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Evo – Irene Ritorto
I lavori di Irene Ritorto, giovane fotografa torinese, mi hanno colpita perché più li osservi e più aumenta la sensazione che l’artista abbia fatto dell’immortalare un momento di piacere autentico, e quindi un’arte.
Comunicato stampa
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In una location estiva e accogliente, il California Dream di Moncalieri, nasce Evo, un ciclo di appuntamenti nell’ora dell’aperitivo, in cui l’avanguardia jazz incontra la sperimentazione nelle arti visive, sotto la direzione artistica dell’artista torinese Rossella Cangini e con la collaborazione della vj e video artista Gemma Santi e della giovane curatrice Benedetta Bodo di Albaretto.
SERATA 08.07.2010 – EVO – IRENE RITORTO
Testo a cura di Benedetta Bodo di Albaretto
I lavori di Irene Ritorto, giovane fotografa torinese, mi hanno colpita perché più li osservi e più aumenta la sensazione che l’artista abbia fatto dell’immortalare un momento di piacere autentico, e quindi un’arte.
Non dà l’impressione di soffermarsi tanto sui soggetti, tra l’altro molto diversi fra loro, quanto sulla necessità di fermare un momento, un luogo, un’esperienza. Penserete che è un’idea comune alla maggior parte dei fotografi o degli aspiranti tali, ma Irene la sviluppa attraverso un occhio e un cuore diversi: lei ferma il SUO tempo ATTRAVERSO i dettagli.
Molti si concentrano solo sui particolari, sul tema oppure sul soggetto della fotografia, su luci e ombre, sui colori e i contrasti, sulla costruzione dell’immagine. In quelle di Irene c’è tutto questo, ma non viene usato per fare solo delle belle fotografie con l’obiettivo di attrarre noi spettatori: si sente che dentro ognuna di esse c’è un pezzo dell’artista, un suo sogno o incubo, un lavoro, un viaggio, un’emozione.
Dato il tema della serata, in cui si esibisce il poliedrico Carlo Actis Dato, suonatore di sax tenore, baritono e clarinetto basso, ho pensato alla possibilità di far dialogare questa vivacità artistica con una delle tante facce del lavoro di Irene, e ritengo che la serie MinimAnimal si presti molto bene a questo scambio.
Gli scatti che la compongono rimandano a sensazioni istintive, le maschere africane evocano immagini tribali e primordiali, parlano di forza e di impulsi naturali. Poi ci si accorge che sono indossate da corpi femminili, bianchi e longilinei, delicati ma non fragili, in movimento. Infine i particolari: jeans, piercing e bracciali scintillanti, accessori dei nostri tempi.
Ed ecco che si coglie l’insieme, l’occhio e il cuore dell’artista. In questo come negli altri suoi lavori non esiste un solo elemento che cattura la scena: esiste il suo passato, il suo presente e quel che immagina ci sia in mezzo e in futuro. Il risultato? In uno scatto. Anzi, in tutti
SERATA 08.07.2010 – EVO – IRENE RITORTO
Testo a cura di Benedetta Bodo di Albaretto
I lavori di Irene Ritorto, giovane fotografa torinese, mi hanno colpita perché più li osservi e più aumenta la sensazione che l’artista abbia fatto dell’immortalare un momento di piacere autentico, e quindi un’arte.
Non dà l’impressione di soffermarsi tanto sui soggetti, tra l’altro molto diversi fra loro, quanto sulla necessità di fermare un momento, un luogo, un’esperienza. Penserete che è un’idea comune alla maggior parte dei fotografi o degli aspiranti tali, ma Irene la sviluppa attraverso un occhio e un cuore diversi: lei ferma il SUO tempo ATTRAVERSO i dettagli.
Molti si concentrano solo sui particolari, sul tema oppure sul soggetto della fotografia, su luci e ombre, sui colori e i contrasti, sulla costruzione dell’immagine. In quelle di Irene c’è tutto questo, ma non viene usato per fare solo delle belle fotografie con l’obiettivo di attrarre noi spettatori: si sente che dentro ognuna di esse c’è un pezzo dell’artista, un suo sogno o incubo, un lavoro, un viaggio, un’emozione.
Dato il tema della serata, in cui si esibisce il poliedrico Carlo Actis Dato, suonatore di sax tenore, baritono e clarinetto basso, ho pensato alla possibilità di far dialogare questa vivacità artistica con una delle tante facce del lavoro di Irene, e ritengo che la serie MinimAnimal si presti molto bene a questo scambio.
Gli scatti che la compongono rimandano a sensazioni istintive, le maschere africane evocano immagini tribali e primordiali, parlano di forza e di impulsi naturali. Poi ci si accorge che sono indossate da corpi femminili, bianchi e longilinei, delicati ma non fragili, in movimento. Infine i particolari: jeans, piercing e bracciali scintillanti, accessori dei nostri tempi.
Ed ecco che si coglie l’insieme, l’occhio e il cuore dell’artista. In questo come negli altri suoi lavori non esiste un solo elemento che cattura la scena: esiste il suo passato, il suo presente e quel che immagina ci sia in mezzo e in futuro. Il risultato? In uno scatto. Anzi, in tutti
08
luglio 2010
Evo – Irene Ritorto
08 luglio 2010
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
CALIFORNIA DREAM
Moncalieri, Via Tiro A Segno, 8, (Torino)
Moncalieri, Via Tiro A Segno, 8, (Torino)
Sito web
www.ireneritorto.com/
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