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Nuova luce per i capolavori del Museo Poldi Pezzoli
Presentazione del progetto pilota per una nuova illuminazione del Museo. Nella Sala del collezionista del Museo sarà inoltre allestita una piccola mostra dedicata ai progetti degli studi Barbara Balestrieri, Caruso-Torricella, Ferrara Palladino e Associati e Forcolini light & lighting che sono stati presentati al concorso, in modo che il pubblico e gli addetti ai lavori possano condividere il percorso che ha portato il Museo e la commissione giudicatrice alla scelta del
progetto vincitore.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lunedì 12 luglio 2010 il Museo Poldi Pezzoli presenta, grazie al cofinanziamento unico di Regione
Lombardia, il progetto per una nuova illuminazione delle sale e delle opere del Museo, realizzato
dallo Studio Ferrara Palladino e Associati con la collaborazione di FontanaArte.
“Le ultime mostre dedicate ai nostri capolavori – dichiara Annalisa Zanni, direttore del Poldi Pezzoli
– come quella su Piero della Francesca in cui, grazie all’allestimento, S. Nicola da Tolentino
emergeva in tutta la sua possente plasticità, “perduta” poi nella sua collocazione tradizionale nel
Salone dorato, e le numerose sollecitazioni e osservazioni del pubblico richiedevano oggi, nel terzo
millennio, un ripensamento dell’illuminazione del Museo, per restituire unità al grande progetto
collezionistico di Gian Giacomo Poldi Pezzoli”.
Il progetto intende sostituire integralmente l’illuminazione di tutte le sale del Museo, realizzando
un vero e proprio nuovo allestimento permanente, con due obiettivi: valorizzare maggiormente le
opere esposte e restituire omogeneità di lettura ai vari ambienti della casa-museo che, nei
riallestimenti post bellici, hanno perso in parte l’identità originaria del luogo e del disegno di Gian
Giacomo Poldi Pezzoli.
Attualmente l’illuminazione nei vari settori in cui è suddiviso il Museo è infatti disomogenea,
essendo stata realizzata in momenti diversi e utilizzando sorgenti luminose differenti. Finora è
stata privilegiata soprattutto la visione degli ambienti, per sottolineare il carattere di casa-museo
del Poldi Pezzoli: la luce è proiettata sulle volte e si riversa uniformemente sulle pareti. Di
conseguenza le opere d’arte non risultano sempre ben leggibili e ben valorizzate.
IL CONCORSO A INVITI
Per realizzare una prova di intervento sono stati selezionati tre ambienti del Museo, contigui ma
differenti fra loro: il Salone dorato – che ospita i capolavori della collezione di opere del
Rinascimento, attualmente illuminati in maniera non soddisfacente –, la Sala nera – in cui sono
esposti dipinti, sculture e oggetti di arte applicata, rappresentativa delle sale storiche del Museo –
e la recente Sala Visconti Venosta, in cui vi sono esclusivamente dipinti.
Sono stati invitati a presentare un progetto di intervento su questi ambienti quattro diversi studi
milanesi di architettura specialisti di illuminotecnica: lo Studio di Barbara Balestrieri, lo Studio
Caruso-Torricella, lo Studio Ferrara Palladino e Associati e lo Studio Forcolini light & lighting.
La richiesta del Poldi Pezzoli, nel bando del concorso, era quella di realizzare un’installazione in
grado di mantenere, attraverso la luce, la percezione degli ambienti della casa-museo, ma al
tempo stesso di “isolare” e valorizzare le singole opere, con un’illuminazione diretta. Sono state
chieste fonti di illuminazione discrete, per non interferire con l’architettura degli ambienti, e una
luce il più possibile naturale e vicina a quella solare, in modo da non alterare la percezione delle
qualità cromatiche delle opere esposte e dei materiali con cui sono realizzate.
IL PROGETTO VINCITORE
A seguito di numerosi incontri tra il personale scientifico del Museo e gli architetti e di alcune
prove svolte nelle tre sale “pilota”, la commissione ha dichiarato vincitore il progetto dello Studio
Ferrara Palladino e Associati.
Il piano di intervento vincitore prevede l’installazione, sul soffitto di ciascuna sala del Museo, di
uno o più corpi illuminanti formati da lampade montate su bracci estensibili, che consentono di
raggiungere sempre la posizione e la distanza ottimali da cui proiettare la luce sulle opere.
