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Roland Flexner / Matthew Monahan
la Galleria Massimo De Carlo inaugura due mostre personali di Roland Flexner e Matthew Monahan. Se per Roland Flexner è la seconda personale che viene organizzata dalla galleria (la prima è del 2004), per Matthew Monahan è la prima volta che arriva in Italia.
Comunicato stampa
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Il 17 settembre 2010 la Galleria Massimo De Carlo inaugura due mostre personali di Roland Flexner e Matthew Monahan. Se per Roland Flexner è la seconda personale che viene organizzata dalla galleria (la prima è del 2004), per Matthew Monahan è la prima volta che arriva in Italia.
Negli ultimi vent'anni Roland Flexner si è dedicato principalmente al disegno, andando a perfezionare differenti teorie e tecniche provenienti dall'oriente. Centrale è l'utilizzo dell'inchiostro preparato artigianalmente dall'artista, che spesso viene mischiato ad altri liquidi (per esempio acqua insaponata o gelatina), applicato su di un foglio e disposto secondo un'antica tecnica giapponese della "marmorizzazione" della carta chiamata suminagashi. Sono lavori di piccolo formato in cui casualità e precisa volontà dell'artista si mescolano, arrivando a compenetrarsi e confondersi a vicenda. Quello che crea l'artista sono piccoli mondi in cui l'immaginazione è l'unica, vera, chiave di lettura. Anche per i nuovi lavori fotografici Flexner si affida da una parte alla casualità e dall'altra ad un procedimento tecnico ben preciso: l'artista soffia del fumo denso sopra alla scultura di un teschio, altro soggetto molto caro a Flexner. Il fumo si muove liberamente, s'insinua nelle cavità del teschio disegnando di volta in volta differenti figure in continuo divenire: ma lo scatto fotografico congela l'istante e disegna, anche in questo caso, un'atmosfera onirica e surreale.
Nei suoi lavori, principalmente sculture, Matthew Monahan si concentra sulla figura umana: partendo dalle regole del figurativo e scegliendo come soggetti corpi e volti, l'artista si libera dell'arbitrarietà dell'astratto e riesce a concentrarsi sullo sviluppo di un proprio stile, che in questo caso frammenta, deforma, paralizza ciò che sarebbe animato, in nome di una battaglia per mantenere separata l'arte dalla vita. Ed è per questo che Monahan non parte da fotografie, proiezioni, modelli o calchi prelevati dalla vita reale: l'artista concretizza quello che la sua creatività gli suggerisce, "imprigiona" i personaggi che popolano i suoi sogni all'interno di forme e materiali differenti, come carta, bronzo, acciaio, legno o polistirolo. Una meta-realtà che si nutre di suggestioni e idee, e che Monahan non rinuncia a collocare su di un piedistallo, con la volontà di creare un ponte di collegamento fra i due mondi, sottolineandone nello stesso tempo la distanza.
Roland Flexner
Nato nel 1944 a Nizza, vive e lavora a New York dal 1982. Attivo a partire dagli anni '70 nella ridefinizione dello statuto della pittura, in più di trent'anni di carriera Roland Flexner ha esposto presso il Museum of Contemporary Art di Tokyo, il Whitney Museum of American Art di New York, il PS1 di New York, l'Aldrich Museum of Contemporary Art di Ridgefield, Magasin - Centre National d'Art Contemporain di Grenoble, il Musée National d'Art Moderne e presso il Centre Pompidou di Parigi. Ha partecipato all'edizione del 2006 della Biennale di Berlino e all'edizione 2010 della Whitney Biennial.
Matthew Monahan
Nato in California nel 1972, vive e lavora a Los Angeles. I suoi lavori sono presenti nelle collezioni del MOCA di Los Angele, MoMA di New York, Tate Modern di Londra e del Museum Boijmans van Beuningen di Rotterdam. Nel 2007 il MOCA di Los Angeles gli ha dedicato una personale. Ha partecipato alla settima edizione della Biennale di Gwangju (2008), alla quarta edizione della Berlin Biennial (2006) e alla Whitney Biennial del 2006. Ha preso parte alle collettive Life on Mars. The 55th Carnegie International presso il Carnegie Museum of Art di Pittsburgh (2008), Unmonumental presso il New Museum di New York (2007) e USA Today presso la Royal Academy of Arts & Saatchi Gallery di Londra (2006). È presente nella collettiva STATUESQUE presso il City Hall Park di New York inaugurata lo scorso 2 giugno e aperta fino al 3 dicembre 2010.
