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Daniela Savini – Passa il Tempo
La mostra dal titolo “Passa il tempo”, tratto da una filastrocca – pretesto letterario da cui scaturiscono alcune riflessioni sulla vita, il tempo e la dicotomia sartriana fra coscienza e realtà, è costituita da una ventina di opere
Comunicato stampa
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Dopo le mostre personali degli ultimi anni Firenze Toscolano-Maderno Verona l'artista teramana Daniela Savini approda per la prima volta a Mantova, città in cui vive, nell'ampio e luminoso spazio del-la Feltrinelli in Corso Umberto per presentare gli ultimi lavori che si distinguono come figurativi ma tuttavia percorrono lo stesso filone esistenziale proprio dell'artista "l'uomo ed il suo percorso di vita". La mostra dal titolo "Passa il tempo", tratto da una filastrocca - pretesto letterario da cui scaturiscono alcune riflessioni sulla vita, il tempo e la dicotomia sartriana fra coscienza e realtà, è costituita da una ventina di opere e rimarrà esposta dal 3 al 18 luglio ad ingresso libero nei rispettivi orari dell'esercizio.
"Savini rifugge citazionismi quanto simbolismi nel suo linguaggio visivo e anzi ci porge un realismo di immagine il cui carattere fluidamente muta con la crescita e il nutrimento costante della propria espressività. Ecco allora che i suoi referenti culturali che l'artista stessa dichiara - fra tutti Cesare Pavese e la sua lettura del mito - non si palesano in termini di trasposizione figurativa bensì costituiscono l'humus del terreno sul quale la Savini evolve e sviluppa i propri temi. Temi che possono anche essere universali ma che rivivono rapportati alla sua personale esperienza di vita: come la ricchezza espressiva della natura, come la languidezza del ricordo di tempi passati che ritroviamo nei luoghi e spazi fatti di silenzi, nella sensibilità che l'artista mostra nel cogliere la magia di un gioco di luce ed ombra; e poi in altri umori, in umori nuovi, quella natura diventa teatro di un racconto intimistico e di un percorso alla ricerca di se stesso (così leggiamo la figurina rossa nei suoi paesaggi dai riverberi brillanti, l'io, in viaggio dentro il proprio immaginario). In altri spartiti la materia pittorica trova nuova consistenza e lo spessore con cui esegue i bianchi ci fa percepire al tempo stesso l'immagine della neve e pure un desiderio di maggior astrazione ed essenzialità narrativa: la stessa essenzialità che connota le sue figure, con pochi elementi di scena e di colore ma sempre così pregnanti nel loro sguardo- ora vuoto ora silenzioso come quei luoghi montani - e si rivolgono ad un dialogo muto quasi cercando di imporsi a motivo di riflessione e non per raccontare di sé ma dei tanti quesiti filosofici e psicologici che vivere comporta"-Roberta Fiorini-.
DANIELA SAVINI nata a Teramo, vive a San Giorgio di Mantova. Dopo il diploma al Liceo Artistico Statale di Teramo ha conseguito l’attestato professionale di Decoratore di Ceramica. Si trasferisce a Parma per tutto il periodo universitario ed infine a Mantova. Riprende attivamente a dipingere, passione o meglio vocazione -insieme al disegno- che coltiva sin dall’infanzia e maturata al liceo, partecipando a concorsi, collettive e allestendo personali, ... riscuotendo un notevole interesse.
Si ringrazia per la messa a disposizione dello spazio La Feltrinelli -Libri e musica di Mantova
"Savini rifugge citazionismi quanto simbolismi nel suo linguaggio visivo e anzi ci porge un realismo di immagine il cui carattere fluidamente muta con la crescita e il nutrimento costante della propria espressività. Ecco allora che i suoi referenti culturali che l'artista stessa dichiara - fra tutti Cesare Pavese e la sua lettura del mito - non si palesano in termini di trasposizione figurativa bensì costituiscono l'humus del terreno sul quale la Savini evolve e sviluppa i propri temi. Temi che possono anche essere universali ma che rivivono rapportati alla sua personale esperienza di vita: come la ricchezza espressiva della natura, come la languidezza del ricordo di tempi passati che ritroviamo nei luoghi e spazi fatti di silenzi, nella sensibilità che l'artista mostra nel cogliere la magia di un gioco di luce ed ombra; e poi in altri umori, in umori nuovi, quella natura diventa teatro di un racconto intimistico e di un percorso alla ricerca di se stesso (così leggiamo la figurina rossa nei suoi paesaggi dai riverberi brillanti, l'io, in viaggio dentro il proprio immaginario). In altri spartiti la materia pittorica trova nuova consistenza e lo spessore con cui esegue i bianchi ci fa percepire al tempo stesso l'immagine della neve e pure un desiderio di maggior astrazione ed essenzialità narrativa: la stessa essenzialità che connota le sue figure, con pochi elementi di scena e di colore ma sempre così pregnanti nel loro sguardo- ora vuoto ora silenzioso come quei luoghi montani - e si rivolgono ad un dialogo muto quasi cercando di imporsi a motivo di riflessione e non per raccontare di sé ma dei tanti quesiti filosofici e psicologici che vivere comporta"-Roberta Fiorini-.
DANIELA SAVINI nata a Teramo, vive a San Giorgio di Mantova. Dopo il diploma al Liceo Artistico Statale di Teramo ha conseguito l’attestato professionale di Decoratore di Ceramica. Si trasferisce a Parma per tutto il periodo universitario ed infine a Mantova. Riprende attivamente a dipingere, passione o meglio vocazione -insieme al disegno- che coltiva sin dall’infanzia e maturata al liceo, partecipando a concorsi, collettive e allestendo personali, ... riscuotendo un notevole interesse.
Si ringrazia per la messa a disposizione dello spazio La Feltrinelli -Libri e musica di Mantova
03
luglio 2010
Daniela Savini – Passa il Tempo
Dal 03 al 18 luglio 2010
arte contemporanea
Location
LA FELTRINELLI LIBRI E MUSICA
Mantova, Corso Umberto I, 56 , (Mantova)
Mantova, Corso Umberto I, 56 , (Mantova)
Orario di apertura
lunedì-venerdì: ore 9,30 – 19,30 sabato: 9,30-23,30 domenica: 9,30-13,00/15,30-19,30
Vernissage
3 Luglio 2010, ore 17.30 presentazione di Ottavio Borghi
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