Di grande innovazione, nel campo dell’illuminazione, l’uso del materiale impiegato per la
costruzione dei bracci, realizzati da FontanaArte: lunghe e snelle articolazioni, realizzate
internamente in carbonio alto modulo ed esternamente rivestite in elegante alutex, compongono
l’ossatura delle sospensioni e ne garantiscono una certa leggerezza sia strutturale che percettiva.
Per quanto riguarda poi l’obiettivo irrinunciabile di garantire un’ottima qualità della visione delle
opere e quindi la massima fedeltà cromatica, il progetto ha previsto l’impiego di sorgenti luminose
a spettro continuo. Lampade ad alogeni a specchio dicroico con potenze fino a 50 W, fasci luminosi
diversi, lenti e filtri anti-abbagliamento permettono di ottenere effetti luminosi dedicati pur
mantenendo uguali le dimensioni di tutte le testine.
In occasione della presentazione della nuova illuminazione, due corpi illuminanti realizzati con
questi materiali saranno installati nel Salone dorato, che accoglie le opere più prestigiose del
Museo, per consentire al pubblico e a tutti gli addetti ai lavori di valutare l’effetto della luce nella
sala e sulle opere.
L’ESPOSIZIONE
Nella Sala del collezionista del Museo sarà inoltre allestita una piccola mostra dedicata ai progetti
degli studi Barbara Balestrieri, Caruso-Torricella, Ferrara Palladino e Associati e Forcolini light &
lighting che sono stati presentati al concorso, in modo che il pubblico e gli addetti ai lavori possano
condividere il percorso che ha portato il Museo e la commissione giudicatrice alla scelta del
progetto vincitore. L’esposizione resterà aperta al pubblico fino alla fine dell’estate.
IL FUTURO
Dopo questa presentazione nei prossimi mesi il Museo procederà a reperire, attraverso il ricorso a
sponsor, i fondi necessari per realizzare la nuova illuminazione in tutte le sale del Poldi Pezzoli.
L’installazione sarà effettuata in un’unica campagna, in modo da sostituire in maniera uniforme e
coerente le luci attualmente esistenti.
Lombardia, il progetto per una nuova illuminazione delle sale e delle opere del Museo, realizzato
dallo Studio Ferrara Palladino e Associati con la collaborazione di FontanaArte.
“Le ultime mostre dedicate ai nostri capolavori – dichiara Annalisa Zanni, direttore del Poldi Pezzoli
– come quella su Piero della Francesca in cui, grazie all’allestimento, S. Nicola da Tolentino
emergeva in tutta la sua possente plasticità, “perduta” poi nella sua collocazione tradizionale nel
Salone dorato, e le numerose sollecitazioni e osservazioni del pubblico richiedevano oggi, nel terzo
millennio, un ripensamento dell’illuminazione del Museo, per restituire unità al grande progetto
collezionistico di Gian Giacomo Poldi Pezzoli”.
Il progetto intende sostituire integralmente l’illuminazione di tutte le sale del Museo, realizzando
un vero e proprio nuovo allestimento permanente, con due obiettivi: valorizzare maggiormente le
opere esposte e restituire omogeneità di lettura ai vari ambienti della casa-museo che, nei
riallestimenti post bellici, hanno perso in parte l’identità originaria del luogo e del disegno di Gian
Giacomo Poldi Pezzoli.
Attualmente l’illuminazione nei vari settori in cui è suddiviso il Museo è infatti disomogenea,
essendo stata realizzata in momenti diversi e utilizzando sorgenti luminose differenti. Finora è
stata privilegiata soprattutto la visione degli ambienti, per sottolineare il carattere di casa-museo
del Poldi Pezzoli: la luce è proiettata sulle volte e si riversa uniformemente sulle pareti. Di
conseguenza le opere d’arte non risultano sempre ben leggibili e ben valorizzate.