Negli ultimi vent'anni Roland Flexner si è dedicato principalmente al disegno, andando a perfezionare differenti teorie e tecniche provenienti dall'oriente. Centrale è l'utilizzo dell'inchiostro preparato artigianalmente dall'artista, che spesso viene mischiato ad altri liquidi (per esempio acqua insaponata o gelatina), applicato su di un foglio e disposto secondo un'antica tecnica giapponese della "marmorizzazione" della carta chiamata suminagashi. Sono lavori di piccolo formato in cui casualità e precisa volontà dell'artista si mescolano, arrivando a compenetrarsi e confondersi a vicenda. Quello che crea l'artista sono piccoli mondi in cui l'immaginazione è l'unica, vera, chiave di lettura. Anche per i nuovi lavori fotografici Flexner si affida da una parte alla casualità e dall'altra ad un procedimento tecnico ben preciso: l'artista soffia del fumo denso sopra alla scultura di un teschio, altro soggetto molto caro a Flexner. Il fumo si muove liberamente, s'insinua nelle cavità del teschio disegnando di volta in volta differenti figure in continuo divenire: ma lo scatto fotografico congela l'istante e disegna, anche in questo caso, un'atmosfera onirica e surreale.
Nei suoi lavori, principalmente sculture, Matthew Monahan si concentra sulla figura umana: partendo dalle regole del figurativo e scegliendo come soggetti corpi e volti, l'artista si libera dell'arbitrarietà dell'astratto e riesce a concentrarsi sullo sviluppo di un proprio stile, che in questo caso frammenta, deforma, paralizza ciò che sarebbe animato, in nome di una battaglia per mantenere separata l'arte dalla vita. Ed è per questo che Monahan non parte da fotografie, proiezioni, modelli o calchi prelevati dalla vita reale: l'artista concretizza quello che la sua creatività gli suggerisce, "imprigiona" i personaggi che popolano i suoi sogni all'interno di forme e materiali differenti, come carta, bronzo, acciaio, legno o polistirolo. Una meta-realtà che si nutre di suggestioni e idee, e che Monahan non rinuncia a collocare su di un piedistallo, con la volontà di creare un ponte di collegamento fra i due mondi, sottolineandone nello stesso tempo la distanza.
Roland Flexner
Nato nel 1944 a Nizza, vive e lavora a New York dal 1982. Attivo a partire dagli anni '70 nella ridefinizione dello statuto della pittura, in più di trent'anni di carriera Roland Flexner ha esposto presso il Museum of Contemporary Art di Tokyo, il Whitney Museum of American Art di New York, il PS1 di New York, l'Aldrich Museum of Contemporary Art di Ridgefield, Magasin - Centre National d'Art Contemporain di Grenoble, il Musée National d'Art Moderne e presso il Centre Pompidou di Parigi. Ha partecipato all'edizione del 2006 della Biennale di Berlino e all'edizione 2010 della Whitney Biennial.
Matthew Monahan
Nato in California nel 1972, vive e lavora a Los Angeles. I suoi lavori sono presenti nelle collezioni del MOCA di Los Angele, MoMA di New York, Tate Modern di Londra e del Museum Boijmans van Beuningen di Rotterdam. Nel 2007 il MOCA di Los Angeles gli ha dedicato una personale. Ha partecipato alla settima edizione della Biennale di Gwangju (2008), alla quarta edizione della Berlin Biennial (2006) e alla Whitney Biennial del 2006. Ha preso parte alle collettive Life on Mars. The 55th Carnegie International presso il Carnegie Museum of Art di Pittsburgh (2008), Unmonumental presso il New Museum di New York (2007) e USA Today presso la Royal Academy of Arts & Saatchi Gallery di Londra (2006). È presente nella collettiva STATUESQUE presso il City Hall Park di New York inaugurata lo scorso 2 giugno e aperta fino al 3 dicembre 2010.
17
settembre 2010
Roland Flexner / Matthew Monahan
Dal 17 settembre al 31 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
MDC – MASSIMO DE CARLO
Milano, Viale Lombardia , 14, (Milano)
Milano, Viale Lombardia , 14, (Milano)
Orario di apertura
Da martedì a sabato 11.30 - 14.00 e 14.30 - 19.30 Apertura straordinaria per il weekend START venerdì (fino alle 22), sabato (dalle 11 alle 21), domenica (dalle 11 alle 19).
Vernissage
17 Settembre 2010, ore 19
Autore