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Vito Capone – Libri da guardare
Mostra di libri d’artista
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Vito Capone può e deve essere riconosciuto immediatamente come “maestro cartaio” di lunghissima esperienza e di particolare capacità tecnica.
Benché possa essere accostato in qualche modo alla “scrittura”, il suo lavoro infatti non ha niente della narrazione o dell’espressione verbale.
Piuttosto, è possibile avvicinarlo – ma solo idealmente – alla scultura, dalla quale recupera alcuni tratti per piegarli però definitivamente alla manipolazione della carta.
L’amore che prova con tutto ciò che possa essere posto a macerare per diventare polpa di carta è diventato quasi maniacale gusto del recupero e della sperimentazione per ottenere effetti stimolanti dal prodotto finito: dalle colorazioni più ardite agli effetti di scrittura con gli ossidi del metallo, dalla manipolazione per creare effetti di rotoli archeologici alla stesura per lamine da sospendere (quasi stendardi o arazzi) tutte le vie per fare della carta un materiale duttile per una scultura di particolare genere sono percorse con il solo scopo di costruire forme in perenne equilibrio tra la verosimile possibilità e l’astrattismo puro.
La sola opera preparata per una mostra sul mare basterebbe a dare il senso della perizia e della sensibilità, per il gioco armonioso di onde che la sua carta riesce a realizzare; ma tutte le tematiche affrontate alla fine si risolvono in pannelli di pitto-scultura che solo quel materiale può produrre.
Su tutto, domina la costante di chi è nato con una cultura barocca che si porta nel sangue e che nelle opere si fa ghirigoro, greca, trina ed eleganza di composizione.
Questo attiene fondamentalmente alla sua convinzione di artisticità e di serialità limitata (come è appunto nella grande grafica), sicché il libro diventa automaticamente pittura o scultura, un oggetto cioè il cui pregio principale è di essere opera unica ed insostituibile.
Enzo di Grazia
Vito Capone nasce a Roma nel 1935 da genitori salentini e compie gli studi artistici a Napoli. Ha insegnato Tecniche Pittoriche presso l'Accademia di Belle Arti di Foggia, di cui è stato direttore dal 1988 al 1997.
Ha realizzato fino ad oggi circa 60 mostre personali ed ha partecipato a quasi 350 mostre collettive in tutto il mondo.
Hanno scritto della sua opera tutti i maggiori critici italiani e stranieri
Sue opere figurano in enti pubblici, musei e collezioni private in Italia e all'estero.
Vive e lavora a Foggia con studio in Corso Vittorio Emanuele, 160.
Benché possa essere accostato in qualche modo alla “scrittura”, il suo lavoro infatti non ha niente della narrazione o dell’espressione verbale.
Piuttosto, è possibile avvicinarlo – ma solo idealmente – alla scultura, dalla quale recupera alcuni tratti per piegarli però definitivamente alla manipolazione della carta.
L’amore che prova con tutto ciò che possa essere posto a macerare per diventare polpa di carta è diventato quasi maniacale gusto del recupero e della sperimentazione per ottenere effetti stimolanti dal prodotto finito: dalle colorazioni più ardite agli effetti di scrittura con gli ossidi del metallo, dalla manipolazione per creare effetti di rotoli archeologici alla stesura per lamine da sospendere (quasi stendardi o arazzi) tutte le vie per fare della carta un materiale duttile per una scultura di particolare genere sono percorse con il solo scopo di costruire forme in perenne equilibrio tra la verosimile possibilità e l’astrattismo puro.
La sola opera preparata per una mostra sul mare basterebbe a dare il senso della perizia e della sensibilità, per il gioco armonioso di onde che la sua carta riesce a realizzare; ma tutte le tematiche affrontate alla fine si risolvono in pannelli di pitto-scultura che solo quel materiale può produrre.
Su tutto, domina la costante di chi è nato con una cultura barocca che si porta nel sangue e che nelle opere si fa ghirigoro, greca, trina ed eleganza di composizione.
Questo attiene fondamentalmente alla sua convinzione di artisticità e di serialità limitata (come è appunto nella grande grafica), sicché il libro diventa automaticamente pittura o scultura, un oggetto cioè il cui pregio principale è di essere opera unica ed insostituibile.
Enzo di Grazia
Vito Capone nasce a Roma nel 1935 da genitori salentini e compie gli studi artistici a Napoli. Ha insegnato Tecniche Pittoriche presso l'Accademia di Belle Arti di Foggia, di cui è stato direttore dal 1988 al 1997.
Ha realizzato fino ad oggi circa 60 mostre personali ed ha partecipato a quasi 350 mostre collettive in tutto il mondo.
Hanno scritto della sua opera tutti i maggiori critici italiani e stranieri
Sue opere figurano in enti pubblici, musei e collezioni private in Italia e all'estero.
Vive e lavora a Foggia con studio in Corso Vittorio Emanuele, 160.
11
settembre 2010
Vito Capone – Libri da guardare
Dall'undici al 25 settembre 2010
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA CIVICA
Pordenone, Piazza Della Motta, 4, (Pordenone)
Pordenone, Piazza Della Motta, 4, (Pordenone)
Orario di apertura
da martedì a sabato 0re 16 - 19,30
Vernissage
11 Settembre 2010, ore 11
Sito web
www.pordenonelegge.it
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