IL CONCORSO A INVITI
Per realizzare una prova di intervento sono stati selezionati tre ambienti del Museo, contigui ma
differenti fra loro: il Salone dorato – che ospita i capolavori della collezione di opere del
Rinascimento, attualmente illuminati in maniera non soddisfacente –, la Sala nera – in cui sono
esposti dipinti, sculture e oggetti di arte applicata, rappresentativa delle sale storiche del Museo –
e la recente Sala Visconti Venosta, in cui vi sono esclusivamente dipinti.
Sono stati invitati a presentare un progetto di intervento su questi ambienti quattro diversi studi
milanesi di architettura specialisti di illuminotecnica: lo Studio di Barbara Balestrieri, lo Studio
Caruso-Torricella, lo Studio Ferrara Palladino e Associati e lo Studio Forcolini light & lighting.
La richiesta del Poldi Pezzoli, nel bando del concorso, era quella di realizzare un’installazione in
grado di mantenere, attraverso la luce, la percezione degli ambienti della casa-museo, ma al
tempo stesso di “isolare” e valorizzare le singole opere, con un’illuminazione diretta. Sono state
chieste fonti di illuminazione discrete, per non interferire con l’architettura degli ambienti, e una
luce il più possibile naturale e vicina a quella solare, in modo da non alterare la percezione delle
qualità cromatiche delle opere esposte e dei materiali con cui sono realizzate.
IL PROGETTO VINCITORE
A seguito di numerosi incontri tra il personale scientifico del Museo e gli architetti e di alcune
prove svolte nelle tre sale “pilota”, la commissione ha dichiarato vincitore il progetto dello Studio
Ferrara Palladino e Associati.
Il piano di intervento vincitore prevede l’installazione, sul soffitto di ciascuna sala del Museo, di
uno o più corpi illuminanti formati da lampade montate su bracci estensibili, che consentono di
raggiungere sempre la posizione e la distanza ottimali da cui proiettare la luce sulle opere.
Di grande innovazione, nel campo dell’illuminazione, l’uso del materiale impiegato per la
costruzione dei bracci, realizzati da FontanaArte: lunghe e snelle articolazioni, realizzate
internamente in carbonio alto modulo ed esternamente rivestite in elegante alutex, compongono
l’ossatura delle sospensioni e ne garantiscono una certa leggerezza sia strutturale che percettiva.
Per quanto riguarda poi l’obiettivo irrinunciabile di garantire un’ottima qualità della visione delle
opere e quindi la massima fedeltà cromatica, il progetto ha previsto l’impiego di sorgenti luminose
a spettro continuo. Lampade ad alogeni a specchio dicroico con potenze fino a 50 W, fasci luminosi
diversi, lenti e filtri anti-abbagliamento permettono di ottenere effetti luminosi dedicati pur
mantenendo uguali le dimensioni di tutte le testine.
In occasione della presentazione della nuova illuminazione, due corpi illuminanti realizzati con
questi materiali saranno installati nel Salone dorato, che accoglie le opere più prestigiose del
Museo, per consentire al pubblico e a tutti gli addetti ai lavori di valutare l’effetto della luce nella
sala e sulle opere.
L’ESPOSIZIONE
Nella Sala del collezionista del Museo sarà inoltre allestita una piccola mostra dedicata ai progetti
degli studi Barbara Balestrieri, Caruso-Torricella, Ferrara Palladino e Associati e Forcolini light &
lighting che sono stati presentati al concorso, in modo che il pubblico e gli addetti ai lavori possano
condividere il percorso che ha portato il Museo e la commissione giudicatrice alla scelta del
progetto vincitore. L’esposizione resterà aperta al pubblico fino alla fine dell’estate.
IL FUTURO
Dopo questa presentazione nei prossimi mesi il Museo procederà a reperire, attraverso il ricorso a
sponsor, i fondi necessari per realizzare la nuova illuminazione in tutte le sale del Poldi Pezzoli.
L’installazione sarà effettuata in un’unica campagna, in modo da sostituire in maniera uniforme e
coerente le luci attualmente esistenti.
12
luglio 2010
Nuova luce per i capolavori del Museo Poldi Pezzoli
Dal 12 luglio al 21 settembre 2010
architettura
presentazione
presentazione
Location
MUSEO POLDI PEZZOLI
Milano, Via Alessandro Manzoni, 12, (Milano)
Milano, Via Alessandro Manzoni, 12, (Milano)
Vernissage
12 Luglio 2010, ore 19
Autore