essere inaugurata una mostra
sull'amicizia che legò Gabriele Mattera e Leonardo Cremonini ( Bologna 1925-Parigi 2010)
dalla fine degli anni '60 fino al 2005, anno della scomparsa di Mattera.
A Ischia, dove visse per lunghi periodi dell'anno, dal 1951 al 1955, Leonardo Cremonini
concepì i primi pensieri pittorici relativi a temi centrali del suo universo figurale e poetico:
dalle rappresentazioni di una umanità stupefatta che partecipa alla “festa” del paese come
rito luminoso di verità arcaica e identitaria; alle raffigurazioni delle “macellerie”, in cui
l'urlo bestiale della morte nel sangue è ancestrale esplosione di una violenza che diventa
mito, rivelazione, forma. Inoltre, fu a Ischia che la passione di Cremonini per il mare, per i
suoi colori e la sua fascinazione, si definì stabilmente in un immaginario che lo portò poi
alla perenne ricerca di quella pulsante bellezza che l'isola gli aveva partecipato negli anni in
cui la vita, a Forio, era fulgida di aderenza al senso del luogo. Quando, tra il 1968 e il 1969,
Leonardo Cremonini conosce a Ischia (che continua a frequentare seppure saltuariamente)
Gabriele Mattera, avviene l'incontro e l'inizio dell'amicizia tra due personalità assai diverse,
eppure simili per la necessità assoluta di esprimere il proprio inconscio in una pittura di
aristocratica qualità. Si attua così tra i due, da questa data, un confronto serrato sul senso
del dipingere e sul senso dell'arte, perchè entrambi, da postazioni diverse (Mattera a Ischia,
sempre; Cremonini tra Parigi, l'America e ovunque lo portasse la sua curiosità) convergono
nel desiderio di un fare che sia “rappresentazione”, cioè reinterpretazione del reale, sua revisione nell'immaginario pittorico, implicazione nell'inderogabile voluttà di fare pittura nel fare vita.
I “bagnanti”, le “tende”, di Gabriele Mattera, viaggiatore sedentario, che sonda il visibile
della propria terra facendone territorio della propria mente e del proprio sguardo, artista
perennemente rapito da una complessa vocazione all'introspezione della forma e del colore
come sintomo di condizione umana, discorrono idealmente in questa esposizione con
disegni e tele di Leonardo Cremonini, indimenticabile narratore di caleidoscopici e
labirintici rapporti dell'essere umano col mondo. Di Mattera si espongono, nella galleria inCattedrale, disegni e due dipinti, di cui uno, del 2004, stabilisce la fusione indissolubile di
fulgido colore, forma e segno. Di Cremonini, nella chiesa dell'Immacolata, si mostrano
disegni e tele eseguiti durante gli anni della permanenza a Forio, ma si è creduto opportuno
inserire, per suggellare questo dialogo intorno all'amicizia della pittura, anche il suo ultimo,
struggente quadro, dipinto nel 2008 e raffigurante una sera d'estate, e lo stupore, forse ad
Ischia, certamente al sud, davanti a una “luminaria” durante una festa di paese, che per lui
era, anche, festa della vita.
Solo pochi mesi fa Leonardo Cremonini aveva definito l’idea di questa mostra un’ultima scampagnata con Gabriele nella sua amata Ischia.
Come sempre era riuscito con poche parole a rendere precisamente il senso della proposta e, sebbene con una vena di malinconia, aveva manifestato la gioia di poter nuovamente essere accanto a Gabriele.
Leonardo trascorreva parte dell’estate a Ischia e insieme a Roberta veniva al Castello ospite di Gabriele e Karin. L’atmosfera di quelle serate passate ad ascoltare le loro conversazioni sull’arte e il fascino di quegli incontri sono un ricordo indelebile del nostro vissuto. Quanta passione nel sostenere il proprio punto di vista, e quanta profondità nell’esaminare le questioni dell’arte!
Leonardo seduceva chiunque con parole abili e raffinate. La sua intelligenza, il suo acume, la capacità di descrivere e definire con matematica precisione qualunque stato d’animo erano sorprendenti.
Gli incontri al Castello erano semplici. Si mangiava, si beveva e si parlava di pittura. Tra gli altri spesso partecipavano Edoardo Malagoli , Raffaello Franchini, Massimo Ielasi, Raffaele Iacono, Tonino Della Vecchia, Ercole Camurani. Quelle sere d’estate, spensierate e allegre, si trasformavano così in occasioni di dibattito, di scambio, anche di litigio. Nascevano spunti di riflessione importanti, e Leonardo portava nuovi stimoli da Parigi che ricaricavano fortemente Gabriele.
Vite completamente diverse, per molti versi opposte, percorsi artistici differenti eppure anche un infinito mare di punti di contatto, una sensibilità comune, uno stesso grande amore per l’immaginario legato all’isola e alla realtà sognata che aveva rappresentato per entrambi.
Siamo orgogliosi di poter chiudere questo ciclo, che abbiamo amato intensamente, con questa bellissima mostra: un viaggio nell’opera grafica che, più della pittura, racconta la profonda intimità di due artisti straordinari.
Anna Cristina Mattera
Presidente Amici di Gabriele Mattera
31
luglio 2010
L’amicizia della pittura – Leonardo Cremonini / Gabriele Mattera
Dal 31 luglio al 26 settembre 2010
arte contemporanea
Location
CASTELLO ARAGONESE
Ischia, Ponte Aragonese, (Napoli)
Ischia, Ponte Aragonese, (Napoli)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 18.30
Vernissage
31 Luglio 2010, ore 21.30
Editore
PAPARO
Autore
Curatore