Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Omaggio a Palma Bucarelli
Viene qui riproposto, con una selezione di circa quaranta opere provenienti da collezioni private, il “gusto” della critica e storica dell’arte per quegli artisti che aveva scelto per la riapertura della Galleria Nazionale fin dal 1944 e con cui aveva segnato il passo dell’epoca.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per il centenario della sua nascita dal 10 al 29 agosto si terrà a Cortina alla FarsettiArte la mostra Omaggio a Palma Bucarelli, una delle più grandi ed affascinanti protagoniste della cultura italiana. Viene qui riproposto, con una selezione di circa quaranta opere provenienti da collezioni private, il “gusto” della critica e storica dell'arte per quegli artisti che aveva scelto per la riapertura della Galleria Nazionale fin dal 1944 e con cui aveva segnato il passo dell’epoca. Arturo Martini e Francesco Menzio, Mario Mafai, Scialoja e Morandi. E poi l’amore per la pittura di Casorati, Morandi, Scipione e Mirko. Ma Palma Bucarelli fu all’avanguardia nelle scelte dell’arte nuova, nel prediligere l’astrazione, la pittura di Afro, appena rientrato dall’America di Capogrossi, la scultura di Consagra, e quella dei giovani astratti dell’Art Club, Turcato e Perilli, Dorazio e Carla Accardi, ma anche per il primo Guttuso prima che i rapporti si rompano e i due diventino acerrimi nemici.
La mostra offre un panorama anche delle scelte successive della direttrice di Valle Giulia che organizzò le prime mostre in Italia di Picasso e di Pollock, nel 1953 e nel 1958, espose i sacchi di Burri, guadagnandosi l’appellativo di “Palmina degli stracci”, le opere del giovane Pino Pascali e le famose scatolette con merda d’artista di Piero Manzoni nell’antologica del 1970 che suscitò interrogazioni parlamentari e grande scandalo.
Come scrive Rachele Ferrario che ha scritto la sua biografia edita da Mondadori Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli, fu “Pioniera nell’arte e nella vita, donna libera in un mondo che alle donne lasciava poco spazio e ha contribuito a imporre nel nostro paese l’idea moderna di museo, rappresentando un modello unico di emancipazione femminile”.
Il libro verrà presentato Il 18 agosto presso la tensostruttura del Comune di Cortina d’Ampezzo, con la collaborazione di Farsettiarte. Nella stessa occasione Bruno Vespa parlerà del suo libro Donne di cuori. Interverrà Philippe Daverio.
Palma Bucarelli è stata una delle grandi donne del Novecento italiano e ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte: nominata a soli 23 anni ispettrice della Galleria Borghese, ha salvato dai nazisti i capolavori della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, nascondendoli prima a Caprarola e poi nei sotterranei di Castel Sant’Angelo; finita la guerra ha reinventato la Galleria e la collezione, confrontandosi con una cultura spesso arretrata e provinciale e ha dato voce all’astrattismo internazionale, combattendo battaglie feroci con gli esponenti della figurazione sostenuti dal Partito Comunista di Togliatti.
La sua politica di acquisizioni per la Galleria era all’avanguardia, ma spesso la Bucarelli faticava a imporre le sue decisioni allo Stato come quando riuscì a mettere le mani sul capolavoro di Boccioni, “La città che sale” oggi vanto del MoMA di New York e il ministero della pubblica istruzione aveva bloccato la trattativa facendole sapere che “non ci sono soldi da buttare in stupidaggini”. Accadeva però che molti artisti le opere alla Galleria di Palma Bucarelli le donassero o le vendessero ad un prezzo abbastanza basso permettendole così di incrementare la raccolta a volte con piccoli grandi capolavori.
