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Michele Principato Trosso
Mostra personale
Comunicato stampa
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Michele Principato Trosso è nato il 2 Aprile 1974 a Neu-Ulm in
Germania. Si è laureato all’Accademia delle Belle Arti di Catania nell’
anno accademico 2002-03. Vive e lavora a Capizzi (Me). Si segnala all’
attenzione della critica nazionale e internazionale per la peculiarità
delle sue opere, che colpiscono per il forte impatto espressivo.
La pittura è il mezzo con cui l’artista cerca d’esprimersi: “….La
pittura, linguaggio universale per eccellenza, nelle mie opere
rappresenta i conflitti, gli interessi, le angosce dell’uomo nella
realtà attuale. Le difficoltà che gli uomini hanno incontrato durante
tutta la loro storia sono presenti nei richiami delle tecniche
pittoriche del passato. I vari colori, simboli della diversità delle
razze, si fondono in un insieme caotico. Le colature sono come lacrime
di un soggetto oppresso e succube di una società che crede di avere
raggiunto il suo apogeo, quasi non accorgendosi che la maggior parte
dei mali che la attanagliano non sono ancora stati risolti; i graffi
sulla tela, esteriorizzazione delle lacerazioni dell’anima; le
pennellate che, attraversandosi le une sulle altre, turbano la felicità
delle singole cromie. Il muro è la rappresentazione più recente del mio
modo di esprimermi; esso, dall’antichità ad oggi, è stato sempre spazio
vergine da usare per raffigurare il passaggio dell’essere da questo
cosmo, dai geroglifici, al muro del pianto, al graffite. Col mio muro
non solo cerco di esprimere la sofferenza, il degrado dell’io, ma anche
un canto d’amore. L’arte è il mezzo con cui io cerco di fuggire da un
sistema chiuso, di cui non condivido molte delle regole presenti, da un
mondo in cui s’assiste allo sdoppiamento delle idee, alla poca coerenza
delle azioni con i valori che sono ostentati pubblicamente. Questo mio
fuggire è finalizzato alla ricerca degli istinti primordiali di un
ingenuo Adamo…… L’arte non dà risposte, fa sorgere delle inquiete
riflessioni e sembra mostrare, apparentemente, un’arrendevolezza quasi
estrema. Ma proprio nel punto in cui sembra non esserci più spazio per
la felicità, un moto interiore ci spinge a credere nelle capacità
umane.”
Germania. Si è laureato all’Accademia delle Belle Arti di Catania nell’
anno accademico 2002-03. Vive e lavora a Capizzi (Me). Si segnala all’
attenzione della critica nazionale e internazionale per la peculiarità
delle sue opere, che colpiscono per il forte impatto espressivo.
La pittura è il mezzo con cui l’artista cerca d’esprimersi: “….La
pittura, linguaggio universale per eccellenza, nelle mie opere
rappresenta i conflitti, gli interessi, le angosce dell’uomo nella
realtà attuale. Le difficoltà che gli uomini hanno incontrato durante
tutta la loro storia sono presenti nei richiami delle tecniche
pittoriche del passato. I vari colori, simboli della diversità delle
razze, si fondono in un insieme caotico. Le colature sono come lacrime
di un soggetto oppresso e succube di una società che crede di avere
raggiunto il suo apogeo, quasi non accorgendosi che la maggior parte
dei mali che la attanagliano non sono ancora stati risolti; i graffi
sulla tela, esteriorizzazione delle lacerazioni dell’anima; le
pennellate che, attraversandosi le une sulle altre, turbano la felicità
delle singole cromie. Il muro è la rappresentazione più recente del mio
modo di esprimermi; esso, dall’antichità ad oggi, è stato sempre spazio
vergine da usare per raffigurare il passaggio dell’essere da questo
cosmo, dai geroglifici, al muro del pianto, al graffite. Col mio muro
non solo cerco di esprimere la sofferenza, il degrado dell’io, ma anche
un canto d’amore. L’arte è il mezzo con cui io cerco di fuggire da un
sistema chiuso, di cui non condivido molte delle regole presenti, da un
mondo in cui s’assiste allo sdoppiamento delle idee, alla poca coerenza
delle azioni con i valori che sono ostentati pubblicamente. Questo mio
fuggire è finalizzato alla ricerca degli istinti primordiali di un
ingenuo Adamo…… L’arte non dà risposte, fa sorgere delle inquiete
riflessioni e sembra mostrare, apparentemente, un’arrendevolezza quasi
estrema. Ma proprio nel punto in cui sembra non esserci più spazio per
la felicità, un moto interiore ci spinge a credere nelle capacità
umane.”
04
luglio 2010
Michele Principato Trosso
Dal 04 al 24 luglio 2010
arte contemporanea
Location
LA GALLERIA CAFFE’ LETTERARIO
Cefalù, Via Mandralisca, 23, (Palermo)
Cefalù, Via Mandralisca, 23, (Palermo)
Vernissage
4 Luglio 2010, ore 19
Autore