Dopo la guerra nei giorni della Liberazione Palma Bucarelli capisce subito che l’arte ha un compito fondamentale nella società che vuole rinascere. Lei ha lottato persino durante i mesi dell’occupazione per tenere aperta la galleria con piccole mostre e già alla fine del ’44 ha inaugurato le sale del Novecento. Ma sono i pittori astratti a lei vicini a dettare la novità dell’arte: Afro, scappato dai rallestramenti tedeschi è rientrato a Roma da poco, Turcato è fuggito da Venezia a Roma per non presentarsi ai tedeschi che reclutano giovani da mettere al servizio di Salò; insieme con loro ci sono Capogrossi, Perilli e Dorazio che tra poco fonderà l’Art Club. Intanto Guttuso, appoggiato dal Partito Comunista dipinge Boogie Woogie, Burri torna a Roma, Scarpitta e Colla inventano un linguaggio inedito.
La mostra offre un panorama anche delle scelte successive della direttrice di Valle Giulia che organizzò le prime mostre in Italia di Picasso e di Pollock, nel 1953 e nel 1958, espose i sacchi di Burri, guadagnandosi l’appellativo di “Palmina degli stracci”, le opere del giovane Pino Pascali e le famose scatolette con merda d’artista di Piero Manzoni nell’antologica del 1970 che suscitò interrogazioni parlamentari e grande scandalo.
Come scrive Rachele Ferrario che ha scritto la sua biografia edita da Mondadori Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli, fu “Pioniera nell’arte e nella vita, donna libera in un mondo che alle donne lasciava poco spazio e ha contribuito a imporre nel nostro paese l’idea moderna di museo, rappresentando un modello unico di emancipazione femminile”.
Il libro verrà presentato Il 18 agosto presso la tensostruttura del Comune di Cortina d’Ampezzo, con la collaborazione di Farsettiarte. Nella stessa occasione Bruno Vespa parlerà del suo libro Donne di cuori. Interverrà Philippe Daverio.
Palma Bucarelli è stata una delle grandi donne del Novecento italiano e ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte: nominata a soli 23 anni ispettrice della Galleria Borghese, ha salvato dai nazisti i capolavori della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, nascondendoli prima a Caprarola e poi nei sotterranei di Castel Sant’Angelo; finita la guerra ha reinventato la Galleria e la collezione, confrontandosi con una cultura spesso arretrata e provinciale e ha dato voce all’astrattismo internazionale, combattendo battaglie feroci con gli esponenti della figurazione sostenuti dal Partito Comunista di Togliatti.
La sua politica di acquisizioni per la Galleria era all’avanguardia, ma spesso la Bucarelli faticava a imporre le sue decisioni allo Stato come quando riuscì a mettere le mani sul capolavoro di Boccioni, “La città che sale” oggi vanto del MoMA di New York e il ministero della pubblica istruzione aveva bloccato la trattativa facendole sapere che “non ci sono soldi da buttare in stupidaggini”. Accadeva però che molti artisti le opere alla Galleria di Palma Bucarelli le donassero o le vendessero ad un prezzo abbastanza basso permettendole così di incrementare la raccolta a volte con piccoli grandi capolavori.
Dopo la guerra nei giorni della Liberazione Palma Bucarelli capisce subito che l’arte ha un compito fondamentale nella società che vuole rinascere. Lei ha lottato persino durante i mesi dell’occupazione per tenere aperta la galleria con piccole mostre e già alla fine del ’44 ha inaugurato le sale del Novecento. Ma sono i pittori astratti a lei vicini a dettare la novità dell’arte: Afro, scappato dai rallestramenti tedeschi è rientrato a Roma da poco, Turcato è fuggito da Venezia a Roma per non presentarsi ai tedeschi che reclutano giovani da mettere al servizio di Salò; insieme con loro ci sono Capogrossi, Perilli e Dorazio che tra poco fonderà l’Art Club. Intanto Guttuso, appoggiato dal Partito Comunista dipinge Boogie Woogie, Burri torna a Roma, Scarpitta e Colla inventano un linguaggio inedito.
10
agosto 2010
Omaggio a Palma Bucarelli
Dal 10 al 29 agosto 2010
arte contemporanea
Location
FARSETTIARTE
Cortina D'ampezzo, Via Guglielmo Marconi, 18, (Belluno)
Cortina D'ampezzo, Via Guglielmo Marconi, 18, (Belluno)
Orario di apertura
10-13 e 16-19.30 (festivi compresi)
Vernissage
10 Agosto 2010, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO ESTER DI LEO
Autore